Decidere consapevolmente. I percorsi di orientamento del Gonzaga International School Palermo

[English version below]

Il programma IB è una realtà vasta e complessa in cui potrebbe essere facile perdersi. All’International School Palermo garantiamo ai nostri ragazzi e ragazze dei percorsi d’orientamento per sottolineare la continuità didattica offerta dal loro programma internazionale e per aiutare gli studenti dell’ultimo ciclo di studi ad orientarsi meglio nella scelta della loro carriera accademica futura. 

Ogni anno, ai nostri studenti e studentesse dell’ultimo anno della Primary e della Middle School vengono offerte delle giornate di orientamento, le cosiddette visits. Così, durante un’intera giornata, gli studenti di G6 e di M5 hanno l’opportunità unica di frequentare le lezioni rispettivamente in M1 e in D1 insieme ai loro compagni più grandi che, con l’aiuto dei docenti, li possono guidare nella comprensione delle nuove materie e della didattica offerta nei gradi successivi.

Quanto al Diploma Programme, esso si configura come percorso pre-accademico nel quale, nel corso dei due anni di studio, i nostri ragazzi sono accompagnati ad affrontare le sfide del percorso universitario. A livello didattico, infatti, vengono preparati a comprendere come si studia all’università e abituati gradualmente a sostenere esami e prove al pari di quelle universitarie. Ne sono un esempio l’organizzazione delle esaminazioni finali per l’ottenimento del diploma internazionale IB o la realizzazione nel corso dell’ultimo anno di Diploma Programme dell’extended essay, una sorta di tesi dal taglio fortemente accademico.

Anche l’university counseling, l’orientamento all’università, è parte integrante della formazione e dell’accompagnamento agli studi futuri dei nostri studenti del ciclo biennale DP. Fondamentale diventa, quindi, la figura del counselor universitario, ruolo che da quest’anno nella nostra scuola è ricoperto dal nostro nuovo docente di Letteratura Italiana Richard Seeno.

“Fare domanda per le università, soprattutto all’estero, è piuttosto impegnativo al giorno d’oggi. Ogni sistema e programma universitario ha le proprie regole, requisiti e linee guida per le domande d’iscrizione, per cui il mio compito è quello di guidare gli studenti durante tutto questo processo. Iniziamo facendo luce sulle aree di interesse, quindi restringiamo il campo individuando quali università posso essere più adatte a loro. In seguito, ci occupiamo insieme della compilazione del materiale necessario per le domande di iscrizione, come lettere motivazionali, di raccomandazione, voti e carriera scolastica.”

Il problema principale nella scelta del percorso accademico futuro per gli studenti è di trovare la giusta soluzione per ciascuno di loro. L’intento è quello di individuare le istituzioni e i programmi che si adattino perfettamente agli interessi e agli obiettivi futuri dei nostri studenti. Sono in molti a sognare di frequentare università estremamente selettive e di fama mondiale, ma è necessario anche prendere in considerazione la loro situazione economica tanto quanto i programmi e le università stesse. Prosegue Seeno: “Ovviamente vogliamo che i nostri studenti aspirino al meglio, ma i loro desideri devono anche essere accompagnati da una sana dose di realismo”. 

Inoltre, è stato da poco introdotto da Lorenzo Vantaggiato, coordinatore del Diploma Programme, l’utilizzo di Unifrog. Si tratta di un’applicazione che permette agli studenti di esplorare i diversi programmi universitari di tutte le università nel mondo e aiuta a semplificare la procedura di domanda di ammissione.

I vantaggi di scegliere il programma IB sono molti. In un mondo sempre più interconnesso, essere costantemente immersi in un ambiente internazionale che favorisce la comprensione del mondo circostante è estremamente prezioso. 

Già dalla prima infanzia, questo programma offre un’alfabetizzazione culturale e un percorso di orientamento agli studi futuri, per permettere agli studenti di scoprire, fin da giovanissimi, quali sono le loro capacità e potenzialità.

[English version]

Decide consciously.
The orientation courses of the Gonzaga International School Palermo

The IB programme is a big and complex reality that can be easy to get lost in. The International School Palermo guarantees orientation courses to our boys and girls to highlight the teaching continuity offered by their international program and to help students of the last cycle of studies to orient themselves and choose their future academic career in the best way.

Each year, our students of the last year of Primary and Middle School are offered orientation days, called visits. The students of G6 and M5 have the unique opportunity, for a whole day, to attend lessons respectively in M1 and D1 together with their older classmates who, with the help of the teachers, can guide them in understanding of the new subjects and the didactics offered.

As for the Diploma Programme, it appears as a pre-academic path in which, during the two years of study, our students are accompanied to face the challenges of the university path. In terms of teaching they are prepared to understand how to study in the universities and gradually get used to taking exams and tests as the university ones. Examples are the organization of the final exams to obtain the IB international diploma or the realization of the extended essay, a sort of thesis, during the last year of the Diploma Programme.

University counseling is also an integral part of the training and choosing to future studies of our students of the two-year DP cycle. The university counsellor, therefore,  becomes fundamental, a role that since this year has been covered by our new Italian literature teacher Richard Seeno.

