Claudiu, Giovanni, Pasquale e Luigi. I nuovi arrivi nella Comunità dei Gesuiti

[English version below]

Quest’anno la comunità dei gesuiti si arricchisce di quattro nuove persone che hanno iniziato la loro missione al Gonzaga Campus: P. Miklós Claudiu Ionel SJ, Pasquale Landolfi SJ, Giovanni Barbone SJ, Luigi Vitale. Li abbiamo intervistati chiedendo loro di raccontarci chi sono, qual è la loro esperienza e di cosa si occuperanno al Gonzaga.

Padre Claudiu Ionel Miklòs S.J.

Sono nato a Hunedoara, in Romania. Il mio ingresso nella Compagnia di Gesù è avvenuto nella città di Coluj. Dopo aver terminato gli studi in filosofia presso l’Heythrop College dell’Università di Londra, ho lavorato come diacono nel Centro Spirituale di Coluj dicandomi agli esercizi spirituali e alla pastorale giovanile. Ho fondato il gruppo “Mountain Spirituality”, che ancora oggi esiste e continua l’attività di sensibilizzazione verso la natura e la spiritualità. Nel 2008 sono stato ordinato sacerdote ad Alba Julia dal vescovo ungherese Jakubinyi György. In questo periodo ho continuato a lavorare nel Collegio San Francisco Javier y de la Merced di Burgos, dove sono stato coinvolto anche nel lavoro con i migranti presso l’Asociacion ONG Atalaya e la Chiesa dei Gesuiti di La Merced. Inoltre, ho costituito un gruppo di servizio sociale, chiamato “Missione di Pasqua” che opera nelle zone povere della Romania. Ho terminato il mio terz’anno nelle Filippine, nell’Ateneo di Manila. In questi anni mi sono occupato della pastorale giovanile e della promozione delle vocazioni giovanili nel territorio della Romania, costituendo gruppi di preghiera come EVO, Pietre Vive, Preghiera quotidiana online e I Ritiri Contemplativi di Jálics Ferenc. Inoltre, ho continuato a collaborare con la Chiesa cattolica ungherese e con gli ordini religiosi di lingua ungherese. Al Gonzaga campus mi occuperò di coordinare le tante e belle opportunità della Pastorale del campus.

Pasquale Landolfi S.J.

Sono nato a Napoli, una terra per cui ho sempre nutrito il duplice sentimento di amore e odio. In città ho scoperto fin da giovanissimo l’esperienza lavorativa. Questo importante apprendistato mi ha permesso di entrare in relazione con donne e uomini d’ogni genere e con le loro fatiche quotidiane. Dopo aver conseguito la maturità classica, ho deciso di iscrivermi alla facoltà di Lettere dell’Università Federico Secondo. La letteratura, in particolare la poetica del Petrarca, è stata sin dalla prima adolescenza il mezzo con cui ho provato a leggere l’esistenza e a costituirmi come uomo. Durante gli anni universitari ho riscoperto la fede, che mi porta quotidianamente a confrontarmi con la vita di Cristo attraverso le lenti della spiritualità ignaziana. La gratitudine che provo nel sentirmi amato da Dio mi ha condotto alla Compagnia di Gesù, e ad entrare nel Noviziato di Genova nel 2019, per poi a professare i voti come fratello gesuita due anni dopo. Seguono due anni di studio di filosofia presso la Pontificia Università Gregoriana. In questi due anni mi sono dedicato anche al lavoro con i giovani, specialmente in ambito sportivo, e a collaborare con la cappellania del carcere di Rebibbia. Al Gonzaga Campus mi occupo dell’insegnamento della religione e dell’affiancamento in discipline sportive ai licei e delle attività della Polisportiva.

Giovanni Barbone S.J.

