Licei: Storie di Sfruttamento minorile e pratiche di sensibilizzazione

Nell’ambito delle attività dedicate a questa giornata, i liceali hanno vissuto  dei momenti didattici volti a comprendere l’importanza e la delicatezza del tema, soprattutto prendendo in esame alcuni degli aspetti più attuali: hanno letto e discusso l’impostazione del testo della Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, approfondito alcuni report giornalistici, legati soprattutto alla situazione sociale post-pandemia, e commentato alcuni documentari sul tema dello sfruttamento del lavoro minorile, soprattutto nei settori tessile ed estrattivo.

Sulla base dell’idea del prof. Rosario Calabrese, poi, abbiamo i prof. Allegra e Giganti hanno proposto ai ragazzi di realizzare alcuni lavori “pratici” che potessero servire ad esprimere alcuni aspetti delle problematiche più calde – lavori poi confluiti in una esposizione a scuola, insieme a quelli realizzati dagli studenti delle medie e a quelli dell’ISP, guidati dalla docente Rosie Mburu.

Un gruppo, dunque, ha realizzato un video in cui, immedesimandosi nelle “storie” di alcuni giovani vittime di sfruttamento minorile, ne denunciavano le condizioni di vita; e hanno accompagnato a questo la realizzazione di un piccolo “libretto” decorato per esporre alcune riflessioni sul tema.

Altri hanno raffigurato lo sfruttamento minorile nelle miniere di Coltan realizzandone una rappresentazione in cartone e fimo, contenuta all’interno di uno “smartphone” costruito con una scatola di cartone dipinta, per rappresentare la pervasività del problema in rapporto all’elettronica che usiamo giornalmente, accompagnandovi anche un video con delle “mini-interviste” sul tema rivolte ad alcune figure del Campus.

Altri ancora hanno usato della creta per creare delle statuette di lavoratori-bambini; c’è stato chi ha macchiato di rosso un vestito, apponendovi delle scritte di denuncia sul problema dello sfruttamento nella fast fashion; c’è addirittura chi ha lavorato ad un vero e proprio dipinto.

Altri ragazzi, infine, hanno prodotto cartelloni informativi, e girato video di sensibilizzazione di cui hanno realizzato testi e musica.

 

 

 

 

Nell’ambito delle attività dedicate a questa giornata, i liceali hanno vissuto  dei momenti didattici volti a comprendere l’importanza e la delicatezza del tema, soprattutto prendendo in esame alcuni degli aspetti più attuali: hanno letto e discusso l’impostazione del testo della Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, approfondito alcuni report giornalistici, legati soprattutto alla situazione sociale post-pandemia, e commentato alcuni documentari sul tema dello sfruttamento del lavoro minorile, soprattutto nei settori tessile ed estrattivo.

Sulla base dell’idea del prof. Rosario Calabrese, poi, abbiamo i prof. Allegra e Giganti hanno proposto ai ragazzi di realizzare alcuni lavori “pratici” che potessero servire ad esprimere alcuni aspetti delle problematiche più calde – lavori poi confluiti in una esposizione a scuola, insieme a quelli realizzati dagli studenti delle medie e a quelli dell’ISP, guidati dalla docente Rosie Mburu.

Un gruppo, dunque, ha realizzato un video in cui, immedesimandosi nelle “storie” di alcuni giovani vittime di sfruttamento minorile, ne denunciavano le condizioni di vita; e hanno accompagnato a questo la realizzazione di un piccolo “libretto” decorato per esporre alcune riflessioni sul tema.

Altri hanno raffigurato lo sfruttamento minorile nelle miniere di Coltan realizzandone una rappresentazione in cartone e fimo, contenuta all’interno di uno “smartphone” costruito con una scatola di cartone dipinta, per rappresentare la pervasività del problema in rapporto all’elettronica che usiamo giornalmente, accompagnandovi anche un video con delle “mini-interviste” sul tema rivolte ad alcune figure del Campus.

Altri ancora hanno usato della creta per creare delle statuette di lavoratori-bambini; c’è stato chi ha macchiato di rosso un vestito, apponendovi delle scritte di denuncia sul problema dello sfruttamento nella fast fashion; c’è addirittura chi ha lavorato ad un vero e proprio dipinto.