“Applying to universities, especially abroad, is quite challenging nowadays. Each system and university program has its own rules, requirements, and application guidelines,  my job is to guide students through this process. We start by identifying the areas of interest and then choosing universities that might be the best suited for them. Then, we work together on how filling out the necessary material for the applications, such as motivation letters, recommendations, grades and academic records.”  

The main problem in choosing the future academic path for students is to find the right solution for each of them. The aim is to identify institutions and programs that are a perfect fit for our students’ interests and future goals. Many of them dream of attending extremely selective and world-renowned universities, but their economic situation must also be taken into consideration as much as the programs and universities themselves. Seeno continues: “Obviously we want our students to aspire for the best, but their aspirations also need to be accompanied by a healthy dose of realism.”

Furthermore, the use of Unifrog has recently been introduced by Lorenzo Vantaggiato, Diploma Programme coordinator. It is an application that allows students to explore the different programs of all universities around the world and helps simplify the application admission process.

The benefits of choosing the IB program are many. In an increasingly interconnected world, being constantly immersed in an international environment that fosters understanding of the surrounding world is extremely valuable.

Starting from early years, this programme offers cultural literacy and an orientation path for future studies, to allow students to discover what their abilities and potential are.

Concerto meditativo per la pace, con musiche, poesie e preghiere di Fabrizio De Andrè

Il prossimo 24 febbraio ricorre un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina.

L’anno scorso la nostra comunità ed il mondo intero rimase attonita di fronte all’assurda realtà di una guerra al centro dell’Europa; ad un anno di distanza la situazione sembra sempre di più senza via di uscita. Il rischio è quello di abituarsi anche a questa assurdità.

Noi invece vogliamo ricordare, riflettere, pregare, cantare la pace. 

Abbiamo pensato ad un concerto con un itinerario nel quale ci accompagna Fabrizio De André, che in tantissimi suoi testi ha cantato la guerra con le sue vittime, le sue violenze, le sue connivenze e la pace con il suo cammino spesso tortuoso e mai scontato.  Vi proponiamo allora …

CONCERTO MEDITATIVO PER LA PACE
con musiche, poesie e preghiere di Fabrizio De André
Martedì 28 Febbraio 2023
Ore 19:00 – Cappella San Giuseppe

Per l’occasione si convocano i bravi musicisti della nostra scuola, alcuni ospiti ed esperti di De André e della sua ricerca umana e spirituale, tra i quali si colloca anche il sottoscritto. 

Ecco il gruppo:

  • Marco Garbari SJ, chitarra e voce
  • Gabriele Sampaolo, mandolino, chitarra e armonica
  • Antonio Zarcone, pianoforte
  • Davide Puccio, basso
  • Luca Trentacoste, batteria
  • Anna Compagno, voce solista
  • Francesco Patanè, presenta

Apriranno e chiuderanno il concerto i nostri studenti di Primaria e Primary, Medie e Middle, Licei e Diploma… coinvolti nel coro dai nostri docenti di musica e diretti dai maestri Antonino Palazzolo e Sara Scandurra.

Costruiremo una serata diversa dal solito; non solamente un concerto ma un’esperienza nella quale vivere la musica come un grido dell’umanità ed una forma di preghiera; un modo etico e spirituale per sintonizzarsi più da vicino con l’attualità che ci circonda sentendocene coinvolti.

Le poesie e le musiche di Fabrizio De André ci porteranno dalla guerra alla pace senza superficialità e scontatezza. La serata sarà infatti suddivisa in due parti: nella prima tratteremo i brani di Faber relativi alla guerra, nella seconda quelli relativi alla pace, questi ultimi tratti dalla Buona Novella. In questo percorso la musica sarà uno strumento a servizio della preghiera e della meditazione prima delle figure scene di guerra, poi di quelle sacre. Viene così convocata l’esperienza attiva dell’ascoltatore condotta ad un messaggio non irenico di speranza e di pace, rispettoso del dolore dell’umanità.

Ma tutta la serata sarà dedicata alla pace, per i grandi e per i piccoli che interverranno; dopo essersi esibiti, saranno affidati agli animatori che proporranno loro una serata diversa per vivere la pace con dei giochi cooperativi e non competitivi, per comprendere che ci si può divertire vincendo tutti e vincendo insieme.

Il concerto che si colloca tra l’altro all’inizio della quaresima sarà anche un’ulteriore occasione di solidarietà per la popolazione colpita dalla guerra. 

Da mercoledì 22 febbraio sarà possibile acquistare il biglietto, con un contributo di 10 euro, in portineria centrale. I biglietti potranno essere acquistati anche la sera del concerto all’ingresso della Cappella.

Le somme raccolte andranno ad accrescere il fondo di solidarietà e verranno utilizzate per continuare a sostenere le necessità quotidiane di tante persone colpite dalle guerre, attualmente ospiti a Sighet, nelle nostre case famiglia al confine con l’Ucraina.

Vi aspetto e vi invito a diffondere questa iniziativa a tutti per non passare oltre e seminare ancora pace. Per facilitare la diffusione allego una locandina dell’evento.

