Primary: Lavagna dei Diritti

In Grade 4 gli studenti, hanno utilizzato le loro abilità di ricerca per scoprire cos’è la Giornata dei Bambini e perché viene celebrata. Gli studenti hanno quindi scelto un articolo dalla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia che era di loro interesse e hanno lavorato in maniera collaborativa per creare poster col fine di insegnare anche agli altri al riguardo.

 

In Grade 4 gli studenti, hanno utilizzato le loro abilità di ricerca per scoprire cos’è la Giornata dei Bambini e perché viene celebrata. Gli studenti hanno quindi scelto un articolo dalla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia che era di loro interesse e hanno lavorato in maniera collaborativa per creare poster col fine di insegnare anche agli altri al riguardo.

Primaria: I bambini parlano di pari Opportunità e Diritto alla Famiglia disegnando e colorando

Parla la quinta B

Noi alunni della 5° B, per celebrare la giornata dei diritti dell’infanzia abbiamo scelto il “diritto alle pari opportunità”, argomento trattato e discusso in classe sin dai primi giorni di scuola. Per comporre la nostra tessera del mosaico ci siamo soffermati sulle pari opportunità, tra uomini e donne nel mondo del lavoro, perché riteniamo che bambine e bambini debbano sin da piccoli avere le stesse occasioni per realizzare i loro sogni e le loro aspirazioni. Abbiamo quindi ricercato, conosciuto e commentato la vita di donne , di diverse nazionalità, che hanno raggiunto gli obiettivi che si erano prefissate, superando spesso difficoltà e ostacoli. Abbiano pure imparato che le parole “pari opportunità” non si riferiscono solo a questo problema. Pari opportunità significa anche non discriminare nessuno per nessun motivo.

Parla la maestra della quarta B

In occasione della giornata sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 20 novembre, ho approfondito, con la classe 4° B, il “Diritto ad avere una famiglia”.
Dapprima ho proposto la visione di un video relativo ai diritti, poi ho avviati un brainstorming su cosa significhi per gli alunni avere una famiglia, dopo ancora una riflessione guidata, per giungere infine ad identificarne gli aggettivi. Ho proposto inoltre ai bambini, i quali hanno accolto con molto piacere, di imparare la poesia di Giuseppe Bordi: “I diritti dei bambini”, anch’essa spunto interessante di riflessione.
Tale percorso si è concluso con la realizzazione di un cartellone a forma di un tassello, sul quale abbiamo rappresentato la Famiglia come un albero, le cui radici sono la sua storia: i nonni, i prozii…; il tronco è la famiglia di ciascun bambino e la chioma è formata da tutte le foglie, che riportano il significato che ciascun alunno ha identificato per la propria famiglia.

Parla la quinta B

Noi alunni della 5° B, per celebrare la giornata dei diritti dell’infanzia abbiamo scelto il “diritto alle pari opportunità”, argomento trattato e discusso in classe sin dai primi giorni di scuola. Per comporre la nostra tessera del mosaico ci siamo soffermati sulle pari opportunità, tra uomini e donne nel mondo del lavoro, perché riteniamo che bambine e bambini debbano sin da piccoli avere le stesse occasioni per realizzare i loro sogni e le loro aspirazioni. Abbiamo quindi ricercato, conosciuto e commentato la vita di donne , di diverse nazionalità, che hanno raggiunto gli obiettivi che si erano prefissate, superando spesso difficoltà e ostacoli. Abbiano pure imparato che le parole “pari opportunità” non si riferiscono solo a questo problema. Pari opportunità significa anche non discriminare nessuno per nessun motivo.

Parla la maestra della quarta B

In occasione della giornata sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 20 novembre, ho approfondito, con la classe 4° B, il “Diritto ad avere una famiglia”.
Dapprima ho proposto la visione di un video relativo ai diritti, poi ho avviati un brainstorming su cosa significhi per gli alunni avere una famiglia, dopo ancora una riflessione guidata, per giungere infine ad identificarne gli aggettivi. Ho proposto inoltre ai bambini, i quali hanno accolto con molto piacere, di imparare la poesia di Giuseppe Bordi: “I diritti dei bambini”, anch’essa spunto interessante di riflessione.
Tale percorso si è concluso con la realizzazione di un cartellone a forma di un tassello, sul quale abbiamo rappresentato la Famiglia come un albero, le cui radici sono la sua storia: i nonni, i prozii…; il tronco è la famiglia di ciascun bambino e la chioma è formata da tutte le foglie, che riportano il significato che ciascun alunno ha identificato per la propria famiglia.

Internal Assessment dei nostri studenti del Diploma Programme

Le Valutazioni intermedie del Diploma Programme – L’Internal Assessment

I nostri studenti del Diploma Programme sono in piena preparazione dei loro internal assessments, valutazioni intermedie che sono parte integrante del percorso di studi dell’ISP. Lo scopo di questo tipo di valutazione è quello di tracciare costantemente l’evoluzione dello spirito critico di ciascuno studente e di esplorare le relazioni esistenti tra tematiche globali e locali, sulla base del materiale scolastico oggetto di studio. 

Tra le prove che i nostri ragazzi dovranno affrontare prima della pausa natalizia, anche l’internal assessment riguardante la lingua italiana, la cui prova consiste in un orale individuale. L’internal assessment di italiano è, a tutti gli effetti, la componente orale dell’esame complessivo di Italiano del DP ed è generalmente sostenuto alla fine del primo trimestre del secondo anno. Poiché l’esame è registrato e può essere sostenuto soltanto una volta, per iniziare a familiarizzare con la tipologia di prova, sarà prevista anche per gli studenti del DP1 un’attività preparatoria sotto-forma di mock exam.

