Carissime e carissimi,
buon inizio anno a tutti!
In questa circolare darò alcune comunicazioni anche pratiche, ma voglio farle precedere da qualche pensiero che mi abita all’inizio di questo anno pieno di tante sfide.
Prendo in prestito le immagini e le espressioni di Papa Francesco, quelle contenute nel suo discorso rivolto ai giovani universitari a Lisbona nell’ambito della Giornata Mondiale della Gioventù; mi piace condividerle citandole e commentandole con voi.
Parto da queste parole di Papa Francesco che vogliono essere il mio augurio per l’anno che ci apprestiamo a vivere “Amici, permettetemi di dirvi: cercate e rischiate, cercate e rischiate. In questo frangente storico le sfide sono enormi, gemiti dolorosi. Stiamo vedendo una terza guerra mondiale a pezzi. Ma abbracciamo il rischio di pensare che non siamo in un’agonia, bensì in un parto; non alla fine, ma all’inizio di un grande spettacolo. Ci vuole coraggio per pensare questo. Siate dunque protagonisti di una “nuova coreografia” che metta al centro la persona umana, siate coreografi della danza della vita”.
Viviamo un tempo in cui delle grandi domande attraversano il nostro mondo, bussano alla nostra porta e siamo invitati tutti, piccoli e grandi, studenti, docenti, collaboratori, famiglie ad affrontarle e a non lascarle da parte o fuori dalla scuola anche quando sono esigenti, ponendoci in un atteggiamento di umile ricerca intellettuale ma anche esistenziale e spirituale, proprio come il nostro Gonzaga desidera proporre con il suo progetto educativo di formazione integrale.
Attraverso la scuola: lo studio e le tante esperienze formative, cerchiamo il senso, la felicità, un mondo diverso “da pellegrini” ci suggerisce Papa Francesco sulla scia di Sant’Ignazio.
All’inizio dell’anno è bello immaginarsi “pellegrini”. Il Papa dice “è una parola bella. Letteralmente vuol dire lasciare da parte la routine abituale e mettersi in cammino, muovendosi «oltre i propri confini», cioè fuori dalla propria zona di comfort verso un orizzonte di senso. Nel termine “pellegrino” vediamo rispecchiata la condizione umana, perché ognuno è chiamato a confrontarsi con grandi domande che non hanno risposta, una risposta semplicistica o immediata, ma invitano a compiere un viaggio, a superare sé stessi, ad andare oltre”
All’inizio dell’anno prepariamoci dunque alla fatica della ricerca che la scuola propone senza scorciatoie troppo veloci. “Diffidiamo delle formule prefabbricate; diffidiamo delle risposte che sembrano a portata di mano, di quelle risposte sfilate dalla manica come carte da gioco truccate; diffidiamo di quelle proposte che sembrano dare tutto senza chiedere nulla. Diffidiamo!
Specialmente in questo tempo avvertiamo dentro di noi una inquietudine a pensare al futuro. Papa Francesco ha parlato in altri incontri di questa insoddisfazione e di questa inquietudine come di un virus che caratterizza le scuole dei gesuiti. A Lisbona ha ribadito “non dobbiamo aver paura di sentirci inquieti. Essere insoddisfatti, in questo senso e nella giusta misura, è un buon antidoto contro la presunzione di autosufficienza e contro il narcisismo. Siamo in cammino verso. Siamo chiamati a qualcosa di più, a un decollo senza il quale non c’è volo. Non allarmiamoci allora se ci troviamo interiormente assetati, inquieti, incompiuti, desiderosi di senso e di futuro.
Non siamo malati, siamo vivi! Preoccupiamoci piuttosto quando siamo disposti a sostituire la strada da fare col fare sosta in qualsiasi punto di ristoro, purché ci dia l’illusione della comodità; quando sostituiamo i volti con gli schermi, il reale con il virtuale; quando, al posto delle domande che lacerano, preferiamo le risposte facili che anestetizzano. Le risposte facili anestetizzano”.
La scuola tutta deve avere questo virus dell’inquietudine perché essa “non esiste per preservarsi come istituzione, ma per rispondere con coraggio alle sfide del presente e del futuro. L’autopreservazione è una tentazione, è un riflesso condizionato della paura, che fa guardare all’esistenza in modo distorto. Se i semi preservassero sé stessi, sprecherebbero completamente la loro potenza generativa e ci condannerebbero alla fame; se gli inverni preservassero sé stessi, non ci sarebbe la meraviglia della primavera. Abbiate perciò il coraggio di sostituire le paure coi sogni. Sostituite le paure coi sogni: non siate amministratori di paure, ma imprenditori di sogni!”
All’inizio di quest’anno confessiamo pure a noi stessi le nostre paure, ma facciamo vincere i nostri sogni. Parafrasando Papa Francesco: voi, cara comunità e soprattutto voi, cari studenti, pellegrini del sapere, cosa volete vedere realizzato quest’anno e nel futuro a Palermo e nel mondo? Quali cambiamenti, quali trasformazioni? E in che modo una scuola come la nostra può contribuirvi?