Sono nato a Trieste, e come qualsiasi mio concittadino nutro un profondo senso di appartenenza verso la mia terra. Infatti, quella sua “scontrosa grazia” e il suo essere proiettata sul mare mi hanno sempre spinto, quasi spontaneamente, a mettermi in viaggio e a confrontarmi con culture molto differenti tra loro. Dopo un frenetico girovagare, mi sono laureato presso il Politecnico di Torino in Ingegneria Energetica e Nucleare. Dopo aver lavorato a Parigi, ho scelto di abbandonare la ricerca scientifica per approfondire la chiamata alla vita religiosa. Nel settembre 2018 ho scelto di entrare nella Compagnia di Gesù, dove dopo due anni, emetto i miei primi voti. Successivamente, ho studiato per due anni filosofia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma e ho iniziato a lavorare nella pastorale universitaria della Cappellania dell’Università di Malta. Sono arrivato a Palermo quest’anno e mi è stato affidato l’insegnamento di matematica e di World Religions alla Middle School dell’International School Palermo.

Luigi Vitale

Sono Luigi Vitale, sono nato a Polla e sono l’ultimo di tre figli. Risiedo a Petina, in provincia di Salerno, dove ho frequentato le scuole e poi ho conseguito il diploma presso l’istituto professionale E. Corbino di Contursi Terme. A Petina ho vissuto l’ambiente parrocchiale già a partire dalla tenera età e con il tempo sono diventato una parte attiva della comunità. Nel 2019 ho avuto modo di vivere un’esperienza all’estero di dodici mesi con l’UNITALSI, attraverso un progetto di Servizio Civile Universale nella città di Lourdes e il suo Santuario Notre Dame. Nel 2020 in accordo con il vescovo diocesano ho iniziato il percorso di formazione umana e spirituale. Il mio percorso è iniziato presso il Seminario Giovanni Paolo II di Pontecagnano ed è proseguito presso il Seminario Campano Interregionale di Posillipo. In seguito a questa esperienza formativa, sono stato inviato qui al Gonzaga Campus con l’opportunità di insegnamento della Religione presso la primaria e la prima media, e di inserimento nelle attività pastorali del Gonzaga Campus.

A tutti loro diamo il benvenuto nella nostra comunità e li ringraziamo per averci raccontato i loro percorsi di vita e le loro esperienze. Buon lavoro!

[English version]

This year the Jesuit community is enriched by four new persons who have begun their mission at Gonzaga Campus: Fr. Miklós Claudiu Ionel SJ, Pasquale Landolfi SJ, Giovanni Barbone SJ, and Luigi Vitale. We interviewed them and asked them to tell us who they are, what their experience is, and what they will be doing at Gonzaga.

Father Claudiu Ionel Miklòs S.J.

I was born in Hunedoara, Romania. I joined the Society of Jesus in the city of Cluj. After finishing my studies in philosophy at Heythrop College of the University of London, I worked as a deacon in the Spiritual Center of Coluj giving spiritual exercises and youth ministry. I founded the group of Mountain Spirituality, which continues nowadays and has a good impact on sensibility to nature and spirituality. In 2008 I was ordained a priest in Alba Julia by Hungarian Bishop Jakubinyi György. Furthermore, I continued to work at the San Francisco Javier y de la Merced College in Burgos, where I was also implicated in work with migrants at the Asociacion ONG Atalaya and the Jesuit Church of La Merced. In addition, I founded a social service group called Mission during Easter that works in poor areas of Romania. I finished my tertianship in Philippines, in the Athenaeum of Manila. During these years I have been involved in youth ministry and the promotion of youth vocations in the territory of Romania, opening prayer groups such as EVO, Living Stones, Daily Prayer Online and The Contemplative Retreats of Jálics Ferenc. In addition, I continued to collaborate with the Hungarian Catholic Church and Hungarian-speaking religious orders. At the Gonzaga campus I will be responsible for coordinating the many pastoral activities.

Pasquale Landolfi S.J.

