Nuovo Bando di Servizio Civile: la rete del Gonzaga seleziona 132 volontari

La rete del Gonzaga seleziona 132 volontari per il nuovo bando di Servizio Civile Universale Giovani tra i 18 e i 28 anni svolgeranno per un anno, a Palermo, Catania e Messina, attività educative, di assistenza, di animazione culturale dei giovani e dei migranti. Le domande entro il 10 Febbraio 2023; previsto un rimborso mensile di 444,30 euro

In Sicilia, una rete di enti non profit, coordinata dal Gonzaga Campus di Palermo dei Padri Gesuiti, potrà selezionare 132 giovani volontari da impiegare in progetti di Servizio Civile Universale, con una remunerazione mensile, da suddividere in 4 progetti.

La rete è costituita, oltre che dal Gonzaga, dall’Istituto Pedro Arrupe (attivo dal 1958 nei campi della formazione, della promozione culturale e degli studi sociali), dal Centro Astalli Palermo (dal 2003 in prima linea nella difesa dei diritti, nell’integrazione e nell’inclusione di immigrati extracomunitari rifugiati e richiedenti asilo), dalla Polisportiva Gonzaga (che dal 1979 offre a bambini e giovani numerose attività sportive dilettantistiche), dall’Associazione Arces (dal 1976 istituzione di eccellenza nel supporto alle Università per quanto attiene all’offerta residenziale, ma, soprattutto, per il suo progetto formativo che prevede un modello interdisciplinare ed interventi integrativi e di accompagnamento allo studio), dalla cooperativa sociale Al Azis (nata nel 1998 per promuovere, nell’ambito dell’operatività del Centro Polivalente TAU, processi di orientamento, formazione  professionale e inserimento socio-lavorativo soprattutto a vantaggio dei giovani a rischio di coinvolgimento in attività criminose e di esclusione sociale), dalla cooperativa Parsifal (che dal 2001 è impegnata nella costruzione di progetti e attività a favore delle fasce più deboli della popolazione nelle periferie di Palermo), dalla Provincia Siciliana delle Figlie della Carità Canossiane che operano negli ambiti educativi con la scuola primaria a Catania e con le scuole dell’infanzia a Catania  ed Aci Bonaccorsi), dell’Associazione AddioPizzo (che si occupa la promozione di un’economia virtuosa e libera dalla mafia attraverso lo strumento del consumo critico) Cooperativa Sociale Sant’Ignazio (che opera a Messina nell’ambito dell’educazione).

I 10 enti della rete, con l’unico obiettivo di mettersi al servizio della comunità siciliana e dei giovani in modo nuovo e creativo, metteranno complessivamente a disposizione 18 sedi (a Palermo, Catania e Messina) per accogliere 132 giovani volontari; di questi, 48 giovani saranno selezionati per fare un’esperienza significativa nel settore dell’educazione formale ed informale, anche in diverse lingue, avendo come destinatari privilegiati i minori e i giovani della Scuola italiana,  dell’International School Palermo e della Polisportiva del Gonzaga Campus.

Cos’è il Servizio Civile Universale

Il Servizio Civile Universale è l’opportunità messa a disposizione dei giovani dai 18 ai 29 anni non ancora compiuti, di dedicare un anno della propria vita a favore di un impegno solidaristico inteso come impegno per il bene di tutti e di ciascuno e quindi  come valore di coesione sociale.
Si tratta di una bella opportunità che consente di prestare un’arricchente esperienza di volontariato della durata di un anno, permette di acquisire competenze spendibili nella vita e per l’inserimento nel mondo del lavoro mediante un tutoraggio e una formazione specifica, matura crediti formativi universitari e un punteggio valido nei concorsi pubblici, è riscattabile ai fini pensionistici, prevede una remunerazione mensile (444,30 euro) e la certificazione delle competenze acquisite.