 La prova di lingua italiana consiste in un orale individuale su un estratto di un’opera letteraria e di un testo di natura non-letteraria del programma del corso di studi. Per quanto riguarda l’argomento letterario, si tratta di un estratto di massimo 40 righe di un romanzo, un racconto o una poesia studiati. Un testo non letterario, invece, può essere un’immagine, una foto o un articolo di giornale. L’esame orale di Italiano, in breve, rappresenta l’esplorazione finale di tutto ciò che è stato affrontato durante il corso di lingua italiana. Al momento dell’esame, ogni allievo avrà già studiato una serie di testi letterari e non-letterari in relazione a una varietà di tematiche globali, che spaziano dalla cultura e i valori, alla politica, all’arte, alle scienze e all’ambiente. Per prepararsi correttamente all’orale di italiano, ogni studente deciderà in piena autonomia la tematica globale che vorrà trattare e sceglierà i propri testi di riferimento. 

L’internal assessment è valutato sia internamente dal nostro docente di Italiano, sia moderato e verificato esternamente dall’Ente incaricato del Programma IB a cui vengono inviati la registrazione dell’esame e i testi esaminati. I criteri di valutazione sono rigorosi: 40 punti complessivi tra conoscenza, comprensione e interpretazione dei testi, profondità di analisi e organizzazione, uso della lingua, per una durata di 15 minuti (10 minuti di monologo, 5 minuti di conversazione con il docente). Questa prova rappresenta, infatti, il 30% del voto finale per gli studenti del livello standard e il 20% per i ragazzi del livello più elevato.  

L’internal assessment deve essere un lavoro unico e autentico, interamente prodotto dallo studente, il quale viene costantemente stimolato dall’insegnante a sviluppare autonomia e spirito critico, caratteristiche essenziali per essere pronti ad affrontare un percorso accademico internazionale di alto livello. Il ruolo dell’insegnante diventa, quindi, quello di tutor e di guida all’apprendimento e al potenziamento delle abilità e capacità di analisi di ciascuno studente.  È responsabilità dei docenti che gli studenti abbiano ben chiari: i requisiti dell’internal assessment, gli standard prefissati dall’IB Programme, i criteri di valutazione e, come parte fondamentale del processo di apprendimento, devono consigliare gli studenti su come prepararsi al meglio durante tutto il periodo scolastico. Caratteristica essenziale di questo sistema di valutazione intermedia, infine, è che lo stesso materiale usato per l’internal assessment non può mai essere utilizzato come argomento per l’extended essay, la tesina che fa parte dell’esame finale dell’ultimo anno del Diploma Programme.

Costanza Amato, facilitatore dell’ISP

Le Valutazioni intermedie del Diploma Programme – L’Internal Assessment

I nostri studenti del Diploma Programme sono in piena preparazione dei loro internal assessments, valutazioni intermedie che sono parte integrante del percorso di studi dell’ISP. Lo scopo di questo tipo di valutazione è quello di tracciare costantemente l’evoluzione dello spirito critico di ciascuno studente e di esplorare le relazioni esistenti tra tematiche globali e locali, sulla base del materiale scolastico oggetto di studio. 

Tra le prove che i nostri ragazzi dovranno affrontare prima della pausa natalizia, anche l’internal assessment riguardante la lingua italiana, la cui prova consiste in un orale individuale. L’internal assessment di italiano è, a tutti gli effetti, la componente orale dell’esame complessivo di Italiano del DP ed è generalmente sostenuto alla fine del primo trimestre del secondo anno. Poiché l’esame è registrato e può essere sostenuto soltanto una volta, per iniziare a familiarizzare con la tipologia di prova, sarà prevista anche per gli studenti del DP1 un’attività preparatoria sotto-forma di mock exam.

 La prova di lingua italiana consiste in un orale individuale su un estratto di un’opera letteraria e di un testo di natura non-letteraria del programma del corso di studi. Per quanto riguarda l’argomento letterario, si tratta di un estratto di massimo 40 righe di un romanzo, un racconto o una poesia studiati. Un testo non letterario, invece, può essere un’immagine, una foto o un articolo di giornale. L’esame orale di Italiano, in breve, rappresenta l’esplorazione finale di tutto ciò che è stato affrontato durante il corso di lingua italiana. Al momento dell’esame, ogni allievo avrà già studiato una serie di testi letterari e non-letterari in relazione a una varietà di tematiche globali, che spaziano dalla cultura e i valori, alla politica, all’arte, alle scienze e all’ambiente. Per prepararsi correttamente all’orale di italiano, ogni studente deciderà in piena autonomia la tematica globale che vorrà trattare e sceglierà i propri testi di riferimento. 

L’internal assessment è valutato sia internamente dal nostro docente di Italiano, sia moderato e verificato esternamente dall’Ente incaricato del Programma IB a cui vengono inviati la registrazione dell’esame e i testi esaminati. I criteri di valutazione sono rigorosi: 40 punti complessivi tra conoscenza, comprensione e interpretazione dei testi, profondità di analisi e organizzazione, uso della lingua, per una durata di 15 minuti (10 minuti di monologo, 5 minuti di conversazione con il docente). Questa prova rappresenta, infatti, il 30% del voto finale per gli studenti del livello standard e il 20% per i ragazzi del livello più elevato.  

L’internal assessment deve essere un lavoro unico e autentico, interamente prodotto dallo studente, il quale viene costantemente stimolato dall’insegnante a sviluppare autonomia e spirito critico, caratteristiche essenziali per essere pronti ad affrontare un percorso accademico internazionale di alto livello. Il ruolo dell’insegnante diventa, quindi, quello di tutor e di guida all’apprendimento e al potenziamento delle abilità e capacità di analisi di ciascuno studente.  È responsabilità dei docenti che gli studenti abbiano ben chiari: i requisiti dell’internal assessment, gli standard prefissati dall’IB Programme, i criteri di valutazione e, come parte fondamentale del processo di apprendimento, devono consigliare gli studenti su come prepararsi al meglio durante tutto il periodo scolastico. Caratteristica essenziale di questo sistema di valutazione intermedia, infine, è che lo stesso materiale usato per l’internal assessment non può mai essere utilizzato come argomento per l’extended essay, la tesina che fa parte dell’esame finale dell’ultimo anno del Diploma Programme.