I was born in Naples, a land for which I have always harbored the dual feelings of love and hate. Since I was young in the city, I discovered work experience. After graduating from high school, I decided to enroll in the Faculty of Letters at Federico Secondo University. Literature, particularly the poetics of Petrarch, has been since early adolescence the means by which I have tried to read existence and constitute myself as a man. During my university years I rediscovered faith, which leads me daily to confront the life of Christ through the lens of Ignatian spirituality. The gratitude I feel in feeling loved by God led me to the Society of Jesus, and to enter the Novitiate in Genoa in 2019, and then to profess vows as a Jesuit brother two years later. This was followed by two years of studying philosophy at the Pontifical Gregorian University. During these two years I also dedicated myself to working with young people, especially in the sporting field, and to collaborating with the Rebibbia Prison chaplaincy. At Gonzaga Campus I am involved in teaching religion and coaching in sports disciplines at the high schools and the activities of the Polisportiva.

Giovanni Barbone S.J.

I was born in Trieste, and like any of my fellow citizens I have a deep sense of belonging to my homeland. Indeed, that “surly grace” of it and its being oriented toward the sea have always encouraged me, almost spontaneously, to set out on the road and confront very different cultures. After a frantic wandering, I graduated from the Polytechnic University of Turin in Energy and Nuclear Engineering. After working in Paris, I chose to leave scientific research to follow the call to religious life. In September 2018, I joined the Society of Jesus, where after two years, I made my first vows. Afterwards, I studied philosophy for two years at the Pontifical Gregorian University in Rome and began working in university pastoral work at the University of Malta Chaplaincy. I arrived in Palermo this year and was assigned to teach mathematics and World Religions at the Middle School of the International School Palermo.

Luigi Vitale

I am Luigi Vitale, I was born in Polla and I’m the last of three children. I reside in Petina, in the province of Salerno, where I attended school and then graduated from the E. Corbino professional institute in Contursi Terme. In Petina I experienced the parochial environment from an early age, and over time I became an active part of the community. In 2019 In 2019, I spent a 12-month experience abroad with UNITALSI through a Universal Civil Service project in the city of Lourdes and its Notre Dame Shrine. In 2020 in agreement with the diocesan bishop I began the path of human and spiritual formation. My journey began at the John Paul II Seminary in Pontecagnano and continued at the Campano Interregional Seminary in Posillipo. Following this formative experience, I was sent here to the Gonzaga Campus with the opportunity to teach Religion at the primary and sixth grade levels, and to be included in the pastoral activities of the Gonzaga Campus.

We welcome them all to our community and thank them for telling us about their life paths and experiences and wish them all well.

Polisportiva Gonzaga: corsi 23/24. Al via iscrizioni e lezioni di prova gratuita

All’interno del Gonzaga Campus, lo sport occupa un ruolo fondamentale sia nelle attività curriculari sia nella proposta extracurriculare. Lo sport è una “guida educativa” nella formazione e nello sviluppo fisico ed emotivo dei bambini e dei ragazzi.  Fare sport significa mettersi alla prova per superare i propri limiti e realizzare i propri sogni. Fare sport significa condivisione e socializzazione sana: insegna a raggiungere obiettivi comuni sentendosi parte di un gruppo, in cui ciascuno ha un suo ruolo indispensabile.
Secondo tali valori la Polisportiva Gonzaga è parte integrante della proposta educativa del Gonzaga Campus e opera in continuità con l’attività scolastica.

La Polisportiva Gonzaga riprende le sue attività per l’anno sportivo 2023/2024.

Anche per quest’anno la programmazione delle attività sportive pomeridiane è ricca e varia e adatta alle diverse età ed attitudini.
Dal 02 Ottobre ripartono a pieno ritmo i corsi 23/24 per ragazzi e ragazze dai 4 ai 18 anni, interni ed esterni al campus: calcio, basket, tennis, pallavolo, ju jitsu. Da quest’anno si aggiungono i corsi di ginnastica artistica e pattinaggio artistico per ragazzi e ragazze.
Sono in preparazione anche alcuni corsi sportivi aperti ad adulti di cui verrà data comunicazione al più presto.

E’ già possibile contattare la segreteria sportiva per richiedere informazioni su tutti i corsi sportivi e/o per prenotare una settimana di prova gratuita.