I 4 progetti per i quali candidarsi

I quattro progetti Italia della rete (“Una Scuola per tutti” – “Mettiamoci in gioco” – “La città dei talenti” – “Un Mare di accoglienza” ) finanziati con il bando ordinario, hanno anche una riserva di posti dedicati ai giovani con minori opportunità, che hanno un basso reddito (Isee pari o inferiore a 15 mila euro).
Le attività in cui i volontari saranno coinvolti sono di varia natura: attività educative, di tutoraggio scolastico, di supporto all’apprendimento dei bambini con bisogni educativi speciali, attività ludiche, ricreative, sportive, artistiche, culturali,  interculturali e di comunicazione sociale. E ancora animazione culturale e orientamento e accompagnamento lavorativo dei giovani, inserimento e integrazione dei migranti, conservazione del patrimonio artistico e cura delle biblioteche.
Nella sezione dedicata al Servizio Civile del sito e sui siti dei vari enti della rete è possibile conoscere in modo dettagliato il bando, le modalità di presentazione della domanda, consultare le schede sintetiche di tutti i progetti con le sedi e le attività previste in ogni sede e conoscere i criteri di selezione.

Come presentare la domanda

La domanda di partecipazione va presentata esclusivamente con lo SPID attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramite pc, tablet e smartphone,  dove, attraverso un semplice sistema di ricerca con filtri, è possibile scegliere il progetto per il quale candidarti. Per trovare i progetti della rete del Gonzaga basterà inserire nel format “Scegli il tuo progetto in Italia”, la regione “Sicilia” e l’ente “Istituto Gonzaga – Centro Educativo Ignaziano” codice ente SU00069.

La rete suggerisce ai giovani che desiderano presentare domanda di comunicarlo prima possibile, inviando il curriculum firmato all’indirizzo serviziocivile@gonzagapalermo.it
Saranno invitati a partecipare ad una riunione on line, che si svolgerà Mercoledì 25 Gennaio 2022, alle ore 15.00, nella quale verranno presentati tutti i progetti e fornite tutte le informazioni e i chiarimenti che possono tornare utili ad una corretta compilazione della domanda e alla scelta del progetto e della sede più idonea.

Palermo, 27 Dicembre 2022

Natale 2022. Dall’ascolto della voce dei piccoli il sogno di una umanità rinnovata

[English version below]

Auguri, Buon Natale!

Dio che si fa bambino ricorda agli uomini che al centro dei loro pensieri, dei loro interessi, dei loro affetti, dei loro studi devono esserci i bambini e che siamo chiamati, ancora di più in questo tempo, a metterci in ascolto della voce dei piccoli; nelle loro parole sono contenuti i segreti di una vita più bella.

Per questo motivo ho scelto di farvi i miei auguri con le parole di Bianca Lo Iacono, nostra studentessa di terza media, che al Concerto di Natale ci ha regalato una riflessione di grande bellezza e profondità, che voglio condividere con voi:

“Natale è una festa che ci riporta in mente tante cose: l’albero, il presepe, i regali, la tombola e la famiglia sicuramente; ma più di tutto ci torno in mente Gesù bambino, che ogni anno rinasce in mezzo a noi. 

Il Natale è un periodo in cui tutti noi possiamo migliorare, ritornare sui nostri errori, cambiare e soprattutto aiutare gli altri, insomma anche noi possiamo rinascere. 

La rinascita è un concetto che sembra complesso, come un traguardo lontano che ha bisogno di molto impegno per essere raggiunto e a dire il vero impegno ce ne vuole, ma in realtà rinascere è semplice, basta solo sforzarsi un poco e ritornare a quella condizione in cui abbiamo cominciato ad esistere: in cui eravamo puri, pieni di stupore e di gratitudine; rinascere, quindi, significa recuperare quello sguardo e quella bontà verso il mondo.

Una delle cose su cui però noi dobbiamo riflettere non è solo il fatto di poter rinascere, ma anche di poter aiutare gli altri a rinascere. Certamente in questo Natale un pensiero va a tutte le persone che affrontano la guerra (come gli ucraini) e che sono fuggite per sopravvivere, loro che hanno provato il vero dolore e che hanno visto la morte certamente passeranno un Natale diverso dal nostro. Ecco, noi abbiamo la possibilità di aiutare loro e tutte le persone con un triste passato ad iniziare una nuova vita a rinascere; dopotutto basta poco per far sentire una persona accolta e amata. Viviamo, quindi questo Natale come punto di partenza per rinasce e far rinascere”.

Cari studenti, genitori, docenti, non docenti, volontari … a nome della comunità dei Padri Gesuiti e di tutto il consiglio di direzione, auguro buon Natale a voi e alle vostre famiglie.  Il Dio bambino ci spinga ad ascoltare la voce dei piccoli e ci suggerisca il sogno di una umanità rinnovata, come desideriamo.