Costanza Amato, facilitatore dell’ISP

Infanzia e Pre-school: I più Piccoli cantano i Diritti

 

La giornata mondiale dell’infanzia è una data commemorativa per celebrare ogni anno i diritti dei bambini e degli adolescenti. Il documento che suggellò questo senso di protezione nei confronti dei più piccoli è la Carta dei diritti dei fanciulli, redatta nel 1924 dalla Società delle Nazioni Unite. I diritti sono stati poi riconosciuti dall’ONU nella Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia. Era il 20 Novembre 1959. Ogni bambino ha il diritto di crescere sano e in condizioni di sicurezza, di sfruttare il suo potenziale, di essere ascoltato e preso sul serio. Le insegnanti e tutto il personale del Gonzaga Campus si impegnano giorno per giorno nella tutela dei diritti fondamentali di ciascun bambino, prestando attenzione ai loro bisogni. Le attività mirano al coinvolgimento di ciascuno, al benessere e alla condivisione dei valori fondamentali, come il rispetto per sé e per il prossimo, la fratellanza e la pace.

L’obiettivo che ci poniamo è quello di un futuro privo di discriminazioni e disuguaglianze. Ogni sezione della scuola dell’infanzia ha ricordato questa giornata speciale. È fondamentale diffondere una cultura della protezione e rendere partecipi i bambini fin da piccoli. Per questo abbiamo realizzato delle attività che li aiutassero, in modo ludico, a comprendere l’importanza dei diritti di ogni bambino, nello specifico il diritto al gioco, il diritto di avere una casa: la casa è il luogo dove dormire, dove mangiare, dove sentirsi sicuri e protetti, dove ci sono i nostri affetti; il diritto di avere un nome e cognome: realizzando la carta d’identità. Vogliamo condividere con voi, la nostra visione, espressa nelle parole della maestra Francesca Catalano: “Quanto può appagare rendere felice chi ci sta vicino! Pensate se l’altro, vicino a noi, è un bambino! Quanta potenza si racchiude nella parola bambino, intesa come persona con un grande potenziale che bisogna proteggere e curare. Proteggere e curare i nostri bambini, vuol dire proteggere il nostro futuro, il nostro mondo, la nostra vita. La gioia, la spensieratezza, la libertà di esprimersi, la vivacità del gioco, il bisogno di una famiglia e il desiderio di imparare e di crescere sono caratteristiche fondamentali del bambino. In passato e ancora adesso queste esigenze fondamentali sono state violate, per questo ogni anno, viene dedicato un giorno al ricordo dei diritti inviolabili di tutti i bambini del mondo, di chi può essere apparentemente felice e di chi visibilmente soffre.” Come affermò Papa Francesco: ‘Con i bambini non si scherza’.

 

La giornata mondiale dell’infanzia è una data commemorativa per celebrare ogni anno i diritti dei bambini e degli adolescenti. Il documento che suggellò questo senso di protezione nei confronti dei più piccoli è la Carta dei diritti dei fanciulli, redatta nel 1924 dalla Società delle Nazioni Unite. I diritti sono stati poi riconosciuti dall’ONU nella Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia. Era il 20 Novembre 1959. Ogni bambino ha il diritto di crescere sano e in condizioni di sicurezza, di sfruttare il suo potenziale, di essere ascoltato e preso sul serio. Le insegnanti e tutto il personale del Gonzaga Campus si impegnano giorno per giorno nella tutela dei diritti fondamentali di ciascun bambino, prestando attenzione ai loro bisogni. Le attività mirano al coinvolgimento di ciascuno, al benessere e alla condivisione dei valori fondamentali, come il rispetto per sé e per il prossimo, la fratellanza e la pace.

L’obiettivo che ci poniamo è quello di un futuro privo di discriminazioni e disuguaglianze. Ogni sezione della scuola dell’infanzia ha ricordato questa giornata speciale. È fondamentale diffondere una cultura della protezione e rendere partecipi i bambini fin da piccoli. Per questo abbiamo realizzato delle attività che li aiutassero, in modo ludico, a comprendere l’importanza dei diritti di ogni bambino, nello specifico il diritto al gioco, il diritto di avere una casa: la casa è il luogo dove dormire, dove mangiare, dove sentirsi sicuri e protetti, dove ci sono i nostri affetti; il diritto di avere un nome e cognome: realizzando la carta d’identità. Vogliamo condividere con voi, la nostra visione, espressa nelle parole della maestra Francesca Catalano: “Quanto può appagare rendere felice chi ci sta vicino! Pensate se l’altro, vicino a noi, è un bambino! Quanta potenza si racchiude nella parola bambino, intesa come persona con un grande potenziale che bisogna proteggere e curare. Proteggere e curare i nostri bambini, vuol dire proteggere il nostro futuro, il nostro mondo, la nostra vita. La gioia, la spensieratezza, la libertà di esprimersi, la vivacità del gioco, il bisogno di una famiglia e il desiderio di imparare e di crescere sono caratteristiche fondamentali del bambino. In passato e ancora adesso queste esigenze fondamentali sono state violate, per questo ogni anno, viene dedicato un giorno al ricordo dei diritti inviolabili di tutti i bambini del mondo, di chi può essere apparentemente felice e di chi visibilmente soffre.” Come affermò Papa Francesco: ‘Con i bambini non si scherza’.

Apprendimento fa rima con divertimento. I laboratori pomeridiani dell’Infanzia.