Le prove sono già iniziate con i seguenti orari provvisori:

  • Basket: dalle 16:00
  • Calcio: dalle 15:00
  • Tennis: dalle 16:00
  • Pallavolo: dalle 17:30 
  • Ju Jitsu: dalle 15:15
  • Pattinaggio artistico: dalle 16:15 
  • Ginnastica artistica: dalle 15:15

Per info, prenotazioni e iscrizioni è possibile:

  • rivolgersi alla segreteria sportiva recandosi presso gli uffici ubicati in prossimità della portineria centrale S. Giuseppe (Via Piersanti Mattarella 40) dal lunedì al venerdì, dalle 09:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00;
  • contattare i seguenti numeri di telefoni: +39 3911797056 0916252036, dal lunedì al venerdì, dalle 09:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00;
  • inviare un messaggio WhatsApp al numero: +39 3911797056
  • inviare una mail a segreteria@gonzagapolisportiva.it 

I nostri educatori, i tecnici, gli istruttori e allenatori vi aspettano in campo (sia all’aperto che nella nuova palestra) per una prova o per proseguire le attività dello scorso anno!

 

Lettera di inizio anno del Direttore Generale

Carissime e carissimi,
buon inizio anno a tutti!

In questa circolare darò alcune comunicazioni anche pratiche, ma voglio farle precedere da qualche pensiero che mi abita all’inizio di questo anno pieno di tante sfide.

Prendo in prestito le immagini e le espressioni di Papa Francesco, quelle contenute nel suo discorso rivolto ai giovani universitari a Lisbona nell’ambito della Giornata Mondiale della Gioventù; mi piace condividerle citandole e commentandole con voi.

Parto da queste parole di Papa Francesco che vogliono essere il mio augurio per l’anno che ci apprestiamo a vivere “Amici, permettetemi di dirvi: cercate e rischiate, cercate e rischiate. In questo frangente storico le sfide sono enormi, gemiti dolorosi. Stiamo vedendo una terza guerra mondiale a pezzi. Ma abbracciamo il rischio di pensare che non siamo in un’agonia, bensì in un parto; non alla fine, ma all’inizio di un grande spettacolo. Ci vuole coraggio per pensare questo. Siate dunque protagonisti di una “nuova coreografia” che metta al centro la persona umana, siate coreografi della danza della vita”.

Viviamo un tempo in cui delle grandi domande attraversano il nostro mondo, bussano alla nostra porta e siamo invitati tutti, piccoli e grandi, studenti, docenti, collaboratori, famiglie ad affrontarle e a non lascarle da parte o fuori dalla scuola anche quando sono esigenti, ponendoci in un atteggiamento di umile ricerca intellettuale ma anche esistenziale e spirituale, proprio come il nostro Gonzaga desidera proporre con il suo progetto educativo di formazione integrale.

Attraverso la scuola: lo studio e le tante esperienze formative, cerchiamo il senso, la felicità, un mondo diverso “da pellegrini” ci suggerisce Papa Francesco sulla scia di Sant’Ignazio.

All’inizio dell’anno è bello immaginarsi “pellegrini”. Il Papa dice “è una parola bella. Letteralmente vuol dire lasciare da parte la routine abituale e mettersi in cammino, muovendosi «oltre i propri confini», cioè fuori dalla propria zona di comfort verso un orizzonte di senso. Nel termine “pellegrino” vediamo rispecchiata la condizione umana, perché ognuno è chiamato a confrontarsi con grandi domande che non hanno risposta, una risposta semplicistica o immediata, ma invitano a compiere un viaggio, a superare sé stessi, ad andare oltre”

All’inizio dell’anno prepariamoci dunque alla fatica della ricerca che la scuola propone senza scorciatoie troppo veloci. “Diffidiamo delle formule prefabbricate; diffidiamo delle risposte che sembrano a portata di mano, di quelle risposte sfilate dalla manica come carte da gioco truccate; diffidiamo di quelle proposte che sembrano dare tutto senza chiedere nulla. Diffidiamo!