Vitangelo Carlo Maria Denora SJ
Direttore Generale

[English version]

Dear all,
Merry Christmas! 

God who becomes a child reminds us that children must be at the  center of our thoughts, our interests, our affections, our studies  and that we are called, even more in this time, to listen to the  voice of the little ones ; in their words are contained the secrets  of a more beautiful life. 

For this reason, I have chosen to send you my best wishes with  the words of Bianca Lo Iacono, our “terza media” student, who at  the Christmas Concert gave us a reflection of great beauty and  depth, which I want to share with you: 

“Christmas is a celebration that reminds us of many things: the  tree, the crib, the gifts, the bingo and certainly the family; but  most of all we remember baby Jesus, who is reborn among us  every year. 

Christmas is a time when we can all improve, go back to our  mistakes, change and above all help others, in short, we too can  be reborn. 

Rebirth is a concept that seems complex, like a distant goal that  needs a lot of effort to be achieved and to say that real effort is  needed, but in reality being reborn is simple, you just need to  make an effort a little and return to that condition in which we  began to exist: in which we were pure, filled with wonder and  gratitude; being reborn, therefore, means recovering that gaze  and that goodness towards the world.

However, one of the things we must reflect on is not only the fact  of being able to be reborn, but also of being able to help others  to be reborn. Certainly this Christmas a thought goes to all the  people who face war (like the Ukrainians) and who fled to survive,  they who have experienced true pain and who have seen death  will certainly spend a different Christmas than ours. Here, we  have the opportunity to help them and all people with a sad past  to start a new life to be reborn; after all, it takes very little to make  a person feel welcomed and loved. We live, therefore this  Christmas as a starting point to be reborn and to be reborn “. 

Dear students, parents, teachers, non-teachers, volunteers … on  behalf of the community of Jesuit Fathers and the entire board of  directors, I wish you and your families a Merry Christmas. May  the God child push us to listen to the voice of the little ones and  suggest to us the dream of a renewed humanity, as we desire 

Vitangelo Carlo Maria Denora SJ
Direttore Generale 

Natale all’infanzia. Un ponte tra Palermo e Torino

Il 20 Dicembre, quattro classi della scuola dell’infanzia del Gonzaga Campus e del Sociale di Torino si sono incontrate virtualmente sul Connected  Classroom di Educate Magis (comunità on line che mette in rete  educatori dei 2000 e più istituti gesuiti nel mondo).

Dopo l’esperienza vissuta con grande entusiasmo durante lo scorso anno scolastico, ci siamo riproposti di organizzare un altro incontro per concludere il progetto “Christmas Together”.

Questo progetto ha visto gli istituti di Palermo e Torino impegnati durante tutto il mese di dicembre nella preparazione di attività e lavoretti di vari tipi a tema natalizio e nella realizzazione di uno spettacolo finale, durante il quale è stata evidente la felicità dei bambini nell’incontrare virtualmente i propri coetanei pur essendo distanti km e trovandosi in città diverse ma impegnati contemporaneamente nella stessa entusiasmante attività.

Le scuole dei gesuiti in udienza da Papa Francesco (Sabato 10 Giugno 2023 in Vaticano)

Sabato 10 giugno 2023, alle ore 12.00, nell’Aula Paolo VI in Vaticano, Papa Francesco incontrerà le scuole dei gesuiti d’Italia, Malta e Albani

L’evento atteso vedrà coinvolte tutte le comunità delle scuole della rete Gesuiti Educazione della Provincia Euro-Mediterranea: alunni, famiglie, gesuiti, docenti, personale non docente, ex-alunni e collaboratori. Il motivo e il significato di questo incontro è duplice. L’udienza si terrà a dieci anni esatti dal precedente incontro. Era infatti il 7 giugno 2013 quando, sempre nella splendida cornice dell’Aula Nervi, Papa Francesco incontrò l’intera comunità delle scuole della rete in uno dei suoi primi incontri pubblici, a pochi mesi dall’elezione al soglio pontificio.

Oggi la rete di scuole Gesuiti Educazione è cresciuta, si è allargata, si è strutturata formalmente in una Fondazione che comprende, oltre alle scuole d’Italia e Albania, anche il St. Aloysius College di Malta ed altri centri educativi.