Un caro saluto
Vitangelo Carlo Maria Denora SJ
Direttore Generale

Middle School: I metodi di studio alternativi

“Il Middle Years Programme mira a sviluppare studenti attivi con una mentalità internazionale che possano entrare in empatia con gli altri e perseguire una vita di scopo e significato. Il programma consente agli studenti di indagare su una vasta gamma di questioni e idee di importanza a livello locale, nazionale e globale. Il risultato sono giovani pensatori creativi, critici e riflessivi.”

Caratteristica fondamentale del Middle Years Programme del Gonzaga International School Palermo è l’interdisciplinarità. Ogni anno gli studenti partecipano a delle unità di lavoro (interdisciplinary units), pianificate in comune, che mettono in relazione almeno due gruppi disciplinari. In questo modo diventano capaci di riunire concetti e metodi diversi per creare una rete di connessioni tra le differenti aree della conoscenza, al fine di comprendere meglio il mondo circostante.

Ci sono materie dove si svolgono attività particolari, tra le quali la recitazione, oppure progetti di tipo manuale come design. Anche lo studio di materie tradizionali come la storia avviene in maniera originale e innovativa.

“Mi piacerebbe condividere l’idea che da noi il programma non è mai monotono e incentrato solo sul nostro Paese, ma studiamo e mettiamo a confronto eventi importanti che hanno modificato la storia e l’evoluzione umana di tutto il mondo” – ci riferisce Federico, studente al terzo anno del Middle Years Programme.

Una delle caratteristiche che contraddistinguono il curriculum IB della Middle School è, inoltre, lo sviluppo di progetti e di presentazioni di gruppo. Gli studenti vengono divisi in piccoli gruppi di ricerca per realizzare un lavoro personale e creativo a dimostrazione delle loro capacità di ricerca indipendente. La comprensione concettuale delle materie diventa, quindi, veicolo di indagine volta all’apprendimento calato entro un contesto globale e di vita vissuta. Lo scopo di questo metodo di apprendimento innovativo? Ancora una volta, imparare a stabilire una rete di connessioni tra le materie tradizionali e il mondo reale

Spesso facciamo presentazioni di gruppo per conoscere insieme nuove cose e per imparare a collaborare, e credo che questo metodo di apprendimento sia fondamentale in un curriculum di studi che tenga conto dei diversi stili di apprendimento”, aggiunge Federico. 

Alla Middle School del Gonzaga Campus anche i metodi di valutazione sono innovativi e tengono conto dello sviluppo globale di ogni singolo studente. Non si fanno solo verifiche “tradizionali”, ma vi è una valutazione costante e i docenti identificano il livello e le potenzialità di ciascuno studente in base alla numerosa varietà di attività svolte giorno per giorno e in base agli interventi fatti in classe. Alla fine di ogni unità di apprendimento, è previsto un assessment (verifica), e in quest’occasione gli insegnanti assegnano un voto al lavoro prodotto dagli alunni sotto forma di essays (temi), presentazioni individuali o di gruppo, realizzazione di video o di progetti.

Anche l’uso responsabile delle tecnologie è parte integrante del processo di apprendimento alla Middle School. Si fa uso di un gran numero di applicazioni come Kahoot, una sorta di quiz online e, più in generale, la tecnologia è un mezzo per imparare in maniera creativa e divertente, implementando le conoscenze acquisite in classe e sui libri di scuola.  

Attraverso il progetto della comunità MYP impari a servire la comunità e colleghi ciò che impari in aula nella “vita reale”.

MYP è progettato per studenti di età compresa tra gli 11 e i 16 anni. Fornisce un quadro di apprendimento che incoraggia gli studenti a diventare pensatori creativi, critici e riflessivi. Il MYP sottolinea la sfida intellettuale, incoraggiando gli studenti a stabilire connessioni tra i loro studi delle materie tradizionali e il mondo reale.

Il Middle Years Programme, uno dei percorsi internazionali del Gonzaga International School Palermo, fornisce un quadro di apprendimento che incoraggia gli studenti a stabilire connessioni tra i loro studi delle materie tradizionali e il mondo reale.

Mira a sviluppare studenti attivi con una mentalità internazionale che possano entrare in empatia con gli altri e perseguire una vita di scopo e significato.

Ma come lo fa? La caratteristica fondamentale per cui il MYP si distingue è l’interdisciplinarietà.

Ogni gruppo disciplinare viene pianificato e messo in relazione con altri gruppi, in modo da creare una rete di connessioni tra le diverse aree del sapere e della conoscenza.

In classe non ci si annoia mai! Ogni materia viene affrontata in maniera creativa e innovativa approfondendo e confrontando non solo gli argomenti che interessano il nostro paese, ma anche quegli eventi che caratterizzano l’evoluzione di tutto il mondo.

