Lettera di inizio anno del Direttore Generale

Carissime e carissimi,
buon inizio anno a tutti!

In questa circolare darò alcune comunicazioni anche pratiche, ma voglio farle precedere da qualche pensiero che mi abita all’inizio di questo anno pieno di tante sfide.

Prendo in prestito le immagini e le espressioni di Papa Francesco, quelle contenute nel suo discorso rivolto ai giovani universitari a Lisbona nell’ambito della Giornata Mondiale della Gioventù; mi piace condividerle citandole e commentandole con voi.

Parto da queste parole di Papa Francesco che vogliono essere il mio augurio per l’anno che ci apprestiamo a vivere “Amici, permettetemi di dirvi: cercate e rischiate, cercate e rischiate. In questo frangente storico le sfide sono enormi, gemiti dolorosi. Stiamo vedendo una terza guerra mondiale a pezzi. Ma abbracciamo il rischio di pensare che non siamo in un’agonia, bensì in un parto; non alla fine, ma all’inizio di un grande spettacolo. Ci vuole coraggio per pensare questo. Siate dunque protagonisti di una “nuova coreografia” che metta al centro la persona umana, siate coreografi della danza della vita”.

Viviamo un tempo in cui delle grandi domande attraversano il nostro mondo, bussano alla nostra porta e siamo invitati tutti, piccoli e grandi, studenti, docenti, collaboratori, famiglie ad affrontarle e a non lascarle da parte o fuori dalla scuola anche quando sono esigenti, ponendoci in un atteggiamento di umile ricerca intellettuale ma anche esistenziale e spirituale, proprio come il nostro Gonzaga desidera proporre con il suo progetto educativo di formazione integrale.

Attraverso la scuola: lo studio e le tante esperienze formative, cerchiamo il senso, la felicità, un mondo diverso “da pellegrini” ci suggerisce Papa Francesco sulla scia di Sant’Ignazio.

All’inizio dell’anno è bello immaginarsi “pellegrini”. Il Papa dice “è una parola bella. Letteralmente vuol dire lasciare da parte la routine abituale e mettersi in cammino, muovendosi «oltre i propri confini», cioè fuori dalla propria zona di comfort verso un orizzonte di senso. Nel termine “pellegrino” vediamo rispecchiata la condizione umana, perché ognuno è chiamato a confrontarsi con grandi domande che non hanno risposta, una risposta semplicistica o immediata, ma invitano a compiere un viaggio, a superare sé stessi, ad andare oltre”

All’inizio dell’anno prepariamoci dunque alla fatica della ricerca che la scuola propone senza scorciatoie troppo veloci. “Diffidiamo delle formule prefabbricate; diffidiamo delle risposte che sembrano a portata di mano, di quelle risposte sfilate dalla manica come carte da gioco truccate; diffidiamo di quelle proposte che sembrano dare tutto senza chiedere nulla. Diffidiamo!

Specialmente in questo tempo avvertiamo dentro di noi una inquietudine a pensare al futuro. Papa Francesco ha parlato in altri incontri di questa insoddisfazione e di questa inquietudine come di un virus che caratterizza le scuole dei gesuiti. A Lisbona ha ribadito “non dobbiamo aver paura di sentirci inquieti. Essere insoddisfatti, in questo senso e nella giusta misura, è un buon antidoto contro la presunzione di autosufficienza e contro il narcisismo. Siamo in cammino verso. Siamo chiamati a qualcosa di più, a un decollo senza il quale non c’è volo. Non allarmiamoci allora se ci troviamo interiormente assetati, inquieti, incompiuti, desiderosi di senso e di futuro.
Non siamo malati, siamo vivi! Preoccupiamoci piuttosto quando siamo disposti a sostituire la strada da fare col fare sosta in qualsiasi punto di ristoro, purché ci dia l’illusione della comodità; quando sostituiamo i volti con gli schermi, il reale con il virtuale; quando, al posto delle domande che lacerano, preferiamo le risposte facili che anestetizzano. Le risposte facili anestetizzano”.

La scuola tutta deve avere questo virus dell’inquietudine perché essa “non esiste per preservarsi come istituzione, ma per rispondere con coraggio alle sfide del presente e del futuro. L’autopreservazione è una tentazione, è un riflesso condizionato della paura, che fa guardare all’esistenza in modo distorto. Se i semi preservassero sé stessi, sprecherebbero completamente la loro potenza generativa e ci condannerebbero alla fame; se gli inverni preservassero sé stessi, non ci sarebbe la meraviglia della primavera. Abbiate perciò il coraggio di sostituire le paure coi sogni. Sostituite le paure coi sogni: non siate amministratori di paure, ma imprenditori di sogni!”

