L’attività curricolare delle classi della Scuola Primaria, in questa settimana, è stata interamente percorsa da un tema così dirimente e imprescindibile, seppur di sempre difficile trattazione. Gli strumenti adottati sono stati diversi: la lettura di un libro, la visione di un film, una lezione stimolante, il confronto attivo e il dibattito dei nostri ragazzi sono stati fondamentali per non perdere le tracce di ciò che è stato, e di ciò, che nella memoria, non dovrà essere mai più.
Per la 4B, parla la maestra Daniela:
“Affrontare un tema di questa portata richiede la massima delicatezza per accompagnare i bambini a prendere atto di una pagina nera della storia del ‘900. Partendo dalle loro conoscenze pregresse, ho spiegato il concetto della parola shoah e ho chiarito il significato di ebreo, ovvero persona di religione ebraica; successivamente, ho proposto ai bambini la lettura in aula del libro “La stella che non brilla” di Guia Risari. Si è trattata di una lettura attiva, quella dei bambini, cui ha fatto seguito un confronto guidato sul libro e sulle emozioni emerse, inquadrando il quadro storico nel quale è avvenuto il genocidio degli Ebrei e non solo. Ho cercato di far comprendere loro che dietro questa macchina spietata c’era una pianificazione di strategie politiche e sociali che, partendo dalla propaganda (con il controllo totale dei giornali, della radio e cinema), giungeva alla promulgazione di Leggi Razziali per legittimare le discriminazioni degli Ebrei e per arrivare alla cosiddetta “soluzione finale”.
Facendo mie le parole di papa Francesco, dinnanzi all’inorridire dei bambini a fronte della spietatezza degli uomini, ho detto loro che ciò è avvenuto, perché gli uomini hanno dimenticato che “siamo tutti fratelli”.
A conclusione, i bambini hanno realizzato un cartellone che schematizza quanto appreso sulla Shoah e sull’importanza del serbarne sempre memoria (Zakhor), contornando il cartellone con tante stelle di David, che riprendono a brillare con i messaggi di speranza che ciascun bambino sente nel proprio cuore.”
La 4A ha prediletto la visione del film “ La bambina delle arance”, che congiuntamente alla spiegazione della maestra e all’inquadramento storico della vicenda narrata, ha dato modo di stimolare un momento di dialogo e confronto sul tema, concretizzatosi, poi, nella realizzazione di un elaborato scritto nel quale gli studenti hanno avuto modo di dare libero sfogo ad emozioni e riflessioni.
Diamo voce ad alcune di queste: “ Questa storia ci insegna che noi possiamo fare la differenza, come Greta, che ogni giorno portava a Davide i resti della sua colazione a rischio della propria vita. Ma non solo questo: possiamo trarre dalla storia altre riflessioni, emozioni, sentimenti…. Il mondo non è solo un buco tutto noia e videogiochi, è molto di più!”
“Quando , a volte, ci sentiamo soli e pensiamo di essere inutili dobbiamo ricordarci di Davide, ma anche di molti altri che hanno vissuto l’orrore della guerra e che sono morti, burattini apparenti della altrui cattiveria e dello strapotere. Le testimonianze dei sopravvissuti ci hanno insegnato ad essere più umani.”
La 5A, 5B e la 5C, invece, si sono immersi nel classico “La vita è bella”, destinando i momenti a seguire alla recita di poesie, alla lettura di testimonianze e a un confronto in classe.
I più piccoli sono stati accompagnati in questo percorso immersivo attraverso vari strumenti: il racconto emozionante ed emozionato del “Orsetto di Fred” per la 3A ; il cartone “La stella di Andra e Tati” per la 3B; il film animato “Otto l’Orsacchiotto” ha accompagnato la 2A nell’attività di circle time e nella realizzazione di un cartellone finale; la 2B ha elaborato invece un lavoretto dopo aver riflettuto sul valore della diversità e dell’unicità di ciascuno grazie alla Filastrocca sulla diversità e alla visione del video “La liberazione delle Formichine”.