Costanza Amato
Referente della Comunicazione
del Gonzaga International School Palermo

Raccolta alimentare per la missione di Biagio Conte

Ad un mese dalla morte di Biagio Conte ed ancora riecheggia nel nostro cuore il suo messaggio, quello che ci rivolse nel suo incontro con noi al Gonzaga, quello che ha lasciato alla nostra città di Palermo certo come una eredità ma anche come un appello che oggi ci viene rinnovato: un appello a prenderci cura della nostra terra a partire dalle sue ferite e dai più piccoli e poveri, a mettere in gioco fino in fondo la nostra umanità coltivando l’inquietudine della ricerca di una maggiore verità di noi stessi, di una maggiore felicità per tutti, di una maggiore giustizia per la nostra terra. 

Per questo desideriamo mantenere viva la sua memoria e il suo operato e, come facciamo ormai da anni, desideriamo continuare a fare la nostra piccola parte per non fare mancare ai nostri amici della Missione Speranza e Carità la nostra vicinanza e la nostra solidarietà concreta. 

La continuità di questa presenza sarà una sfida sempre più importante con il passare dei mesi e degli anni. Non dimentichiamolo.

E’ il gruppo STAFF formato dagli studenti che affiancano il preside e l’equipe pastorale per rendere protagonista la comunità studentesca della vita della scuola, a ricordare a tutti l’appuntamento mensile con l’esperienza di sostegno all’opera fondata da Biagio Conte. 

La Missione ha sempre bisogno di generi alimentari di prima necessità, e ci farebbe piacere che tutto il campus si unisse in una colletta che possa veramente diventare un appuntamento fisso, un segno di cura e di prossimità. Prima della pandemia la facevamo ogni mese, dopo l’abbiamo ripresa ad intermittenza ed ora è tempo di dare continuità!

Da lunedì 13 febbraio a venerdì 17 febbraio, dalle 08:00 alle 19:00, in portineria centrale San Giuseppe, sarà possibile consegnare alcuni alimenti richiesti dalla missione: salsa,
fagioli, piselli, lenticchie, pasta (penne rigate), biscotti, merendine, tonno in scatola, zucchero, sale, latte a lunga conservazione, caffè, succhi di frutta (in cartone). Se voleste dare un contributo in un orario o giorno diverso, potrete consegnare tutto alla prof.ssa Sgarlata.

Come Fratel Biagio ci ha ricordato più volte, con le parole e con l’esempio “i poveri sono la nostra speranza”.
Questa missione ci riguarda tutti: stare dalla parte di chi dalla vita ha ricevuto di meno.

 

Al via “Diamoci un Tono 2023!”

La Fondazione Gesuiti Educazione indice lo storico concorso musicale “Diamoci un Tono”, con l’intento di offrire agli studenti delle Scuole della Rete della Provincia Euro-Mediterranea della Compagnia di Gesù l’opportunità di mettere in evidenza il proprio talento e la propria capacità creativa.

Per il 2023 il concorso intende valorizzare la musica e i testi che l’accompagnano come mezzi per veicolare messaggi di speranza e di pace destinati a tutti – donne e uomini di qualsiasi luogo, popolo e cultura – e promuovere l’impegno, auspicato da Papa Francesco, “a mettere la Parola al centro, ad allargare i confini, ad aprirci alla gente, a generare esperienze di incontro“. Una Parola che, tutt’altro che neutra, “non lascia le cose come stanno, non difende il quieto vivere. Al contrario… ci scuote, ci scomoda, ci provoca al cambiamento… e quando entra in noi, trasforma il cuore e la mente. “. 

Quest’anno il concorso e la serata finale costituiranno una tappa importante del cammino che porterà nuovamente le scuole dei Gesuiti in udienza da Papa Francesco nel mese di giugno.

I vincitori di questa edizione del concorso si esibiranno nel corso dell’udienza papale del 10 giugno a Roma. 

REGOLAMENTO DEL CONCORSO

Al concorso possono partecipare gli alunni della Primaria, della Secondaria di Primo Grado e della Secondaria di Secondo Grado della Rete delle scuole della Fondazione Gesuiti Educazione, formando così tre categorie distinte per fascia d’età.

  • Produzione e consegna dei video con le performance musicali

Ogni scuola, tramite il proprio docente responsabile del concorso, è invitata a raccogliere i video con le performance musicali degli studenti, o dei gruppi di studenti, che intendono concorrere, e selezionarne sei (due per categoria) entro il 31/03/2023.

I video selezionati saranno caricati sui canali YouTube delle scuole (come video privati) e resi disponibili alla Commissione valutatrice centrale, la quale selezionerà, a sua volta, tre concorrenti per scuola (uno per categoria), che saranno quindi ammessi alla finale. I nomi dei finalisti saranno comunicati ai responsabili di ogni scuola entro il 05/04/2023. Per concorrente si intende il singolo interprete o un gruppo musicale.

  • Temi dell’edizione 2023

Tutti i partecipanti sono invitati a presentare brani editi o inediti, con relativi testi (che potranno essere cantati, come testo di una canzone o di un brano corale, oppure recitati), che promuovano la parola come mezzo per allargare i confini, provocare un cambiamento (dentro e fuori di noi), veicolare messaggi di speranza e di pace destinati a tutti, temi centrali di questa edizione del concorso.