Programmi per la settimana? Fitta e densa di incontri e attività l’agenda dei bambini e delle bambine della scuola dell’Infanzia, impegnati nell’importantissimo percorso di crescita, grazie alla ricca proposta di laboratori pomeridiani, avviati e gestiti dalle maestre e dalle volontarie del Servizio Civile Universale.

Per i più piccoli, l’appuntamento è quotidiano, dal lunedì al venerdì, dalle 14:00 alle 16:00, e ogni giorno ci aspetta un’esperienza diversa!

Ecco il nostro calendario:

Lunedì è sempre una sorpresa con la “Scatola Magica”, dove i bambini sono  curiosi di scoprire quale nuova avventura li attenderà, percorsi a ostacoli, lavoretti con l’argilla, cacce al tesoro;

Martedì è “Story Time”, dedichiamo questo giorno al racconto di una storia educativa, significativa ma anche divertente, la drammatizziamo con loro e impariamo tante cose nuove;

Mercoledì è uno dei giorni più attesi dai piccoli apprendisti degli “Scacchi”! La nostra giovane e bravissima insegnante di scacchi Simona Merendino, stimola l’apprendimento attraverso la giocomotricità, i bambini all’interno di una scacchiera gigante possono imparare a muoversi come fossero loro i pezzi protagonisti del gioco;

Giovedì è “Art Attack”, diamo sfogo alla creatività, alla manualità e alla fantasia dei più piccoli, coloriamo, incolliamo, ritagliamo e creiamo delle vere e proprie opere d’arte! L’ultimo giorno della settimana;

Venerdì è “Musica” per le nostre orecchie! Dalila D’Agostino, introduce all’esperienza musicale, i bambini entrano a contatto con gli strumenti, chitarre, tamburelli, campanelli, e scoprono di poter riprodurre tantissimi suoni anche attraverso il corpo umano, così la nostra hall si trasforma in una magica orchestra.

Vieni a scoprire di più, le iscrizioni sono sempre aperte!

Per info e iscrizioni scrivi a : direttriceinfanzia@gonzagapalermo.it

La tutoria nella scuola media: accompagnare il cammino di ogni studente

La tutoria ignaziana è uno dei “fili rossi” delle scuole dei Gesuiti. È un modo attraverso il quale ci prendiamo cura personalmente dei nostri alunni; un’azione educativa che aiuta a crescere nell’ambito umano, educativo, esistenziale. Attraverso la figura di un docente tutor, si stimola quell’apprendimento riflessivo che promuove nei ragazzi l’interiorizzazione e la rilettura delle proprie esperienze didattiche e relazionali. Nella nostra scuola tutti i docenti vivono la relazione con i propri studenti con un atteggiamento pedagogico di tipo tutoriale. Tuttavia, per ogni classe si individua un docente tutor. Questi è chiamato a una formazione iniziale e continua nel corso dell’anno, finalizzata alla comprensione e gestione delle dinamiche di classe, e del colloquio individuale.

La tutoria al triennio della scuola secondaria di I grado viene dunque proposta a tutte le classi, in quanto gruppo, e al singolo alunno, persona al centro del nostro progetto educativo. Il tutor accompagna e stimola lo studente e, attraverso il colloquio individuale, lo guida verso una graduale consapevolezza della propria identità e unicità. Contestualmente il tutor propone al gruppo classe delle attività volte a stimolare la relazione fra pari e con il corpo docente, e creare le condizioni per un contesto sereno di crescita. Le attività sono strutturate dall’equipe dei tutor, tenendo conto della fascia d’età e del profilo della classe.

Nelle Prime medie, a inizio anno scolastico, il percorso di tutoria si concentra sull’acquisizione e il potenziamento delle competenze metodologiche; il tutor propone alla classe il test sugli stili di apprendimento e attività sul metodo di studio. Attraverso il test sui diversi stili di apprendimento si consente ai ragazzi di acquisire consapevolezza delle modalità di lavoro più efficaci nel proprio processo di apprendimento; attraverso le attività sul metodo di studio, si stimola la motivazione, l’organizzazione dei contenuti, l’apprendimento. Nel corso del triennio, nelle Prime nelle Seconde e nelle Terze, tenuto conto dei diversi bisogni propri dell’età e di ogni gruppo classe, l’equipe di tutoria individua attività volte ad accrescere nei ragazzi competenze personali e sociali, declinate secondo la pedagogia ignaziana. Nel corso del terzo anno inoltre, attraverso attività di classe e colloqui individuali, si guidano i ragazzi nell’Orientamento, in vista di una scelta consapevole e personale nel prosieguo degli studi.

Tipi di attività proposte: lavoro sull’identità, sulle emozioni, sulle relazioni interpersonali, sulla riscoperta di valori quali la gentilezza, sull’amore e rispetto per il Creato e la bellezza, sulla scoperta del senso autentico della vita, sull’affettività, sul bullismo, sulle diverse forme di dipendenze – gioco, fumo, droga, shopping compulsivo – e sulla loro prevenzione. La modalità didattica è quella del PPI, Paradigma Pedagogico Ignaziano: Contesto, Esperienza, Riflessione, Azione, Valutazione.

Prof.ssa Lucia Sessa docente della Scuola Secondaria di Primo Grado

 

Education Perfect International Championship

Il programma a carattere internazionale della Middle School – L’Education Perfect International Championship

Perfettamente in linea con il curriculum innovativo e a stampo internazionale della nostra scuola è la nuova iniziativa che coinvolge le classi M1, M2, M3 dell’ISP Gonzaga Campus. 

Il nostro campus, insieme a più di cento scuole da tutto il mondo, è entrato a far parte del programma mondiale Education Perfect International Championship, una competizione interattiva e interamente online. La piattaforma Education Perfect contiene oltre 20,000 lezioni e risorse interattive su argomenti come le Lingue Straniere, Inglese e Letteratura, Matematica e Scienze. La registrazione al programma EP è semplice e gratuita: è premura degli insegnanti iscrivere le proprie classi alla piattaforma, così da permettere in seguito a ciascuno studente di registrarsi, di accedere in autonomia alla propria area personale e di poter scegliere il tipo di attività da seguire.  