L’educazione non può essere chiusa e fine a sé stessa, essa è servizio!
“Sarebbe uno spreco pensare a una scuola impegnata a formare le nuove generazioni solo per perpetuare l’attuale sistema diseguale ed ingiusto del mondo. Se la conoscenza non viene accolta come responsabilità, diventa sterile. Se chi ha ricevuto un’istruzione… non si sforza di restituire ciò di cui ha beneficiato, non ha capito fino in fondo cosa gli è stato offerto. …Il titolo di studio non deve infatti essere visto solo come una licenza per costruire il benessere personale, ma come un mandato per dedicarsi a una società più giusta, una società più inclusiva, cioè più progredita”.
Così iniziamo quest’anno con la consapevolezza di una sfida grande alla scuola e all’educazione della necessità di una visione grande che ci mette in gioco con passione e responsabilità.
Dovevamo chiudere il nostro anno scolastico con l’udienza a Roma nella quale ci volevamo impegnare con Papa Francesco per un patto educativo globale: un patto per occuparci insieme attraverso l’educazione delle ferite e delle sfide del nostro mondo.
Il Patto Educativo Globale è in effetti uno dei modi più efficaci in cui papa Francesco lancia la sfida di una visione alta di educazione e di scuola per rendere la vita autentica e felice e per rendere il mondo giusto. Francesco dice “vi invito a studiare il Patto educativo globale e ad appassionarvene”. Lo faremo in diversi modi attraverso questo anno, proprio per sostituire i sogni alle paure e per danzare insieme la vita.
Passo ora alle comunicazioni pratiche per l’inizio dell’anno:
- troverete al vostro ritorno a scuola la nuova palestra che ci consentirà di utilizzarla per le attività scolastiche e per lo sport: educare attraverso lo sport è uno dei bei sogni del nostro campus che diviene sempre più realtà attraverso l’arricchimento dell’offerta formativa sportiva e attraverso il rapporto fecondo tra la scuola e la polisportiva;
- la fine del cantiere rende possibile liberare uno spazio parcheggio adeguato alla policy che ci eravamo dati in tempo di pandemia: il parcheggio di via Piersanti Mattarella 42 è dedicato alle famiglie dei bambini dell’infanzia e della Per School, a alle famiglie dei primi due anni della primaria e di grade 1- 2 3 della Primary School. Le altre famiglie potranno lasciare i figli prima della sbarra della portineria centrale san Giuseppe, i quali raggiungeranno autonomamente le loro classi. E’ vietato entrare all’interno del campus con la macchina, oltre la barriera della portineria San Giuseppe, ad eccezione di tutto il personale del campus, l’unico autorizzato ad usufruire del parcheggio nei luoghi dei viali interni indicati. La nostra scuola infatti vuole caratterizzarsi per una valorizzazione degli spazi verdi anche a fine didattico. La presenza delle macchine lo scorso anno ha inibito parecchie delle attività all’aperto importanti per la nostra scuola e per la sua missione.
- Avanzano i lavori della Casina Whitaker ma non sono ancora terminati come facilmente immaginabile. Quanto prima sarà completato il corridoio di passaggio tra l’International School e il plesso della scuola italiana e speriamo che la più grande parte dei lavori possa essere conclusa intorno al mese di dicembre. Gli uffici rimarranno per ora nella stessa posizione dell’anno scorso.
- Al piano terzo sono stati realizzati nuovi laboratori: ampliamento dei laboratori di chimica e fisica, un nuovo laboratorio di informatica, il laboratorio STEAM, l’aula di disegno artistico. Anche se gli arredi arriveranno solo nel mese di ottobre abbiamo voluto sottolineare il senso laboratoriale della nostra didattica sia della scuola internazionale che di quella italiana. Apprendere in modo laboratoriale accresce la motivazione e sviluppa la competenza personale degli studenti. Avere più laboratori arricchirà la didattica e permetterà a tutti gli studenti di frequentare i laboratori secondo i loro specifici piani di studio.
- Veniamo alle novità importanti che riguardano la comunità dei Gesuiti. Cominciamo dai saluti e ringraziamenti. Un grande grazie a nome di tutti va a Daniele Volpetti SJ chiamato ad andare a Roma per studi speciali. La sua destinazione certamente lascerà un vuoto nel cuore di tanti ragazzi e tanti di noi, ma la vita di un Gesuita è sempre chiamata a nuove sfide.
Anche Marco Garbari SJ, che aveva lavorato soprattutto alla scuola primaria, è stato chiamato ad una missione delicata e importante in Santo Domingo a favore dei più poveri.
Accogliamo invece i nuovi arrivi.
-
- P. Claudiu Miklos SJ, che viene dalla Romania, ed ha una grande esperienza nel lavoro con i giovani universitari, ma anche nella scuola. Sarà lui il responsabile della pastorale del Gonzaga Campus.