  • Condizioni per presentare un video al concorso

I brani musicali eseguiti dai concorrenti possono essere inediti o cover, strumentali o cantati, senza preclusione di genere o stile. I video presentati alla propria scuola, con l’esecuzione di tali brani, devono essere autoprodotti e non superare la durata di 3 minuti e trenta secondi (3′:30”). Riguardo alla parte vocale, si raccomanda la scelta o la composizione di testi che promuovano i valori che stanno a fondamento della linea educativa delle nostre scuole. Anche il messaggio contenuto nel testo, edito o inedito, proposto dal concorrente sarà parte integrante della valutazione formulata dalla commissione valutatrice. In caso di presentazione di un brano esclusivamente strumentale, si richiede un breve testo scritto di presentazione. 

  • Obbligo di non pubblicazione prima della finale

Gli autori dei video musicali concorrenti, all’atto della consegna del proprio video al responsabile della scuola di appartenenza, sottoscrivono una dichiarazione in cui attestano che il video è inedito e autoprodotto, e si impegnano a non renderlo pubblico, con alcun mezzo di comunicazione, fino al termine della finale. Solo dopo la proclamazione dei vincitori ciascun video – inclusi quelli non selezionati dalla scuola e dalla Commissione valutatrice centrale – potrà essere pubblicato e divulgato a mezzo social o altri canali di comunicazione personali o istituzionali.

  • Commissione valutatrice centrale

La commissione valutatrice centrale è formata da:

  • Padre Eraldo Cacchione SJ, direttore artistico del concorso e referente per la FGE; 
  • Alberto Santamaria, chitarrista jazz. 
  • Prof.ssa Lavinia Marnetto, docente e cantante.
  • Criteri di valutazione

L’aderenza al tema sarà il primo criterio valutativo che la commissione valutatrice adotterà per scegliere i tre concorrenti finalisti per scuola. Ad esso si aggiungerà la qualità strumentale e/o vocale dell’esecuzione. Nel caso di presentazione di un brano inedito, sarà considerato come criterio valutativo aggiuntivo la creatività espressa attraverso la composizione della musica e/o delle parole del brano stesso. La qualità tecnica del video è importante ma non è rilevante ai fini della selezione.

Durante la finale, la commissione assegnerà un punteggio anche alla performance dal vivo dei concorrenti, che andrà a sommarsi al punteggio precedentemente assegnato durante la fase di selezione dei finalisti. Il peso valutativo della performance durante la finale costituirà il 50% della valutazione complessiva. Questo darà un significativo valore all’esecuzione live dei brani da parte dei finalisti.

  • La finale

La finale, prevista per il giorno 12 maggio 2023, si svolgerà in presenza a Torino e sarà trasmessa in diretta YouTube. Nel corso della finale i concorrenti selezionati eseguiranno dal vivo il loro brano musicale e, al termine delle performance, saranno annunciati i tre vincitori assoluti, uno per ciascuna categoria. La commissione si riserva, inoltre, di assegnare menzioni speciali.

Per ogni finalista sarà necessaria una liberatoria in cui si autorizzano le riprese e la diffusione delle performance, da far pervenire in anticipo alla commissione valutatrice.

Il docente responsabile di ogni scuola dovrà, inoltre, comunicare la modalità d’esecuzione di ogni brano che verrà suonato dal vivo durante la serata finale (numero di musicisti, eventuale base registrata, strumenti impiegati, ecc.). I brani eseguiti durante la finale dovranno essere gli stessi inviati alla commissione valutatrice.

L’evento sarà condotto da padre Eraldo Cacchione SJ.

  • Premi

Come nelle precedenti edizioni, i tre vincitori e altri studenti-musicisti meritevoli saranno premiati con strumenti e attrezzature musicali.

  • Organizzatori
  • padre Eraldo Cacchione SJ, referente per la FGE;
  • prof.ssa Anna Martini, responsabile organizzativa;
  • professor Mauro Luis Devin Campagnoli, docente di musica;
  • professor Nelson Nunez, docente di musica;
  • dottor Oscar Camporeale, referente fundraising;
  • professor Vincenzo Sibillo, direttore generale dell’Istituto Sociale di Torino.

Clicca qui per scaricare il regolamento del concorso

Guarda qui il video della serata finale della precedente edizione 2022:

Emergenza terremoto in Turchia e Siria, come aiutare.

Dopo il grave terremoto che nella notte tra il 5 e il 6 febbraio ha colpito la Siria e la Turchia, la situazione rimane drammatica: ospedali crollati o inagibili, mancanza di elettricità, collegamenti interrotti o molto difficoltosi.  

In Turchia sono state estratte dalle macerie più di 8mila persone.

Ad oggi, i morti sono più di 16.000.

Ad Aleppo, la comunità di tre gesuiti è fuggita dalla propria abitazione dopo il primo terremoto e si è unita agli altri residenti di Aleppo nel freddo gelido della notte. Molte case sono crollate. La gente si rifiuta di tornare nelle proprie abitazioni per paura di altre scosse. La Compagnia ha aperto le porte del nostro edificio di Aziziyé alle persone in cerca di un riparo. Il Jrs è alla guida della risposta dei gesuiti.