I benefici di fare parte di un programma internazionale come l’Education Perfect International Championship sono molteplici. La piattaforma online è un supporto utilissimo ai programmi di insegnamento nella nostra scuola, in quanto gli insegnanti hanno la possibilità di usare i contenuti multimediali in classe, ma anche di proporli come compiti per casa, come ripasso o come forma di verifica dell’apprendimento. Accedendo ai dati raccolti, ai feedback e alle valutazioni istantanee dell’applicazione, i nostri insegnanti possono monitorare il coinvolgimento degli alunni e avere contezza dei loro progressi in tempo reale. La piattaforma EP, inoltre, è facile e intuitiva e può essere utilizzata anche a casa, basta semplicemente possedere un tablet, un pc o uno smartphone. 

In altre parole, la nostra scuola applica efficacemente il modello del flipped learning o insegnamento capovolto, che ribalta completamente la tradizionale e ormai desueta forma di lezione frontale. Secondo questo approccio, le competenze cognitive di base degli studenti, come l’ascolto e la memorizzazione, vengono attivate prevalentemente a casa, in autonomia, attraverso il materiale multimediale offerto dalla scuola. In classe, invece, favoriamo da sempre l’apprendimento attivo sotto-forma di cooperative learning, attraverso un lavoro di tipo collaborativo, dove l’insegnante esercita il ruolo di tutor e di facilitatore dell’apprendimento. 

Lo scorso mese, dal 26 al 28 ottobre, i nostri 31 studenti di M1, M2, M3 hanno partecipato alla prima fase dell’Education Perfect, mettendo alla prova le loro ottime competenze nelle lingue straniere. La competizione prevedeva una vasta gamma di esercizi e domande a risposta aperta, volti a potenziare e a valutare le competenze dei nostri studenti nella comprensione e produzione orale e scritta. Le unità di lingua includono, infatti, testi e domande originali registrati da madrelingua e un glossario completo per garantire un apprendimento linguistico di alto livello. 

Alla fine di ogni prova viene stilata una classifica globale dei partecipanti di tutte le scuole iscritte alla competizione, nonché una classifica interna di ciascuna scuola, in cui vengono segnalati gli studenti che si classificano ai primi tre posti.  Per aver preso parte all’International Championship, tutti i ragazzi ricevono un attestato di partecipazione. L’Education Perfect, inoltre, premia i tre studenti che hanno raggiunto il punteggio più alto con delle certificazioni personalizzate e con dei voucher regalo. Alla gara linguistica di ottobre, tre nostri studenti si sono particolarmente distinti: Richard Daumalle di M1, Rakesh Millat di M1 e Rosanna La Barbera di M3, classificandosi tra i primi 500 studenti internazionali su oltre dodicimila iscritti. 

La prossima gara sarà dal 16 al 18 novembre e avrà come argomento le Scienze. Vi terremo aggiornati sui prossimi risultati. 

Costanza Amato, facilitatore ISP

Il programma a carattere internazionale della Middle School – L’Education Perfect International Championship

Perfettamente in linea con il curriculum innovativo e a stampo internazionale della nostra scuola è la nuova iniziativa che coinvolge le classi M1, M2, M3 dell’ISP Gonzaga Campus. 

Il nostro campus, insieme a più di cento scuole da tutto il mondo, è entrato a far parte del programma mondiale Education Perfect International Championship, una competizione interattiva e interamente online. La piattaforma Education Perfect contiene oltre 20,000 lezioni e risorse interattive su argomenti come le Lingue Straniere, Inglese e Letteratura, Matematica e Scienze. La registrazione al programma EP è semplice e gratuita: è premura degli insegnanti iscrivere le proprie classi alla piattaforma, così da permettere in seguito a ciascuno studente di registrarsi, di accedere in autonomia alla propria area personale e di poter scegliere il tipo di attività da seguire.  

I benefici di fare parte di un programma internazionale come l’Education Perfect International Championship sono molteplici. La piattaforma online è un supporto utilissimo ai programmi di insegnamento nella nostra scuola, in quanto gli insegnanti hanno la possibilità di usare i contenuti multimediali in classe, ma anche di proporli come compiti per casa, come ripasso o come forma di verifica dell’apprendimento. Accedendo ai dati raccolti, ai feedback e alle valutazioni istantanee dell’applicazione, i nostri insegnanti possono monitorare il coinvolgimento degli alunni e avere contezza dei loro progressi in tempo reale. La piattaforma EP, inoltre, è facile e intuitiva e può essere utilizzata anche a casa, basta semplicemente possedere un tablet, un pc o uno smartphone. 

In altre parole, la nostra scuola applica efficacemente il modello del flipped learning o insegnamento capovolto, che ribalta completamente la tradizionale e ormai desueta forma di lezione frontale. Secondo questo approccio, le competenze cognitive di base degli studenti, come l’ascolto e la memorizzazione, vengono attivate prevalentemente a casa, in autonomia, attraverso il materiale multimediale offerto dalla scuola. In classe, invece, favoriamo da sempre l’apprendimento attivo sotto-forma di cooperative learning, attraverso un lavoro di tipo collaborativo, dove l’insegnante esercita il ruolo di tutor e di facilitatore dell’apprendimento. 

Lo scorso mese, dal 26 al 28 ottobre, i nostri 31 studenti di M1, M2, M3 hanno partecipato alla prima fase dell’Education Perfect, mettendo alla prova le loro ottime competenze nelle lingue straniere. La competizione prevedeva una vasta gamma di esercizi e domande a risposta aperta, volti a potenziare e a valutare le competenze dei nostri studenti nella comprensione e produzione orale e scritta. Le unità di lingua includono, infatti, testi e domande originali registrati da madrelingua e un glossario completo per garantire un apprendimento linguistico di alto livello. 