All’inizio di quest’anno confessiamo pure a noi stessi le nostre paure, ma facciamo vincere i nostri sogni. Parafrasando Papa Francesco: voi, cara comunità e soprattutto voi, cari studenti, pellegrini del sapere, cosa volete vedere realizzato quest’anno e nel futuro a Palermo e nel mondo? Quali cambiamenti, quali trasformazioni? E in che modo una scuola come la nostra può contribuirvi? 

L’educazione non può essere chiusa e fine a sé stessa, essa è servizio!
“Sarebbe uno spreco pensare a una scuola impegnata a formare le nuove generazioni solo per perpetuare l’attuale sistema diseguale ed ingiusto del mondo. Se la conoscenza non viene accolta come responsabilità, diventa sterile. Se chi ha ricevuto un’istruzione… non si sforza di restituire ciò di cui ha beneficiato, non ha capito fino in fondo cosa gli è stato offerto. …Il titolo di studio non deve infatti essere visto solo come una licenza per costruire il benessere personale, ma come un mandato per dedicarsi a una società più giusta, una società più inclusiva, cioè più progredita”. 

Così iniziamo quest’anno con la consapevolezza di una sfida grande alla scuola e all’educazione della necessità di una visione grande che ci mette in gioco con passione e responsabilità. 

Dovevamo chiudere il nostro anno scolastico con l’udienza a Roma nella quale ci volevamo impegnare con Papa Francesco per un patto educativo globale: un patto per occuparci insieme attraverso l’educazione delle ferite e delle sfide del nostro mondo.

Il Patto Educativo Globale è in effetti uno dei modi più efficaci in cui papa Francesco lancia la sfida di una visione alta di educazione e di scuola per rendere la vita autentica e felice e per rendere il mondo giusto. Francesco dice “vi invito a studiare il Patto educativo globale e ad appassionarvene”.  Lo faremo in diversi modi attraverso questo anno, proprio per sostituire i sogni alle paure e per danzare insieme la vita.

Passo ora alle comunicazioni pratiche per l’inizio dell’anno:

  1. troverete al vostro ritorno a scuola la nuova palestra che ci consentirà di utilizzarla per le attività scolastiche e per lo sport: educare attraverso lo sport è uno dei bei sogni del nostro campus che diviene sempre più realtà attraverso l’arricchimento dell’offerta formativa sportiva e attraverso il rapporto fecondo tra la scuola e la polisportiva;
  2. la fine del cantiere rende possibile liberare uno spazio parcheggio adeguato alla policy che ci eravamo dati in tempo di pandemia: il parcheggio di via Piersanti Mattarella 42 è dedicato alle famiglie dei bambini dell’infanzia e della Per School, a alle famiglie dei primi due anni della primaria e di grade 1- 2 3 della Primary School. Le altre famiglie potranno lasciare i figli prima della sbarra della portineria centrale san Giuseppe, i quali raggiungeranno autonomamente le loro classi. E’ vietato entrare all’interno del campus con la macchina, oltre la barriera della portineria San Giuseppe, ad eccezione di tutto il personale del campus, l’unico autorizzato ad usufruire del parcheggio nei luoghi dei viali interni indicati. La nostra scuola infatti vuole caratterizzarsi per una valorizzazione degli spazi verdi anche a fine didattico. La presenza delle macchine lo scorso anno ha inibito parecchie delle attività all’aperto importanti per la nostra scuola e per la sua missione.
  3. Avanzano i lavori della Casina Whitaker ma non sono ancora terminati come facilmente immaginabile. Quanto prima sarà completato il corridoio di passaggio tra l’International School e il plesso della scuola italiana e speriamo che la più grande parte dei lavori possa essere conclusa intorno al mese di dicembre. Gli uffici rimarranno per ora nella stessa posizione dell’anno scorso.
  4. Al piano terzo sono stati realizzati nuovi laboratori: ampliamento dei laboratori di chimica e fisica, un nuovo laboratorio di informatica, il laboratorio STEAM, l’aula di disegno artistico. Anche se gli arredi arriveranno solo nel mese di ottobre abbiamo voluto sottolineare il senso laboratoriale della nostra didattica sia della scuola internazionale che di quella italiana. Apprendere in modo laboratoriale accresce la motivazione e sviluppa la competenza personale degli studenti. Avere più laboratori arricchirà la didattica e permetterà a tutti gli studenti di frequentare i laboratori secondo i loro specifici piani di studio.
  5. Veniamo alle novità importanti che riguardano la comunità dei Gesuiti. Cominciamo dai saluti e ringraziamenti. Un grande grazie a nome di tutti va a Daniele Volpetti SJ chiamato ad andare a Roma per studi speciali. La sua destinazione certamente lascerà un vuoto nel cuore di tanti ragazzi e tanti di noi, ma la vita di un Gesuita è sempre chiamata a nuove sfide.
    Anche Marco Garbari SJ, che aveva lavorato soprattutto alla scuola primaria, è stato chiamato ad una missione delicata e importante in Santo Domingo a favore dei più poveri.
    Accogliamo invece i nuovi arrivi.
    • P. Claudiu Miklos SJ, che viene dalla Romania, ed ha una grande esperienza nel lavoro con i giovani universitari, ma anche nella scuola. Sarà lui il responsabile della pastorale del Gonzaga Campus
    • A lui si affianca Giovanni Barbone SJ, che già si è fatto apprezzare negli ultimi mesi dello scorso anno e che starà con noi ancora un paio di anni per il suo magistero; siamo contenti di questo servizio che sarà diretto in particolare alla scuola internazionale
    • Arriva tra noi anche Pasquale Landolfi, un giovane fratello gesuita che lavorerà al liceo e nella dimensione sportiva del campus. Si tratta di confratelli pieni di tanti talenti che sapranno arricchire la nostra comunità ed il servizio ai nostri bambini e ragazzi.
    • Ai gesuiti si aggiunge un giovane seminarista, Luigi Vitale, che continua una tradizione di collaborazione con il nostro seminario interdiocesano di Napoli. Egli sarà con noi un anno e si occuperà soprattutto dei bambini della primaria e dei ragazzi della prima media.