- A lui si affianca Giovanni Barbone SJ, che già si è fatto apprezzare negli ultimi mesi dello scorso anno e che starà con noi ancora un paio di anni per il suo magistero; siamo contenti di questo servizio che sarà diretto in particolare alla scuola internazionale.
- Arriva tra noi anche Pasquale Landolfi, un giovane fratello gesuita che lavorerà al liceo e nella dimensione sportiva del campus. Si tratta di confratelli pieni di tanti talenti che sapranno arricchire la nostra comunità ed il servizio ai nostri bambini e ragazzi.
- Ai gesuiti si aggiunge un giovane seminarista, Luigi Vitale, che continua una tradizione di collaborazione con il nostro seminario interdiocesano di Napoli. Egli sarà con noi un anno e si occuperà soprattutto dei bambini della primaria e dei ragazzi della prima media.
Un’altra bella notizia è l’apertura all’interno del nostro campus di una piccola comunità di suore africane appartenente alla Congregazione delle Evangelizing Sisters of Mary, la congregazione che abbiamo conosciuto ed apprezzato in Kenya. Ci daranno una mano a tenere sempre aperti la mente ed il cuore al mondo. Saranno impegnate nella pastorale e nell’insegnamento in particolare alla scuola internazionale e nella Scuola per Migranti che realizziamo al Gonzaga in collaborazione con il Centro Astalli. Ci raggiungerà in questo mese, visti permettendo, sister Hellen Tabea, mentre un’altra consorella si aggiungerà nel mese di marzo.
Ci sarà solo qualche piccola variazione nel corpo docente. Dobbiamo infatti registrare che diversi docenti, pur avendo avuto proposte per l’impiego nello Stato, hanno rinunciato per rimanere ad insegnare a Gonzaga. Si tratta di scelte coraggiose fatte in silenzio e lontano dei riflettori ma che sono per la comunità del Gonzaga un dono molto bello ed importante. Grazie a tutti coloro che ci danno testimonianza di un senso di missione e di servizio che è più forte di considerazioni solo pragmatiche del ruolo di insegnante. Queste testimonianze portano qualità e profondità alla nostra scuola. Grazie di cuore.
Qualche movimento in più si registra abitualmente all’International School, è un po’ fisiologico per il tipo di programma educativo. Quest’anno la Principal, Vicky Tarolla, riprende in pieno il suo ruolo di coordinamento dopo la maternità e sarà il riferimento primo per tutte le famiglie dell’ISP. Sarà per quest’anno anche riferimento per il coordinamento della Primary School; infatti, la coordinatrice di programma Emma Wagland prenderà un tempo sabatico motivato da ragioni personali. La ringraziamo per tutta la passione e l’entusiasmo che ha messo nel suo incarico l’anno scorso e la aspettiamo già per l’anno prossimo.
Da quest’anno, Rita Burrafato, lascerà l’insegnamento in classe per dedicarsi al coordinamento della Scuola Primaria che, con il tempo pieno, cresce sempre di più e richiede tante energie. A lei abbiamo chiesto anche di supportare p. Carlo Russo SJ nell’importante servizio dell’animazione pastorale della Primaria.
Un grande grazie va anche al prof. Castelli e al prof. Pulvirenti per il prezioso servizio di vicepresidi del liceo compiuto l’anno scorso. La cura dei ragazzi che è stata anche nel ruolo di vicepresidi la loro principale attenzione, spinge entrambi oggi a desiderare di dare la priorità alla relazione didattica ed educativa. Assumerà il ruolo di vicepreside dei licei il prof. Rosario Calabrese, che insegnerà filosofia al liceo, dopo aver dato tanto della sua competenza ed umanità ai ragazzi delle medie. Grazie ad Alessandro e Giuseppe e buon lavoro a Rosario.
Già vi ho in parte detto del nuovo fermento con cui si stanno preparando le proposte sportive per quest’anno scolastico. La bella palestra costituirà un ulteriore passo nel cammino, ma soprattutto è la formazione degli allenatori ed il loro essere punto di riferimento educativo per i ragazzi che arricchirà la vita del Campus.
Infine anche quest’anno avremo la presenza di tanti ragazzi del servizio civile, una cinquantina di giovani che con i loro studi ed i loro talenti si metteranno in gioco con bambini e ragazzi e permetteranno di realizzare attività stimolanti ed arricchenti per il bene dei nostri studenti. Ieri hanno già cominciato il loro anno di servizio. A tutti loro auguriamo un buon inizio e un benvenuto nella nostra comunità. Auguriamo anche di portare qui con loro i desideri ed i sogni più belli.
In questi giorni state ricevendo o riceverete le comunicazioni dei vari coordinatori didattici con le indicazioni sull’avvio dell’anno scolastico per ogni settore.
A tutti voi, piccoli e grandi, docenti non docenti e collaboratori, genitori, volontari e allenatori …giunga il mio augurio più sincero di buon anno scolastico.
In attesa di incontrarvi personalmente… caro saluto.
Vitangelo Carlo Maria Denora SJ
Direttore Generale