Specialmente in questo tempo avvertiamo dentro di noi una inquietudine a pensare al futuro. Papa Francesco ha parlato in altri incontri di questa insoddisfazione e di questa inquietudine come di un virus che caratterizza le scuole dei gesuiti. A Lisbona ha ribadito “non dobbiamo aver paura di sentirci inquieti. Essere insoddisfatti, in questo senso e nella giusta misura, è un buon antidoto contro la presunzione di autosufficienza e contro il narcisismo. Siamo in cammino verso. Siamo chiamati a qualcosa di più, a un decollo senza il quale non c’è volo. Non allarmiamoci allora se ci troviamo interiormente assetati, inquieti, incompiuti, desiderosi di senso e di futuro.
Non siamo malati, siamo vivi! Preoccupiamoci piuttosto quando siamo disposti a sostituire la strada da fare col fare sosta in qualsiasi punto di ristoro, purché ci dia l’illusione della comodità; quando sostituiamo i volti con gli schermi, il reale con il virtuale; quando, al posto delle domande che lacerano, preferiamo le risposte facili che anestetizzano. Le risposte facili anestetizzano”.

La scuola tutta deve avere questo virus dell’inquietudine perché essa “non esiste per preservarsi come istituzione, ma per rispondere con coraggio alle sfide del presente e del futuro. L’autopreservazione è una tentazione, è un riflesso condizionato della paura, che fa guardare all’esistenza in modo distorto. Se i semi preservassero sé stessi, sprecherebbero completamente la loro potenza generativa e ci condannerebbero alla fame; se gli inverni preservassero sé stessi, non ci sarebbe la meraviglia della primavera. Abbiate perciò il coraggio di sostituire le paure coi sogni. Sostituite le paure coi sogni: non siate amministratori di paure, ma imprenditori di sogni!”

All’inizio di quest’anno confessiamo pure a noi stessi le nostre paure, ma facciamo vincere i nostri sogni. Parafrasando Papa Francesco: voi, cara comunità e soprattutto voi, cari studenti, pellegrini del sapere, cosa volete vedere realizzato quest’anno e nel futuro a Palermo e nel mondo? Quali cambiamenti, quali trasformazioni? E in che modo una scuola come la nostra può contribuirvi? 

L’educazione non può essere chiusa e fine a sé stessa, essa è servizio!
“Sarebbe uno spreco pensare a una scuola impegnata a formare le nuove generazioni solo per perpetuare l’attuale sistema diseguale ed ingiusto del mondo. Se la conoscenza non viene accolta come responsabilità, diventa sterile. Se chi ha ricevuto un’istruzione… non si sforza di restituire ciò di cui ha beneficiato, non ha capito fino in fondo cosa gli è stato offerto. …Il titolo di studio non deve infatti essere visto solo come una licenza per costruire il benessere personale, ma come un mandato per dedicarsi a una società più giusta, una società più inclusiva, cioè più progredita”. 

Così iniziamo quest’anno con la consapevolezza di una sfida grande alla scuola e all’educazione della necessità di una visione grande che ci mette in gioco con passione e responsabilità. 

Dovevamo chiudere il nostro anno scolastico con l’udienza a Roma nella quale ci volevamo impegnare con Papa Francesco per un patto educativo globale: un patto per occuparci insieme attraverso l’educazione delle ferite e delle sfide del nostro mondo.

Il Patto Educativo Globale è in effetti uno dei modi più efficaci in cui papa Francesco lancia la sfida di una visione alta di educazione e di scuola per rendere la vita autentica e felice e per rendere il mondo giusto. Francesco dice “vi invito a studiare il Patto educativo globale e ad appassionarvene”.  Lo faremo in diversi modi attraverso questo anno, proprio per sostituire i sogni alle paure e per danzare insieme la vita.