Altri ragazzi, infine, hanno prodotto cartelloni informativi, e girato video di sensibilizzazione di cui hanno realizzato testi e musica.

 

 

 

Medie: Video-lezioni di Grammatica per i Bambini dei Paesi più poveri

La classe 2C, guidata dalla Prof.ssa Sessa, ha realizzato un’intervista a più voci (a bambini e adulti) con il fine di proporre una serie di domande sui diritti dell’infanzia e gli articoli della convenzione Onu. Il lavoro è stato preceduto da una fase di confronto in classe, di dibattito e ricerche.

Le classi 2A e 2B, coordinate, dalla Prof.ssa Rossella Vedda, hanno prodotto una serie di lezioni di grammatica inglese per i bambini di paesi poveri che non possono permettersi di frequentare la scuola in presenza. Il nome del progetto è “Teacher for a day”, nato da una riflessione circa l’importanza della continuità didattica. I bambini hanno eseguito il compito consapevoli dell’importanza di mettere le proprie conoscenze al servizio degli altri. I ragazzi hanno registrato le proprie lezioni attraverso i dispositivi video a loro disposizione.

  • Per scaricare il Power Point che hanno prodotto clicca qui

Le classi 1A e 1B  (le materie coinvolte Storia, Geografia e Arte e immagine, prof.ssa Elisabetta Gulizzi e prof. Vito Stassi) in occasione della Giornata dei diritti per l’infanzia, partendo da un Brainstorming sui diritti di un bambino, hanno letto e riflettuto in classe sui 10 diritti fondamentali. Successivamente, ognuno di loro ha adottato e rappresentato un diritto attraverso un’immagine che è stata incollata su un cartellone che racchiude le loro “mani” e le loro idee.

Le classi 2A, 2B e 2D hanno realizzato (guidate da me stesso, prof. Calabrese Rosario) una video intervista sui diritti dell’Infanzia e sugli articoli principali e una sorta di spot pubblicità progresso sui diritti e la loro violazione. Precedentemente gli studenti si sono confrontati, hanno espresso le loro opinioni, letto la convenzione dei diritti dell’infanzia ed espresso delle idee/iniziative su come costruire lo storyboard dei due cortometraggi.

La professoressa Deborah Caruana, di Science and ecology, ha svolto un laboratorio sui “Children’s Rights” (con le Terze medie) per spingere gli studenti alla riflessione sui diritti fondamentali (istruzione, voce, protezione, salute ecc.) e alla successiva ricerca e creazione di un cartellone contenente queste riflessioni.

Primary: Lavagna dei Diritti

In Grade 4 gli studenti, hanno utilizzato le loro abilità di ricerca per scoprire cos’è la Giornata dei Bambini e perché viene celebrata. Gli studenti hanno quindi scelto un articolo dalla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia che era di loro interesse e hanno lavorato in maniera collaborativa per creare poster col fine di insegnare anche agli altri al riguardo.

 

In Grade 4 gli studenti, hanno utilizzato le loro abilità di ricerca per scoprire cos’è la Giornata dei Bambini e perché viene celebrata. Gli studenti hanno quindi scelto un articolo dalla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia che era di loro interesse e hanno lavorato in maniera collaborativa per creare poster col fine di insegnare anche agli altri al riguardo.

Primaria: I bambini parlano di pari Opportunità e Diritto alla Famiglia disegnando e colorando

Parla la quinta B

Noi alunni della 5° B, per celebrare la giornata dei diritti dell’infanzia abbiamo scelto il “diritto alle pari opportunità”, argomento trattato e discusso in classe sin dai primi giorni di scuola. Per comporre la nostra tessera del mosaico ci siamo soffermati sulle pari opportunità, tra uomini e donne nel mondo del lavoro, perché riteniamo che bambine e bambini debbano sin da piccoli avere le stesse occasioni per realizzare i loro sogni e le loro aspirazioni. Abbiamo quindi ricercato, conosciuto e commentato la vita di donne , di diverse nazionalità, che hanno raggiunto gli obiettivi che si erano prefissate, superando spesso difficoltà e ostacoli. Abbiano pure imparato che le parole “pari opportunità” non si riferiscono solo a questo problema. Pari opportunità significa anche non discriminare nessuno per nessun motivo.