Alla fine di ogni prova viene stilata una classifica globale dei partecipanti di tutte le scuole iscritte alla competizione, nonché una classifica interna di ciascuna scuola, in cui vengono segnalati gli studenti che si classificano ai primi tre posti.  Per aver preso parte all’International Championship, tutti i ragazzi ricevono un attestato di partecipazione. L’Education Perfect, inoltre, premia i tre studenti che hanno raggiunto il punteggio più alto con delle certificazioni personalizzate e con dei voucher regalo. Alla gara linguistica di ottobre, tre nostri studenti si sono particolarmente distinti: Richard Daumalle di M1, Rakesh Millat di M1 e Rosanna La Barbera di M3, classificandosi tra i primi 500 studenti internazionali su oltre dodicimila iscritti. 

La prossima gara sarà dal 16 al 18 novembre e avrà come argomento le Scienze. Vi terremo aggiornati sui prossimi risultati. 

Costanza Amato, facilitatore ISP

La Biblioteca del Campus. Un patrimonio vivo, tra tradizione  e innovazione.

La biblioteca è per il Gonzaga Campus è il luogo della memoria e del futuro.

È uno spazio importante in cui bambini e ragazzi possono vivere responsabilmente ed autonomamente un’opportunità di apprendimento. È spazio di formazione e stimolo alla dimensione dello studio e del confronto tra pari. Inoltre, quotidianamente negli spazi della biblioteca si svolgono diversi laboratori di lettura, di ascolto e di scrittura creativa, dedicati sia alle classi della scuola italiana sia a quelle della scuola internazionale. 

La Biblioteca del Gonzaga Campus si è costituita in oltre 100 anni di storia, difatti è sorta nel 1919, con la fondazione dell’omonimo Istituto. Negli anni ’70, la biblioteca viene aperta al pubblico e all’utenza sia interna che esterna. Nell’ottobre del 2016, esperisce un cambiamento di sede, a seguito dei lavori di ristrutturazione che hanno coinvolto l’intero campus, ed è così riconsegnata al pubblico in un nuovo sito, rinnovata negli arredi e nelle strutture. Oggi, per volontà dei padri Gesuiti, è dedicata alla dott.ssa Diana Gagliani, storica bibliotecaria, custode attenta dagli anni ’70 sino al 2012.

La biblioteca osserva un orario di apertura di 50 ore settimanali, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 18.00. Rimane chiusa il sabato e in coincidenza delle festività e delle ferie estive del personale addetto.

Dispone di una sala lettura con circa 30 postazioni di studio e conta in Fondo Moderno circa 36.000 volumi, datati dal 1830 a oggi, e divisi tra la sala e la biblioteca diffusa. Sono, invece, 24.000 i volumi che costituiscono il rilevante patrimonio del Fondo Librario Antico, nel quale sono confluiti numerosi testi antichi che vanno dal 1471 al 1830.

Presso la biblioteca scolastica del campus è possibile consultare e richiedere il prestito di libri e altri materiali. 

Con l’attivazione della piattaforma MLOL Scuola, ci si è dotati di una biblioteca digitale tra le più grandi e importanti presenti in Italia. È accessibile 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, e ha una delle più grandi collezioni di contenuti digitali per le biblioteche scolastiche di ogni ordine e grado, disponibile oggi in oltre 40 lingue. Tutti gli studenti e le loro famiglie possono avere sempre a portata di mano materiali di approfondimento e strumenti per lo studio e per il tempo libero.

La biblioteca digitale scolastica possiede una collezione di 81.630 contenuti e inoltre, ogni utente può fruire di una collezione di oltre 2 milioni di oggetti digitali ad accesso libero, selezionati. Si tratta di una selezione completamente gratuita di riviste, ebook, audiolibri, spartiti musicali, risorse audio, musica e video, e-learning, mappe e molto altro ancora. Con la Biblioteca digitale abbiamo anche la possibilità di accedere, quindi, a una emeroteca con oltre 7.000 quotidiani delle principali testate giornalistiche del mondo, visibili giornalmente in tempo reale.

Accedere è semplice. Basta recarsi presso la biblioteca scolastica del Gonzaga Campus e tramite l’iscrizione e la compilazione di un modulo si ottengono le credenziali personali di accesso.

Ti aspettiamo in biblioteca per esplorare con te contenuti e materiali!

Per info visita la sezione del sito ad essa dedicata o scrivi a: biblioteca@gonzagapalermo.it

La biblioteca è per il Gonzaga Campus è il luogo della memoria e del futuro.

È uno spazio importante in cui bambini e ragazzi possono vivere responsabilmente ed autonomamente un’opportunità di apprendimento. È spazio di formazione e stimolo alla dimensione dello studio e del confronto tra pari. Inoltre, quotidianamente negli spazi della biblioteca si svolgono diversi laboratori di lettura, di ascolto e di scrittura creativa, dedicati sia alle classi della scuola italiana sia a quelle della scuola internazionale. 

La Biblioteca del Gonzaga Campus si è costituita in oltre 100 anni di storia, difatti è sorta nel 1919, con la fondazione dell’omonimo Istituto. Negli anni ’70, la biblioteca viene aperta al pubblico e all’utenza sia interna che esterna. Nell’ottobre del 2016, esperisce un cambiamento di sede, a seguito dei lavori di ristrutturazione che hanno coinvolto l’intero campus, ed è così riconsegnata al pubblico in un nuovo sito, rinnovata negli arredi e nelle strutture. Oggi, per volontà dei padri Gesuiti, è dedicata alla dott.ssa Diana Gagliani, storica bibliotecaria, custode attenta dagli anni ’70 sino al 2012.