Passo ora alle comunicazioni pratiche per l’inizio dell’anno:

  1. troverete al vostro ritorno a scuola la nuova palestra che ci consentirà di utilizzarla per le attività scolastiche e per lo sport: educare attraverso lo sport è uno dei bei sogni del nostro campus che diviene sempre più realtà attraverso l’arricchimento dell’offerta formativa sportiva e attraverso il rapporto fecondo tra la scuola e la polisportiva;
  2. la fine del cantiere rende possibile liberare uno spazio parcheggio adeguato alla policy che ci eravamo dati in tempo di pandemia: il parcheggio di via Piersanti Mattarella 42 è dedicato alle famiglie dei bambini dell’infanzia e della Per School, a alle famiglie dei primi due anni della primaria e di grade 1- 2 3 della Primary School. Le altre famiglie potranno lasciare i figli prima della sbarra della portineria centrale san Giuseppe, i quali raggiungeranno autonomamente le loro classi. E’ vietato entrare all’interno del campus con la macchina, oltre la barriera della portineria San Giuseppe, ad eccezione di tutto il personale del campus, l’unico autorizzato ad usufruire del parcheggio nei luoghi dei viali interni indicati. La nostra scuola infatti vuole caratterizzarsi per una valorizzazione degli spazi verdi anche a fine didattico. La presenza delle macchine lo scorso anno ha inibito parecchie delle attività all’aperto importanti per la nostra scuola e per la sua missione.
  3. Avanzano i lavori della Casina Whitaker ma non sono ancora terminati come facilmente immaginabile. Quanto prima sarà completato il corridoio di passaggio tra l’International School e il plesso della scuola italiana e speriamo che la più grande parte dei lavori possa essere conclusa intorno al mese di dicembre. Gli uffici rimarranno per ora nella stessa posizione dell’anno scorso.
  4. Al piano terzo sono stati realizzati nuovi laboratori: ampliamento dei laboratori di chimica e fisica, un nuovo laboratorio di informatica, il laboratorio STEAM, l’aula di disegno artistico. Anche se gli arredi arriveranno solo nel mese di ottobre abbiamo voluto sottolineare il senso laboratoriale della nostra didattica sia della scuola internazionale che di quella italiana. Apprendere in modo laboratoriale accresce la motivazione e sviluppa la competenza personale degli studenti. Avere più laboratori arricchirà la didattica e permetterà a tutti gli studenti di frequentare i laboratori secondo i loro specifici piani di studio.
  5. Veniamo alle novità importanti che riguardano la comunità dei Gesuiti. Cominciamo dai saluti e ringraziamenti. Un grande grazie a nome di tutti va a Daniele Volpetti SJ chiamato ad andare a Roma per studi speciali. La sua destinazione certamente lascerà un vuoto nel cuore di tanti ragazzi e tanti di noi, ma la vita di un Gesuita è sempre chiamata a nuove sfide.
    Anche Marco Garbari SJ, che aveva lavorato soprattutto alla scuola primaria, è stato chiamato ad una missione delicata e importante in Santo Domingo a favore dei più poveri.
    Accogliamo invece i nuovi arrivi.
    • P. Claudiu Miklos SJ, che viene dalla Romania, ed ha una grande esperienza nel lavoro con i giovani universitari, ma anche nella scuola. Sarà lui il responsabile della pastorale del Gonzaga Campus
    • A lui si affianca Giovanni Barbone SJ, che già si è fatto apprezzare negli ultimi mesi dello scorso anno e che starà con noi ancora un paio di anni per il suo magistero; siamo contenti di questo servizio che sarà diretto in particolare alla scuola internazionale
    • Arriva tra noi anche Pasquale Landolfi, un giovane fratello gesuita che lavorerà al liceo e nella dimensione sportiva del campus. Si tratta di confratelli pieni di tanti talenti che sapranno arricchire la nostra comunità ed il servizio ai nostri bambini e ragazzi.
    • Ai gesuiti si aggiunge un giovane seminarista, Luigi Vitale, che continua una tradizione di collaborazione con il nostro seminario interdiocesano di Napoli. Egli sarà con noi un anno e si occuperà soprattutto dei bambini della primaria e dei ragazzi della prima media.