Parla la maestra della quarta B

In occasione della giornata sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 20 novembre, ho approfondito, con la classe 4° B, il “Diritto ad avere una famiglia”.
Dapprima ho proposto la visione di un video relativo ai diritti, poi ho avviati un brainstorming su cosa significhi per gli alunni avere una famiglia, dopo ancora una riflessione guidata, per giungere infine ad identificarne gli aggettivi. Ho proposto inoltre ai bambini, i quali hanno accolto con molto piacere, di imparare la poesia di Giuseppe Bordi: “I diritti dei bambini”, anch’essa spunto interessante di riflessione.
Tale percorso si è concluso con la realizzazione di un cartellone a forma di un tassello, sul quale abbiamo rappresentato la Famiglia come un albero, le cui radici sono la sua storia: i nonni, i prozii…; il tronco è la famiglia di ciascun bambino e la chioma è formata da tutte le foglie, che riportano il significato che ciascun alunno ha identificato per la propria famiglia.

Parla la quinta B

Noi alunni della 5° B, per celebrare la giornata dei diritti dell’infanzia abbiamo scelto il “diritto alle pari opportunità”, argomento trattato e discusso in classe sin dai primi giorni di scuola. Per comporre la nostra tessera del mosaico ci siamo soffermati sulle pari opportunità, tra uomini e donne nel mondo del lavoro, perché riteniamo che bambine e bambini debbano sin da piccoli avere le stesse occasioni per realizzare i loro sogni e le loro aspirazioni. Abbiamo quindi ricercato, conosciuto e commentato la vita di donne , di diverse nazionalità, che hanno raggiunto gli obiettivi che si erano prefissate, superando spesso difficoltà e ostacoli. Abbiano pure imparato che le parole “pari opportunità” non si riferiscono solo a questo problema. Pari opportunità significa anche non discriminare nessuno per nessun motivo.

Parla la maestra della quarta B

In occasione della giornata sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 20 novembre, ho approfondito, con la classe 4° B, il “Diritto ad avere una famiglia”.
Dapprima ho proposto la visione di un video relativo ai diritti, poi ho avviati un brainstorming su cosa significhi per gli alunni avere una famiglia, dopo ancora una riflessione guidata, per giungere infine ad identificarne gli aggettivi. Ho proposto inoltre ai bambini, i quali hanno accolto con molto piacere, di imparare la poesia di Giuseppe Bordi: “I diritti dei bambini”, anch’essa spunto interessante di riflessione.
Tale percorso si è concluso con la realizzazione di un cartellone a forma di un tassello, sul quale abbiamo rappresentato la Famiglia come un albero, le cui radici sono la sua storia: i nonni, i prozii…; il tronco è la famiglia di ciascun bambino e la chioma è formata da tutte le foglie, che riportano il significato che ciascun alunno ha identificato per la propria famiglia.

Infanzia e Pre-school: I più Piccoli cantano i Diritti

 

La giornata mondiale dell’infanzia è una data commemorativa per celebrare ogni anno i diritti dei bambini e degli adolescenti. Il documento che suggellò questo senso di protezione nei confronti dei più piccoli è la Carta dei diritti dei fanciulli, redatta nel 1924 dalla Società delle Nazioni Unite. I diritti sono stati poi riconosciuti dall’ONU nella Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia. Era il 20 Novembre 1959. Ogni bambino ha il diritto di crescere sano e in condizioni di sicurezza, di sfruttare il suo potenziale, di essere ascoltato e preso sul serio. Le insegnanti e tutto il personale del Gonzaga Campus si impegnano giorno per giorno nella tutela dei diritti fondamentali di ciascun bambino, prestando attenzione ai loro bisogni. Le attività mirano al coinvolgimento di ciascuno, al benessere e alla condivisione dei valori fondamentali, come il rispetto per sé e per il prossimo, la fratellanza e la pace.