La biblioteca osserva un orario di apertura di 50 ore settimanali, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 18.00. Rimane chiusa il sabato e in coincidenza delle festività e delle ferie estive del personale addetto.

Dispone di una sala lettura con circa 30 postazioni di studio e conta in Fondo Moderno circa 36.000 volumi, datati dal 1830 a oggi, e divisi tra la sala e la biblioteca diffusa. Sono, invece, 24.000 i volumi che costituiscono il rilevante patrimonio del Fondo Librario Antico, nel quale sono confluiti numerosi testi antichi che vanno dal 1471 al 1830.

Presso la biblioteca scolastica del campus è possibile consultare e richiedere il prestito di libri e altri materiali. 

Con l’attivazione della piattaforma MLOL Scuola, ci si è dotati di una biblioteca digitale tra le più grandi e importanti presenti in Italia. È accessibile 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, e ha una delle più grandi collezioni di contenuti digitali per le biblioteche scolastiche di ogni ordine e grado, disponibile oggi in oltre 40 lingue. Tutti gli studenti e le loro famiglie possono avere sempre a portata di mano materiali di approfondimento e strumenti per lo studio e per il tempo libero.

La biblioteca digitale scolastica possiede una collezione di 81.630 contenuti e inoltre, ogni utente può fruire di una collezione di oltre 2 milioni di oggetti digitali ad accesso libero, selezionati. Si tratta di una selezione completamente gratuita di riviste, ebook, audiolibri, spartiti musicali, risorse audio, musica e video, e-learning, mappe e molto altro ancora. Con la Biblioteca digitale abbiamo anche la possibilità di accedere, quindi, a una emeroteca con oltre 7.000 quotidiani delle principali testate giornalistiche del mondo, visibili giornalmente in tempo reale.

Accedere è semplice. Basta recarsi presso la biblioteca scolastica del Gonzaga Campus e tramite l’iscrizione e la compilazione di un modulo si ottengono le credenziali personali di accesso.

Ti aspettiamo in biblioteca per esplorare con te contenuti e materiali!

Per info visita la sezione del sito ad essa dedicata o scrivi a: biblioteca@gonzagapalermo.it

Direzione futuro. I Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO) dell’a.s. 2021-2022

Quelle esperienze che fanno crescere: a lavoro così come nella vita

Ripartono per i licei i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO) una possibilità concreta di guadagnare nuove capacità, esprimere quelle già acquisite, e comprendere il significato che rivestono nella loro vita

“Il lavoro non è un dono gentilmente concesso a pochi raccomandati: è un diritto per tutti”

Papa Francesco

Per i licei del Gonzaga Campus anche quest’anno ripartono i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO), un programma di formazione esperienziale finalizzato all’acquisizione e allo sviluppo delle competenze della vita (life skills) e all’avviamento alla scelta universitaria e professionale. I destinatari sono i ragazzi e le ragazze dei licei del terzo, quarto e quinto anno e di D1-D2 dell’International School.

In conformità con le linee guida ministeriali, questi percorsi si svolgeranno nel corso dei prossimi mesi in orario extra-curricolare , per un totale di 90 ore, di cui una parte verrà riservata ad attività di tipo sociale – come il volontariato – mentre la restante potrà essere investita nei percorsi offerti da prestigiosi enti convenzionati con la scuola. Un’altra opzione riservata agli alunni è quella di presentare un percorso personalizzato, sottoponendo all’Istituto Gonzaga la candidatura dell’ente presso il quale vorrebbero lavorare. 

Tra i partners, vi sono l’Università degli Studi di Palermo, della Luiss e della Lumsa che offrono agli studenti la possibilità di vivere delle esperienze seminariali e laboratoriali in diversi settori, promuovendo una prospettiva di ricerca e divulgazione scientifica. Tra le numerose proposte si annoverano: la ricerca incentrata sulle tecnologie biomediche (Dipartimento d’Ingegneria di Unipa), le Walking Lawyers: passeggiate cittadine per scoprire il diritto (Lumsa), il viaggio a New York per simulare le procedure dell’ONU (UniOne), il percorso di Coding (Luiss) e quello di produzione farmaceutica alla Farmacia Siagura. 

I percorsi sono pensati come una possibilità concreta per gli studenti di sperimentare ed esprimere le proprie capacità, in contesti in cui queste trovino una certa utilità e un certo risalto per sé  e soprattutto per gli altri. Recuperare il tempo del fare è un altro motivo centrale in quanto costituisce uno snodo fondamentale per consolidare gli apprendimenti e comprendere in modo più chiaro il significato che questi assumono per la persona e la sua vita.  

I PCTO rivestono un ruolo importante all’interno della Pedagogia dei Gesuiti, in quanto pongono l’accento sull’intreccio tra azione (prassi) e riflessione (studio) e richiamano alla vasta gamma di valori e significati che ruotano attorno alla dimensione del lavoro, elemento cardine della filosofia ignaziana. Il lavoro infatti non si profila come azione strumentale tesa al guadagno individuale, piuttosto come  fonte di dignità personale e servizio per gli altri, dono da elargire alla comunità nel suo complesso. Per questa ragione, l’educazione all’aiuto e al supporto di persone che si trovano in condizioni di difficoltà (economica, sociale e culturale) rappresenta un tassello fondamentale anche dell’educazione al lavoro inteso come prestazione.

Clicca qui per conoscere tutti i PCTO dell’a.s. 21-22

A Scuola di Volontariato: alleniamo le competenze per la vita!

Martedì 9 novembre, presso l’auditorium del Gonzaga Campus, agli studenti e alle studentesse del liceo italiano ed internazionale è stata presentata la Scuola di Volontariato, un percorso che li introduce al mondo del sociale, alla dimensione della solidarietà e gratuità. Un’occasione densa di testimonianze, riflessioni e spunti, nella quale i ragazzi hanno potuto sia raccogliere informazioni circa i percorsi proposti sia meditare sul loro significato intrinseco.