“La notizia ci riempie di gioia e non vediamo l’ora di incontrare nuovamente Papa Francesco – dichiara Padre Alessandro Viano SJ, responsabile delle attività Pastorali di tutta la rete e del Collegio Leone XIII di Milano – Tutti insieme ci sentiamo coinvolti nel Suo magistero, rivolto alla sensibilizzazione ai temi dell’ecologia integrale, ed è per questo che intendiamo aderire al patto educativo da lui proposto con tanto entusiasmo. Questo incontro sarà per noi l’occasione di ascoltare il messaggio che vorrà trasmetterci e di rinnovare il nostro impegno nell’educazione di uomini e donne per gli altri, al servizio di un cambiamento della nostra società e di un impegno rinnovato nella cura della nostra casa comune”.

Già prima della pandemia era nato il desiderio di organizzare un nuovo incontro con Francesco in occasione del centenario dell’Istituto Gonzaga di Palermo. Lo scorso agosto poi è maturata la richiesta durante un convegno di tutti i responsabili della pastorale scolastica delle scuole, finalizzato ad integrare l’insegnamento della religione con l’educazione civica e la cittadinanza globale. Durante questo appuntamento intitolato “Maestri della Next Generation”, è emerso conchiarezza il forte desiderio di un nuovo incontro con il Papa, per raccogliere il suo invito e la sua missione in campo educativo, vivendo e rilanciando la pedagogia del suo magistero. A 10 anni di distanza andremo di nuovo a Roma #ConFrancesco – Cittadini NEL mondo.

La rete Gesuiti Educazione è lo strumento apostolico in campo educativo della Provincia Euro- Mediterranea della Compagnia di Gesù. E’ una Fondazione di partecipazione, costituita da scuole ed altre opere educative che vi aderiscono condividendo la pedagogia ignaziana, la spiritualità e le linee educative della Compagnia di Gesù. É uno strumento creato per mettere il plurisecolare carisma educativo della Compagnia di Gesù a servizio delle sfide del mondo di oggi, convinti che l’approccio ignaziano sia estremamente attuale, e possa aiutare non solo la Chiesa ma l’intera società.

Ad oggi fanno parte della rete Gesuiti Educazione 8 scuole in Italia, Malta e Albania, nonché la rete di enti educativi “Fè Y Alegria”, alcuni centri sportivi ed enti formativi, per un totale complessivo di oltre 7000 bambini e ragazzi, senza contare gli adulti delle scuole Fè Y Alegria.

Porte e braccia aperte al Gonzaga Campus per 12 ragazzi ucraini

Accoglienza a porte e braccia aperte al Gonzaga Campus

Una famiglia italiana accoglie Mylana che, insieme ad altri giovani ucraini, siriani e iracheni studia al Gonzaga International School Palermo. A sostegno dei loro studi aperti il fondo educazione e il fondo solidarietà.

PALERMO – A soli 16 anni rischiava di ritornare in Ucraina, ancora purtroppo martoriata dalla guerra ma, invece, grazie a chi ha deciso di accoglierla, è rimasta a Palermo. 

E’ Josephine, che è stata accolta da una famiglia di alcuni ragazzi che frequentano il Gonzaga Campus, che si potrà prendere cura di lei. Grazie, infatti, all’accorato appello di p. Vitangelo Denora SJ, Mylana sta continuando pure il suo percorso scolastico dentro il campus.

Come lei, tanti altri giovani (ucraini, siriani e iracheni), tutti rifugiati con alle spalle i drammi dei loro Paesi di origine, hanno trovato un porto sicuro e la possibilità di poter continuare gli studi, inserendosi nei percorsi scolastici ed educativi del Gonzaga Campus (alla Scuola dell’Infanzia, alla Scuola Primaria, all’International School Palermo, alla Scuola di Italiano per adolescenti e adulti stranieri e alle attività della Polisportiva).

Il prossimo 16 dicembre – insieme a studenti, genitori e docenti – è prevista una cena natalizia di solidarietà tutta improntata allo scambio interculturale con cibi ucraini e l’ascolto di alcune testimonianze.