Il nostro invito è quello di donare attraverso la Fondazione MAGIS ong della Provincia Euro-Mediterranea dei Gesuiti:

Ecco i riferimenti:

  • BANCA ETICA – Via Parigi 17 – Roma
  • IBAN: IT61 E050 1803 2000 0001 1016 169
  • codice SWIFT (o BIC): ETICIT22XXX
  • c/c postale N. 909010 intestato a FONDAZIONE MAGIS
  • Causale: Emergenza terremoto in Turchia e Siria 
  • Sito web: www.fondazionemagis.org

Ci uniamo anche noi al messaggio del p. Generale Arturo Sosa che ha espresso profonda solidarietà alle famiglie e alle comunità colpite dai recenti terremoti in Siria e in Turchia con queste parole: “il nostro cuore è con coloro che hanno perso i loro cari, le loro case e le loro comunità. Preghiamo per una pronta e sicura guarigione di tutti coloro che sono stati feriti e per il conforto di coloro che sono stati colpiti da questa catastrofe”.

Il Gonzaga si veste di rosso per il Capodanno Cinese

Al Gonzaga Campus si sono da poco conclusi i festeggiamenti per il Capodanno Cinese tra parate, giochi, travestimenti e ottimo cibo tradizionale.

Come è noto, il Capodanno Cinese dura ben 16 giorni, periodo in cui la comunità cinese di tutto il mondo festeggia in un tripudio di colori, feste e danze tradizionali la fine dell’anno appena concluso e si prepara ad accogliere con gioia ed entusiasmo quello che verrà.

Il 2023 è l’anno del Coniglio d’acqua, quarto segno dello zodiaco cinese. Considerato come un animale tranquillo, gentile, elegante e fortunato, il coniglio possiede tutte quelle caratteristiche che lasciano presagire un anno di pace, serenità e prosperità. Incarna anche uno spiccato senso di responsabilità, da qui il monito per il nuovo anno a non essere pigri e a non procrastinare, ma ad agire perseguendo i propri obiettivi con pazienza e determinazione.

Anche quest’anno la nostra scuola non poteva non accogliere con grande gioia i festeggiamenti di questo avvenimento cercando di far comprendere ai nostri studenti la cultura cinese attraverso numerose attività. Alla Scuola dell’Infanzia è stato organizzato un incontro con alcune studentesse del nostro liceo che studiano la lingua cinese con lo scopo di insegnare ai più piccoli alcune parole in cinese e le tradizioni del Capodanno in Cina. I festeggiamenti hanno coinvolto anche le classi del Primary Years Programme dell’Isp che hanno preparato numerosi lavoretti, tra cui la realizzazione di ideogrammi, dragoni vermigli in cartapesta e le tradizionali lanterne cinesi. Lo scorso venerdì, ultimo giorno dei festeggiamenti per il Capodanno Cinese, i bambini dell’Infanzia e della Pre-school si sono poi riuniti nella palestra dell’Isp per la grande parata: tutti vestiti di rosso, colore tipico del Capodanno perché simboleggia la fortuna, si sono divertiti giocando e ballando insieme al ritmo di musiche tradizionali cinesi.

Infine, nel pomeriggio, i bambini e le bambine della Primary School hanno organizzato nel playground dell’Isp un vero e proprio banchetto! Riso alla cantonese, ravioli e tante altre bontà della cucina orientale per celebrare l’inizio di questo nuovo anno di prosperità.

Infanzia

Pre-school e Primary

I sentieri dell’educazione dopo il covid-19 – Incontro con Rossana Carmagnani

Martedì 14 febbraio, alle ore 17:30, presso il nostro auditorium, avremo la gioia di accogliere la Prof.ssa Rossana Carmagnani che ci presenterà la sua riflessione contenuta nel suo ultimo libro “Quattro passi ed un salto nell’ovvietà”. 

Rossana è una persona speciale per il Gonzaga anche per chi non l’ha conosciuta; già insegnante storica di filosofia dell’Istituto e poi psicopedagogista del Gonzaga e di tutta la rete delle scuole dei gesuiti, è una delle persone più esperte a livello mondiale di pedagogia ignaziana. 

Nel suo volume ci propone un viaggio, che chiama “quattro passi”, in cui ci regala una sintesi del suo percorso di vita. Con uno sguardo sapienziale scandaglia quello che sembra ovvio nell’esistenza per rivelarne tutta la ricchezza inedita. 

Questo suo viaggio si incrocia con l’evento della pandemia e rende questa riflessione ancora più attuale perché essa finisce per fluire nella medesima direzione dello scoprire cosa rimane di essenziale quando si tolgono tutti gli orpelli personali e collettivi.

“E’ nell’evento che giunge inatteso con il suo carico di dolori e gioie che si rinnova la possibilità di guardare ad occhio nudo … le cose così come sono”. 