L’introduzione all’interno del curriculum di esperienze di volontariato corrisponde – spiega il Rettore Padre Denora – alla volontà di adeguare i profili dei nostri studenti alle richieste delle università straniere, ma soprattutto al desiderio – profondamente gesuita – di donare ai ragazzi l’opportunità di cimentarsi, anima e corpo, in contesti in cui l’unicità della loro persona possa rivelarsi e guidarli.

La Scuola di Volontariato – una tradizione consolidata ma in perpetuo rigoglio – sollecita i giovani a dedicare parte del proprio tempo pomeridiano ad attività di assistenza, cura e animazione destinate a persone che versano in condizioni di indigenza, disabilità e fragilità. Un’esperienza che educa i ragazzi a guardare alla vita con maggiore sensibilità e spessore, ma soprattutto che dà loro la possibilità di divenire gli attori di un cambiamento sociale positivo.

Recuperando e allenando alcune competenze – in fondo innate – come la presenza, l’ascolto e l’agire vissuto con semplicità ed autenticità, è possibile portare una breccia di luce all’interno delle esistenze che appaiono condannate al grigiore, all’esclusione e all’oblio. Una luce che poi si riverbera e riflette anche nelle vite più ‘ordinarie’ dei ragazzi.

Di questi aspetti intimi e rivelatori, positivamente (s)coinvolgenti,  ce ne parla Elena Sottile, studentessa del III classico, che ha partecipato ad uno dei campi di volontariato in Romania (organizzato dalla Lega Missionaria Studenti). E’ rimasta colpita dal fatto di avere ricevuto affetto e cura – lei che era chiamata a donarsi – dai pazienti psichiatrici che assisteva, nonostante il suo contributo si limitasse spesso soltanto alla semplice presenza.

Per quest’anno, alcune delle iniziative rivolte ai ragazzi del biennio saranno: il doposcuola per i bambini e i ragazzi del quartiere Danisinni, la scuola di italiano per i migranti del centro Astalli, le attività di supporto scolastico e approfondimento culturale dell’associazione Exodos, la distribuzione di vestiti (boutique solidale), di pasti e la scuola solidale della comunità di Sant’Egidio. Per i ragazzi alla fine del biennio si apre le possibilità anche di viaggiare in Romania e oltreoceano per raggiungere comunità bisognose sparse tra Cuba, Kenya, il Perù e Scampia.

Fare esperienza concreta delle diverse realtà sociali presenti nel territorio locale e internazionale per crescere nella consapevolezza che la presenza dell’altro può fare la differenza nella vita, questa è la Scuola di Volontariato.

Martedì 9 novembre, presso l’auditorium del Gonzaga Campus, agli studenti e alle studentesse del liceo italiano ed internazionale è stata presentata la Scuola di Volontariato, un percorso che li introduce al mondo del sociale, alla dimensione della solidarietà e gratuità. Un’occasione densa di testimonianze, riflessioni e spunti, nella quale i ragazzi hanno potuto sia raccogliere informazioni circa i percorsi proposti sia meditare sul loro significato intrinseco.

L’introduzione all’interno del curriculum di esperienze di volontariato corrisponde – spiega il Rettore Padre Denora – alla volontà di adeguare i profili dei nostri studenti alle richieste delle università straniere, ma soprattutto al desiderio – profondamente gesuita – di donare ai ragazzi l’opportunità di cimentarsi, anima e corpo, in contesti in cui l’unicità della loro persona possa rivelarsi e guidarli.

La Scuola di Volontariato – una tradizione consolidata ma in perpetuo rigoglio – sollecita i giovani a dedicare parte del proprio tempo pomeridiano ad attività di assistenza, cura e animazione destinate a persone che versano in condizioni di indigenza, disabilità e fragilità. Un’esperienza che educa i ragazzi a guardare alla vita con maggiore sensibilità e spessore, ma soprattutto che dà loro la possibilità di divenire gli attori di un cambiamento sociale positivo.

Recuperando e allenando alcune competenze – in fondo innate – come la presenza, l’ascolto e l’agire vissuto con semplicità ed autenticità, è possibile portare una breccia di luce all’interno delle esistenze che appaiono condannate al grigiore, all’esclusione e all’oblio. Una luce che poi si riverbera e riflette anche nelle vite più ‘ordinarie’ dei ragazzi.

Di questi aspetti intimi e rivelatori, positivamente (s)coinvolgenti, ce ne parla Elena Sottile, studentessa del III classico, che ha partecipato ad uno dei campi di volontariato in Romania (organizzato dalla Lega Missionaria Studenti). E’ rimasta colpita dal fatto di avere ricevuto affetto e cura – lei che era chiamata a donarsi – dai pazienti psichiatrici che assisteva, nonostante il suo contributo si limitasse spesso soltanto alla semplice presenza.

Per quest’anno, alcune delle iniziative rivolte ai ragazzi del biennio saranno: il doposcuola per i bambini e i ragazzi del quartiere Danisinni, la scuola di italiano per i migranti del centro Astalli, le attività di supporto scolastico e approfondimento culturale dell’associazione Exodos, la distribuzione di vestiti (boutique solidale), di pasti e la scuola solidale della comunità di Sant’Egidio. Per i ragazzi alla fine del biennio si apre le possibilità anche di viaggiare in Romania e oltreoceano per raggiungere comunità bisognose sparse tra Cuba, Kenya, il Perù e Scampia.

Fare esperienza concreta delle diverse realtà sociali presenti nel territorio locale e internazionale per crescere nella consapevolezza che la presenza dell’altro può fare la differenza nella vita, questa è la Scuola di Volontariato.