Dentro il campus sta crescendo pure, con un buon numero di iscritti, la Scuola di lingua e cultura italiana per stranieri che viene gestita dai volontari, in collaborazione con il Centro Astalli. Mylana, infatti, oltre alla scuola internazionale, dentro il campus frequenta pure la Scuola d’italiano per stranieri e pratica la pallavolo. “Sono arrivata a Palermo in agosto lasciando in Ucraina i miei genitori – racconta Mylana -. Da poco più di un mese è iniziata per me davvero una nuova vita presso la famiglia che mi sta ospitando dove mi trovo bene. Il mio pensiero e la mia preoccupazione vanno però sempre ai miei genitori che sono rimasti nel mio Paese. Con loro, fortunatamente, ci sentiamo spesso. A scuola sono tutti molto buoni con noi. Spero che la guerra finisca al più presto e che il mio paese e Kharkiv possano essere ricostruiti e diventare belli come Palermo. Grazie a tutti perché non mi sento sola“. 

“Avendo già due figli, Mylana è stata accolta per noi come la terza figlia – dice pure la mamma affidataria della ragazza -. Avevamo già, subito dopo lo scoppio della guerra, manifestato la nostra disponibilità ad accogliere a casa nostra una persona rifugiata minorenne. Il paese di Mylana è stato distrutto quasi tutto. Con la sua famiglia si era rifugiata nello scantinato del palazzo. La sua mamma ha deciso di restare a fianco del marito. Sappiamo, purtroppo, che hanno pochissima energia elettrica anche in questo periodo invernale. Sia di lei che degli altri giovani ucraini che, spesso sono stati a casa nostra, percepiamo che sono molto forti e hanno una grande capacità di adattamento ad una situazione di vita completamente nuova. Sicuramente, per noi è una esperienza che stiamo vivendo come un grande dono ed arricchimento umano che sta servendo molto anche ai nostri figli per la loro crescita. La nostra casa è sempre stata molto aperta e siamo contenti di poterlo fare anche in questo modo”.

Sono 12, complessivamente, i bambini e i ragazzi ucraini accolti nel campus: 8 adolescenti, dai 14 ai 17 anni, sono stati inseriti al Gonzaga International School Palermo dove, grazie all’insegnamento in lingua inglese, riescono a comunicare più facilmente con i compagni di scuola e ad ambientarsi con più facilità nel nuovo contesto scolastico. Gli altri 4 più piccoli, dai 3 ai 10 anni, sono stati inseriti alla scuola dell’infanzia e alla scuola primaria. A loro si aggiungono pure degli studenti siriani ed iracheni.

Per Mylana, Daria, Danil, Danylo, Sasha di nazionalità ucraina, lasciare la propria casa e, in alcuni casi, entrambi i genitori, è stato difficile e doloroso.

“Io e mio fratello siamo arrivati in Italia poco dopo lo scoppio della guerra nel nostro Paese – ricorda Danil -. I primi giorni sono stati molto faticosi: in un Paese e una città completamente nuovi, avevamo una quotidianità da ricostruire e una lingua totalmente sconosciuta da imparare.” 

“Io e gli altri ragazzi ucraini siamo stati fortunati – racconta pure Sasha – anche perché abbiamo instaurato un buon rapporto di amicizia con i nostri nuovi compagni di scuola. La nostra vita di prima e il nostro Paese ci mancano. Tutti noi vorremmo che la guerra finisca per poter ritornare a casa e riabbracciare le nostre famiglie. Nel frattempo, però, è importante riuscire a continuare gli studi per avere la possibilità di costruirci un futuro.” 

“La nostra scuola, grazie al suo impegno pedagogico e umanitario, fa del suo meglio per aiutarli a vivere una vita serena garantendone l’integrazione e un futuro di speranza – dice p. Vitangelo Denora, direttore generale del Gonzaga Campus -. Questo vale per gli ucraini come per tutti gli altri giovani provenienti da Paesi in difficoltà come Iraq, Siria e continente africano.  Mylana era arrivata con la zia che poi purtroppo è dovuta ritornare in Ucraina per motivi familiari. Grazie all’appello che abbiamo rivolto alla nostra comunità, siamo riusciti a trovare per la ragazza una famiglia. Questa è davvero una testimonianza di disponibilità molto bella. Abbiamo sentito il bisogno forte di accoglierli perché hanno bussato alla nostra porta; sono dei piccoli gesti di pace che possiamo mettere in atto contro la retorica della guerra.