Così fare quattro passi permette di “respirare profondamente lungo il sentiero dei significati, soffermandosi a cogliere ogni possibile particolare del percorso e lasciandosi interpellare da tutte le luci e da tutte le ombre… senza la pretesa di vedere tutto, ma con l’umiltà di custodire alcuni pochi frammenti di verità”.

Questa riflessione esistenziale ha sempre in modo esplicito o implicito una profonda portata pedagogica e magistralmente finisce per tracciare dei nuovi “sentieri dell’educazione dopo il Covid“. Ed è anche con questo intento che pensiamo sia bene proporre questo incontro come formazione per i docenti e per le famiglie ma anche con una partecipazione di ragazzi che dialogheranno con Rossana e con noi su quello che ci fa veramente uomini e su quello che ci attende.

Eccellenze siciliane del nuoto tra i banchi del Gonzaga Campus: Greta Ginestra premiata dall’assessore allo sport

Greta è una studentessa del secondo anno del Liceo Scientifico del nostro istituto, ha 14 anni ed una passione smisurata per il nuoto che, alla sua giovane età, le ha già regalato grandi soddisfazioni.

Lo scorso dicembre è stata premiata, insieme ad altri atleti, dall’assessore allo sport Sabrina Figuccia, nella Sala delle Lapidi del Palazzo Pretorio, grazie alla vittoria ottenuta in una competizione nazionale tenuta a Piombino (LI) contro altre regioni, nelle discipline di nuoto di fondo e acque libere.

Abbiamo chiesto a Greta Ginestra di raccontarci l’esperienza non solo della sua vittoria e della sua premiazione, ma anche di come la sua passione e il suo talento sono cresciuti nel tempo.

‘‘Mia madre ha trasmesso la passione per il nuoto sia a me che a mio fratello più piccolo ed io ho iniziato a nuotare a tre anni. All’inizio, in realtà, il mio impegno non era costante e ad un certo punto ho abbandonato il nuoto per provare altri sport e discipline come la danza. Con il tempo mi sono resa conto di amare il nuoto, sono ritornata sui miei passi e ho iniziato a praticarlo a livello agonistico’’.

Dopo una fase di allenamento e perfezionamento presso la Palermo Nuoto, i primi risultati non hanno tardato ad arrivare:

‘‘Nel 2020, a undici anni, quando sono entrata nella Palermo Nuoto, ho iniziato a vincere le mie prime gare: a Messina, a Capo Gallo e a Donnalucata. Per riuscire a dare sempre il massimo mi alleno tutti i giorni della settimana tranne la domenica: due ore al giorno di esercizio in acqua e un’ora e mezza di palestra il martedì e il venerdì. Cerco sempre di fare tutto e non trascuro mai lo studio. Mi capita spesso di studiare anche la sera, dopo gli allenamenti, ormai sono abituata.’’

Il duro allenamento, si sa, ripaga sempre. E infatti la nostra Greta ha avuto l’occasione di mettersi in gioco e di vedersi riconosciuto il suo impegno costante grazie a una gara nazionale tenutasi presso il comune di Piombino la scorsa estate, con premiazione avvenuta a dicembre scorso:

‘‘La gara che si è tenuta in Toscana prevedeva la selezione di circa sedici atleti per regione che avrebbero partecipato da squadra attraverso un sistema a punti: se i membri di una stessa squadra riuscivano a posizionarsi fra i primi dodici, i loro punti si accumulavano e poi si passava alla classifica. È stato sicuramente un grande onore per me essere selezionata a far parte di questa squadra che alla fine ha vinto. Lo scorso mese, poi, io e gli altri atleti abbiamo anche ricevuto il premio dall’assessore comunale allo Sport, Turismo e Politiche giovanili Sabrina Figuccia’’.

Non poteva mancare la classica domanda sul futuro della nostra giovane atleta, che assume di avere anche altre ambizioni nella vita e che desidera perseguire:

‘‘Continuerò a coltivare la mia passione per il nuoto finché mi sarà possibile. Ma sogno anche di diventare un medico. Per fortuna c’è ancora molto tempo per dedicarmi alla mia passione senza avere troppe pressioni e questo mi rende felice’’.

Il Gonzaga Campus porge a Greta i suoi più sinceri auguri per ciò che ora è e per quanto domani saprà essere. Buona fortuna!

Il procuratore De Lucia incontra i giovani del Gonzaga: “La formazione di voi giovani deve andare oltre le news”

La formazione dei giovani, per una buona capacità di riflessione, profonda e critica, sui fatti deve andare ben oltre il vortice mediatico delle diverse news. E’ questo il pensiero forte che ha spinto oggi il procuratore capo di Palermo Maurizio De Lucia ad avere un incontro con i giovani del Gonzaga Campus. Tante sono state le domande rivolte al procuratore sulla cattura del capo di cosa nostra ma anche sui temi legati alla legalità e alla giustizia.

“E’ importante quello che sta vivendo la città di Palermo – ha detto il direttore generale p. Vitangelo Denora s.j. -. Si parla spesso di giovani ma non si parla ai giovani e con i giovani. I giovani devono diventare protagonisti nella lotta alla mafia. Il nostro desiderio è quello che si punti sempre non su letture superficiali ma su interpretazioni e riflessioni significative per la crescita di questi nostri ragazzi e ragazze. Ben trent’anni fa, il 2 giugno del 1982, in questa scuola i giovani del Gonzaga incontrarono, dopo una loro lettera, il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Oggi, con il procuratore De Lucia, proseguiamo sulla scia anche di quell’incontro”.