L’obiettivo che ci poniamo è quello di un futuro privo di discriminazioni e disuguaglianze. Ogni sezione della scuola dell’infanzia ha ricordato questa giornata speciale. È fondamentale diffondere una cultura della protezione e rendere partecipi i bambini fin da piccoli. Per questo abbiamo realizzato delle attività che li aiutassero, in modo ludico, a comprendere l’importanza dei diritti di ogni bambino, nello specifico il diritto al gioco, il diritto di avere una casa: la casa è il luogo dove dormire, dove mangiare, dove sentirsi sicuri e protetti, dove ci sono i nostri affetti; il diritto di avere un nome e cognome: realizzando la carta d’identità. Vogliamo condividere con voi, la nostra visione, espressa nelle parole della maestra Francesca Catalano: “Quanto può appagare rendere felice chi ci sta vicino! Pensate se l’altro, vicino a noi, è un bambino! Quanta potenza si racchiude nella parola bambino, intesa come persona con un grande potenziale che bisogna proteggere e curare. Proteggere e curare i nostri bambini, vuol dire proteggere il nostro futuro, il nostro mondo, la nostra vita. La gioia, la spensieratezza, la libertà di esprimersi, la vivacità del gioco, il bisogno di una famiglia e il desiderio di imparare e di crescere sono caratteristiche fondamentali del bambino. In passato e ancora adesso queste esigenze fondamentali sono state violate, per questo ogni anno, viene dedicato un giorno al ricordo dei diritti inviolabili di tutti i bambini del mondo, di chi può essere apparentemente felice e di chi visibilmente soffre.” Come affermò Papa Francesco: ‘Con i bambini non si scherza’.

 

La giornata mondiale dell’infanzia è una data commemorativa per celebrare ogni anno i diritti dei bambini e degli adolescenti. Il documento che suggellò questo senso di protezione nei confronti dei più piccoli è la Carta dei diritti dei fanciulli, redatta nel 1924 dalla Società delle Nazioni Unite. I diritti sono stati poi riconosciuti dall’ONU nella Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia. Era il 20 Novembre 1959. Ogni bambino ha il diritto di crescere sano e in condizioni di sicurezza, di sfruttare il suo potenziale, di essere ascoltato e preso sul serio. Le insegnanti e tutto il personale del Gonzaga Campus si impegnano giorno per giorno nella tutela dei diritti fondamentali di ciascun bambino, prestando attenzione ai loro bisogni. Le attività mirano al coinvolgimento di ciascuno, al benessere e alla condivisione dei valori fondamentali, come il rispetto per sé e per il prossimo, la fratellanza e la pace.

L’obiettivo che ci poniamo è quello di un futuro privo di discriminazioni e disuguaglianze. Ogni sezione della scuola dell’infanzia ha ricordato questa giornata speciale. È fondamentale diffondere una cultura della protezione e rendere partecipi i bambini fin da piccoli. Per questo abbiamo realizzato delle attività che li aiutassero, in modo ludico, a comprendere l’importanza dei diritti di ogni bambino, nello specifico il diritto al gioco, il diritto di avere una casa: la casa è il luogo dove dormire, dove mangiare, dove sentirsi sicuri e protetti, dove ci sono i nostri affetti; il diritto di avere un nome e cognome: realizzando la carta d’identità. Vogliamo condividere con voi, la nostra visione, espressa nelle parole della maestra Francesca Catalano: “Quanto può appagare rendere felice chi ci sta vicino! Pensate se l’altro, vicino a noi, è un bambino! Quanta potenza si racchiude nella parola bambino, intesa come persona con un grande potenziale che bisogna proteggere e curare. Proteggere e curare i nostri bambini, vuol dire proteggere il nostro futuro, il nostro mondo, la nostra vita. La gioia, la spensieratezza, la libertà di esprimersi, la vivacità del gioco, il bisogno di una famiglia e il desiderio di imparare e di crescere sono caratteristiche fondamentali del bambino. In passato e ancora adesso queste esigenze fondamentali sono state violate, per questo ogni anno, viene dedicato un giorno al ricordo dei diritti inviolabili di tutti i bambini del mondo, di chi può essere apparentemente felice e di chi visibilmente soffre.” Come affermò Papa Francesco: ‘Con i bambini non si scherza’.