In tutto il Campus l’impronta sostanziale è quella del riconoscimento e della valorizzazione di tutte le diversità culturali, infatti, un’altra realtà che sta crescendo è pure la Scuola d’Italiano per Stranieri – aggiunge p. Vitangelo -. Il nostro sogno è quello di farla diventare ‘una terza scuola’ del Gonzaga Campus, tutta improntata all’integrazione e all’inclusione delle diverse culture del mondo. Ricordiamoci che il modello futuro di una umanità diversa è quello proprio di avere tante culture che stanno l’una a fianco all’altra senza scontrarsi. Siamo convinti che queste storie siano un dono per noi; ci arricchiscono e ci fanno conoscere l’altro come un amico e non come un pericolo – conclude p. Vitangelo Denora -. E’ per questo motivo che il prossimo venerdì 16 dicembre rinnoviamo la bella tradizione della cena natalizia di Solidarietà.

I fondi raccolti con la cena di solidarietà saranno destinati ai giovani e alle famiglie ucraine. Con la fiera missionaria dello scorso maggio, sono stati costituiti due fondi sui quali confluiscono tutte le campagne di raccolta: un “fondo educazione” dedicato ai giovani con minori opportunità mediante delle borse di studio e un “fondo di solidarietà” per il sostegno ad iniziative caritative e solidali per diverse situazioni emergenziali.

Un anno di studi in una delle scuole più antiche dei gesuiti: Stonyhurst College (UK)

Rossella Vedda e Alison Astwick, referenti della cittadinanza globale del nostro campus, hanno visitato il collegio di Stonyhurst in Inghilterra (a Clitheroe, nelle splendide lande del Nord, a circa un’ora dalla città di Manchester) appartenente alla rete mondiale delle scuole dei Gesuiti.  L’accordo con Stonyhurst consente agli studenti delle scuole italiane dei gesuiti di trascorrere il loro quarto anno di liceo direttamente in questo magnifico college, immerso nel cuore verde dell’Inghilterra.

Abbiamo chiesto ad Alison di raccontarci di quella che, ad oggi, è la più antica scuola gesuita continuamente attiva e del loro soggiorno lì, tra enormi spazi verdi e atmosfere tipicamente anglosassoni.

“Durante la nostra visita abbiamo potuto ammirare la maestosità delle strutture storiche nonché l’atmosfera serena, suggestiva e, allo stesso tempo, ricca di stimoli, in cui gli studenti vivono la loro quotidianità attraverso il cammino ignaziano.

La scuola è un IB world school e propone il programma IB diploma sin dal 2013. 

L’headmaster, Mr. John Brown, ci ha raccontato quanto ritenga importante avere degli studenti provenienti da tutto il mondo all’interno della scuola; gli alunni attualmente presenti, infatti, provengono da 28 paesi differenti e ciò consente una diversità culturale che arricchisce la comunità scolastica e fornisce un global outlook agli studenti che ne fanno parte.

L’edificio principale dello Stonyhurst College

Durante la nostra visita, spesso guidata dagli studenti, abbiamo avuto modo di percepire la maturità di ciascuno di loro: sono stati loro stessi a raccontare a noi le infinite opportunità che il college permette.

Gli studenti italiani che abbiamo conosciuto ci hanno raccontato con orgoglio ed entusiasmo degli splendidi rapporti con i docenti, sempre pronti a sostenerli e a rinforzare il loro senso di appartenenza a questo magnifico luogo.

Oltre alla didattica, il college pone molto l’accento sullo sport, di cui offre varie categorie, dal calcio al tennis, dal rugby al nuoto.  Abbiamo avuto modo di visitare la piscina, dedicata alle lezioni di nuoto, e i vari campi sportivi esterni e interni.

Abbiamo anche visitato un grande teatro, ove vengono tenuti corsi di canto e recitazione, un museo che vanta pezzi rarissimi e antichissimi, e anche una grande biblioteca. 

All’interno di Stonyhurst sorge la maestosa St.Peter’s Church, punto di riferimento per molti alunni del college.

Questo viaggio è stato l’occasione per incontrare anche la nostra alunna Alina che sta svolgendo che sta frequentando il suo anno di studi a Stonyhurst.

La nostra esperienza è stata più che positiva e speriamo che la possibilità di poter trascorrere un anno all’estero a Stonyhurst venga accolta con favore anche dagli studenti della nostra scuola. 