La formazione di voi giovani deve andare oltre le news – ha detto il procuratore De Lucia nel suo saluto iniziale -. Occorre sempre, prima di ogni cosa, fare una riflessione tra cose che accadano e come queste vengono raccontate. La mafia va racconta tenendo presente la sua enorme complessità come sistema criminale che dobbiamo fronteggiare”.  

“Come ci si sente ad essere il procuratore che ha seguito l’operazione di arresto di Matteo Messina Denaro?  – chiede uno studente – Cosa ha provato e cosa sta provando in questi giorni?”. “Il nostro è un mestiere con il quale si ha che fare con il male – ha detto il procuratore De Lucia -. Il 16 gennaio è stato un bel giorno perchè si è raggiunto un risultato dopo un lavoro lungo e molto complicato. Adesso bisogna avere sempre i piedi per terra per continuare ad andare avanti nella lotta al crimine organizzato”.

“C’è una differenza tra il mondo in cui succedono le cose e quelle che si ipotizzano che potrebbero succedere – continua il procuratore -. Siamo uno strano Paese. Dopo pochi minuti dall’annuncio dell’arresto, sono iniziati i mormorii che lasciano il tempo che trovano. Occorrerebbe fare una riflessione su come funzionano i media. Spesso sono state messe in piazza informazioni che non servivano. E’ facile, oggi, vendere una pillola di notizie – di uso e consumo immediato – rispetto ad una serio approfondimento giornalistico”.

“Dietro Denaro c’era un mondo che lo copriva – ha chiesto un altro giovane -. Quanta responsabilità ha questo micro-cosmo che ha avallato questa latitanza?” “Siamo davanti a tutto un mondo di soggetti – che sono stati intorno a questo latitante. Si tratta di persone che sperano di ottenere benefici dai mafiosi – ha continuato il procuratore -. Oggi, però, il fenomeno mafioso non è forte come ai tempi di Dalla Chiesa. Oggi pensiamo di avere gli strumenti per fronteggiare tutto questo pezzo di società civile che offre servizi alla mafia diventandone compiacente e illudendosi di potere ottenere favori”.


“Le notizie che stiamo sentendo in questi giorni stanno concentrando l’attenzione della società civile su alcuni particolari – chiede uno studente -, che ritentiamo stiano deviando l’attenzione dal tema centrale. In che modo i mass-media possono aiutare la società a rileggere questo evento e la portata rivoluzionaria che esso comporta?”

Non tutti i media fanno lo stesso lavoro e non tutti lo fanno in maniera corretta – continua -. Noi seguiamo i fatti che sono frutto di indagini molto accurate. E’ assurdo che alcuni continuino a concentrarsi su particolari irrilevanti“.


I giovani, infine hanno chiesto se la Sicilia è pronta per un cambiamento radicale e quanto ci sia ancora da fare.

La Sicilia è pronta per un forte cambiamento culturale e radicale – prosegue -. E’ un Isola che ha una storia piena di cultura e di bellezza che i giovani devono custodire. Voi giovani avete il compito di cercare e di costruire il bene. Il cittadino deve essere uno che deve sapere anche dire di no. Il cittadino è chi non cerca il favore, ma il diritto, chi ha il dovere di pretendere un diritto. Non deve fare l’amico, è sul concetto di cittadinanza che si costruiscono le grandi nazioni, la società siciliana deve ragionare proprio su questo, costruire il meglio per la sua possibilità di sviluppo”.

Il ruolo del procuratore è proprio una funzione di servizio – conclude il procuratore – e, chiunque sia destinato a svolgere ruoli di potere, deve farlo avendo la consapevolezza di servire, non di detenere il potere. La vostra scuola, come altre, è realmente ispirata dallo spirito di servizio, quindi bisogna continuare su questa strada”.


“Vivere in Sicilia è difficile, una terra che fa fatica a cambiare e soprattutto a reagire davanti a questa piovra che si rigenera sempre denominata Mafia. Sembra scorrere tra le nostre vene l’omertà, la rassegnazione o peggio ancora l’indifferenza – ha sottolineato, infine Maria Elena Poderati, vice direttore ed ex alunna del Gonzaga Campus -. Tutto ciò è inaccettabile! Il nostro desiderio più grande è rendere consapevoli i giovani di quello che è stato per dare loro gli strumenti per combattere e riconoscere questo sistema parallelo che ha generato in questi anni solo del male. Il nostro desiderio è quello di rendere i giovani i protagonisti attivi del cambiamento a supporto di tutte le persone che lottano per questa terra! La vita deve essere piena e attiva, non si deve rimanere chiusi tra le paure e ancor peggio nell’indifferenza. Con coraggio e fiducia in Dio il cambiamento è possibile!”

Ufficio Stampa Gonzaga Campus