Un’altra bella notizia è l’apertura all’interno del nostro campus di una piccola comunità di suore africane appartenente alla Congregazione delle Evangelizing Sisters of Mary, la congregazione che abbiamo conosciuto ed apprezzato in Kenya. Ci daranno una mano a tenere sempre aperti la mente ed il cuore al mondo. Saranno impegnate nella pastorale e nell’insegnamento in particolare alla scuola internazionale e nella Scuola per Migranti che realizziamo al Gonzaga in collaborazione con il Centro Astalli. Ci raggiungerà in questo mese, visti permettendo, sister Hellen Tabea, mentre un’altra consorella si aggiungerà nel mese di marzo.

Ci sarà solo qualche piccola variazione nel corpo docente. Dobbiamo infatti registrare che diversi docenti, pur avendo avuto proposte per l’impiego nello Stato, hanno rinunciato per rimanere ad insegnare a Gonzaga. Si tratta di scelte coraggiose fatte in silenzio e lontano dei riflettori ma che sono per la comunità del Gonzaga un dono molto bello ed importante. Grazie a tutti coloro che ci danno testimonianza di un senso di missione e di servizio che è più forte di considerazioni solo pragmatiche del ruolo di insegnante. Queste testimonianze portano qualità e profondità alla nostra scuola. Grazie di cuore.

Qualche movimento in più si registra abitualmente all’International School, è un po’ fisiologico per il tipo di programma educativo. Quest’anno la Principal, Vicky Tarolla, riprende in pieno il suo ruolo di coordinamento dopo la maternità e sarà il riferimento primo per tutte le famiglie dell’ISP. Sarà per quest’anno anche riferimento per il coordinamento della Primary School; infatti, la coordinatrice di programma Emma Wagland prenderà un tempo sabatico motivato da ragioni personali. La ringraziamo per tutta la passione e l’entusiasmo che ha messo nel suo incarico l’anno scorso e la aspettiamo già per l’anno prossimo.

Da quest’anno, Rita Burrafato, lascerà l’insegnamento in classe per dedicarsi al coordinamento della Scuola Primaria che, con il tempo pieno, cresce sempre di più e richiede tante energie. A lei abbiamo chiesto anche di supportare p. Carlo Russo SJ nell’importante servizio dell’animazione pastorale della Primaria. 

Un grande grazie va anche al prof. Castelli e al prof. Pulvirenti per il prezioso servizio di vicepresidi del liceo compiuto l’anno scorso. La cura dei ragazzi che è stata anche nel ruolo di vicepresidi la loro principale attenzione, spinge entrambi oggi a desiderare di dare la priorità alla relazione didattica ed educativa. Assumerà il ruolo di vicepreside dei licei il prof. Rosario Calabrese, che insegnerà filosofia al liceo, dopo aver dato tanto della sua competenza ed umanità ai ragazzi delle medie. Grazie ad Alessandro e Giuseppe e buon lavoro a Rosario.

Già vi ho in parte detto del nuovo fermento con cui si stanno preparando le proposte sportive per quest’anno scolastico. La bella palestra costituirà un ulteriore passo nel cammino, ma soprattutto è la formazione degli allenatori ed il loro essere punto di riferimento educativo per i ragazzi che arricchirà la vita del Campus.

Infine anche quest’anno avremo la presenza di tanti ragazzi del servizio civile, una cinquantina di giovani che con i loro studi ed i loro talenti si metteranno in gioco con bambini e ragazzi e permetteranno di realizzare attività stimolanti ed arricchenti per il bene dei nostri studenti. Ieri hanno già cominciato il loro anno di servizio. A tutti loro auguriamo un buon inizio e un benvenuto nella nostra comunità. Auguriamo anche di portare qui con loro i desideri ed i sogni più belli.

In questi giorni state ricevendo o riceverete le comunicazioni dei vari coordinatori didattici con le indicazioni sull’avvio dell’anno scolastico per ogni settore.

A tutti voi, piccoli e grandi, docenti non docenti e collaboratori, genitori, volontari e allenatori …giunga il mio augurio più sincero di buon anno scolastico.
In attesa di incontrarvi personalmente… caro saluto.

Vitangelo Carlo Maria Denora SJ
Direttore Generale