Chi fosse interessato può rivolgersi direttamente al preside dei licei, p. Vitangelo Denora, segnalando questo desiderio.

I Referenti della Cittadinanza Globale delle scuole dei Gesuiti di Torino, Palermo, Roma e Milano. A destra la Referente di Rete, la prof.ssa Josephine Vassallo

Cena Natalizia di Solidarietà -Venerdì 16 Dicembre alle 20

Dicembre è il mese in cui celebriamo il Natale. E’ il mese degli affetti, in cui le persone care si riuniscono per raccontarsi l’anno passato: i traguardi, le cadute, le gioie e le difficoltà.  Ci sono storie, tuttavia, che nessuno ascolta. Sono quelle di chi vive a migliaia di chilometri dai propri cari, nella precarietà di un sistema che mette ai margini. Storie di sofferenza ma anche di coraggio: quelle dei rifugiati e delle rifugiate che scappano a causa delle povertà e delle guerre.

Siamo convinti che queste storie siano un dono per noi; ci arricchiscono e ci fanno conoscere l’altro come un amico e non come un pericolo.

E’ per questo motivo che il prossimo venerdì 16 dicembre rinnoviamo la bella tradizione della Cena Natalizia di Solidarietà: un evento che vede sempre una grande partecipazione, durante il quale l’intera comunità si ritrova per lo scambio degli auguri e per fare un gesto concreto per chi ne ha più bisogno. 

Quest’anno la cena sarà un’occasione per  conoscere i bambini, i ragazzi e le famiglie ucraine che accogliamo nel nostro campus: alcuni bambini e bambine più piccoli sono inseriti nella Scuola dell’Infanzia e Primaria; i più grandi all’International School; ma abbiamo anche altri adulti che frequentano la nostra scuola di italiano pomeridiana per migranti. 

La cena sarà un’occasione per accogliere le loro storie, ascoltare le loro testimonianze, conoscere le loro tradizioni, gustare anche pietanze tipiche ucraine.  

Programma della serata

  • Dalle 18:30
    Anche quest’anno avremo una particolare attenzione li bambini più piccoli, organizzando anche degli appuntamenti specificamente dedicati a loro, che li accompagnino fino alla cena.
    Pre School-infanzia: animazione per i più piccoli (nella hall dell’infanzia)
    Primaria-Primary: creatività, animazione, giochi, tombola (in mensa piccola)
  • Ore 20.00
    Cena ucraina con tutte le famiglie in mensa e testimonianze di solidarietà.

Vendita dei biglietti e beneficiari della raccolta fondi

La quota di partecipazione alla cena, che include il contributo minimo da devolvere in beneficenza, è di euro 5 a bambino/ragazzo e di euro 10 ad adulto. Ciascun partecipante riceverà un biglietto di partecipazione, da presentare all’ingresso della mensa dalle ore 20.00 in poi. 

Da mercoledì 07 Dicembre sarà possibile acquistare i biglietti in portineria centrale, in ufficio comunicazione, in amministrazione e rivolgendosi alla prof.ssa Sgarlata.

I fondi raccolti con la solidarietà di tutti saranno destinati ai bambini, ragazzi e alle famiglie ucraine.

Come sapete, dalla fiera missionaria di quest’anno, abbiamo costituito due fondi sui quali facciamo confluire tutte le campagne di raccolta fondi : un “fondo educazione” che ci permette di sostenere il futuro dei bambini e ragazzi con minori opportunità e la loro educazione mediante delle borse di studio, e un “fondo di solidarietà” dal quale attingiamo ogni qual volta si rende necessario agire per sostenere iniziative caritative e solidali a sostegno di situazioni emergenziali che di volta in volta si presentano.

Certamente una parte di ciò che raccoglieremo con la vendita dei biglietti della cena, confluirà nel fondo educazione e verrà utilizzato per continuare a sostenere le borse di studio a favore degli studenti ucraini che accogliamo all’interno del nostro campus; un’altra parte invece andrà ad accrescere il  fondo di solidarietà e verrà utilizzato per continuare a sostenere le necessità quotidiane di tante persone colpite dalle guerre, attualmente ospiti a Sighet, nelle nostre case famiglia al confine con l’Ucraina.

Desideriamo che questo momento sia quanto più inclusivo possibile, che coinvolga in primo luogo gli alunni, gli educatori e le famiglie ma anche tutti coloro che operano, per i motivi più diversi, all’interno della grande famiglia del Gonzaga Campus; che si rinnovi la festa in cui ciascuno contribuisce generosamente con la propria partecipazione attiva e con le proprie offerte a un obiettivo comune.

Anche noi quest’anno abbiamo qualcosa da donare: la nostra presenza accogliente per queste persone che vengono da lontano. Acquistare un biglietto e partecipare alla cena sarà un nuovo modo per dar loro il benvenuto. Sarà Natale per tutti.

Carla Bartoli. 17 anni e un bagaglio di esperienze “fuori” dal comune

Si è appena concluso un percorso formativo di eccellenza organizzato a distanza dall’University of Harvard, cui ha preso parte una nostra giovane e brillante studentessa.

Carla Bartoli ha diciassette anni, da quest’anno è iscritta al primo anno del Diploma Programme del Gonzaga International School Palermo e, grazie alla mediazione della nostra scuola, ha potuto partecipare a un seminario intensivo di Debates, organizzato e coordinato dai tutors della prestigiosa università statunitense. 

Le abbiamo chiesto di parlarci dell’esperienza appena trascorsa e di come è stata ammessa a questo corso esclusivo.
“È stato fondamentale il supporto del nostro coordinatore di programma, Lorenzo Vantaggiato, che ci ha parlato della possibilità di prendere parte ai corsi a distanza per ragazzi organizzati da Harvard. Ho deciso di inviare la mia candidatura e il mio curriculum e pochi giorni dopo ho saputo che avevo passato la selezione. Insieme ad altri 24 studenti da tutto il mondo ho partecipato a tre settimane di sessioni di Debates, durante le quali abbiamo studiato le varie tecniche e strutture di dibattito e poi le abbiamo applicate durante le sessioni di simulazione. È stata un’opportunità fantastica e sono convinta che tutto ciò che ho imparato mi sarà utile per i miei studi futuri.”

Il sogno di Carla, infatti, è di riuscire a essere ammessa all’Istituto di Studi Politici di Parigi, una delle più importanti università di Scienze Politiche in Europa. Ci racconta:
“Ho iniziato a interessarmi a vari temi politici e di diritto internazionale già dalle scuole medie. Ho partecipato due volte al programma internazionale Change the World Model delle Nazioni Unite a New York con l’Associazione Diplomatici. Faccio parte di un programma per l’empowerment femminile in collaborazione con l’Ambasciata Americana e, lo scorso ottobre, a Cesenatico, ho partecipato ai corsi di formazione della Scuola di Politiche di Enrico Letta, nonostante siano destinati a studenti dai diciotto anni in su. Inoltre, a Favara, la mia città d’origine, frequento dal 2019 una scuola politica per giovani donne creata al Farm Cultural Park, un centro culturale e artistico di proprietà della mia famiglia”.

La nostra ambiziosa studentessa è interessata anche ad attività di promozione sociale e di volontariato:
“Insieme alla mia famiglia, in rappresentanza del Farm Cultural Park, ho partecipato già a due TED talk e ne ho uno personale in preparazione per l’anno prossimo. L’anno scorso ho organizzato una raccolta fondi per aiutare il popolo ucraino: sono riuscita a raccogliere 12.000 euro di fondi da destinare agli aiuti per l’Ucraina”.   

Piena di sogni e di determinazione, Carla è una ragazza matura e indipendente.
“Dopo aver frequentato un anno di scuola a Parigi per approfondire la mia conoscenza della lingua francese, ho deciso di iscrivermi al Diploma Programme del Gonzaga International School Palermo anche se questa scelta ha comportato il dovermi allontanare dalla mia famiglia e iniziare presto a cavarmela da sola”.

Carla, infatti, insieme a Giorgia, sua compagna di classe anche lei fuori sede, si è dovuta trasferire da sola a Palermo e vive in un appartamento nei pressi della scuola.
“All’inizio io e Giorgia ci siamo dovute ambientare alla nuova vita palermitana, ma non è stato difficile. Qui a scuola e anche a casa abbiamo il supporto di tante persone che ci vogliono bene e che sostengono le nostre aspirazioni. Non possiamo essere più felici di così.”

Costanza Amato
referente dell’Ufficio Comunicazione per il Gonzaga International School Palermo