Un’altra bella notizia è l’apertura all’interno del nostro campus di una piccola comunità di suore africane appartenente alla Congregazione delle Evangelizing Sisters of Mary, la congregazione che abbiamo conosciuto ed apprezzato in Kenya. Ci daranno una mano a tenere sempre aperti la mente ed il cuore al mondo. Saranno impegnate nella pastorale e nell’insegnamento in particolare alla scuola internazionale e nella Scuola per Migranti che realizziamo al Gonzaga in collaborazione con il Centro Astalli. Ci raggiungerà in questo mese, visti permettendo, sister Hellen Tabea, mentre un’altra consorella si aggiungerà nel mese di marzo.

Ci sarà solo qualche piccola variazione nel corpo docente. Dobbiamo infatti registrare che diversi docenti, pur avendo avuto proposte per l’impiego nello Stato, hanno rinunciato per rimanere ad insegnare a Gonzaga. Si tratta di scelte coraggiose fatte in silenzio e lontano dei riflettori ma che sono per la comunità del Gonzaga un dono molto bello ed importante. Grazie a tutti coloro che ci danno testimonianza di un senso di missione e di servizio che è più forte di considerazioni solo pragmatiche del ruolo di insegnante. Queste testimonianze portano qualità e profondità alla nostra scuola. Grazie di cuore.

Qualche movimento in più si registra abitualmente all’International School, è un po’ fisiologico per il tipo di programma educativo. Quest’anno la Principal, Vicky Tarolla, riprende in pieno il suo ruolo di coordinamento dopo la maternità e sarà il riferimento primo per tutte le famiglie dell’ISP. Sarà per quest’anno anche riferimento per il coordinamento della Primary School; infatti, la coordinatrice di programma Emma Wagland prenderà un tempo sabatico motivato da ragioni personali. La ringraziamo per tutta la passione e l’entusiasmo che ha messo nel suo incarico l’anno scorso e la aspettiamo già per l’anno prossimo.

Da quest’anno, Rita Burrafato, lascerà l’insegnamento in classe per dedicarsi al coordinamento della Scuola Primaria che, con il tempo pieno, cresce sempre di più e richiede tante energie. A lei abbiamo chiesto anche di supportare p. Carlo Russo SJ nell’importante servizio dell’animazione pastorale della Primaria. 

Un grande grazie va anche al prof. Castelli e al prof. Pulvirenti per il prezioso servizio di vicepresidi del liceo compiuto l’anno scorso. La cura dei ragazzi che è stata anche nel ruolo di vicepresidi la loro principale attenzione, spinge entrambi oggi a desiderare di dare la priorità alla relazione didattica ed educativa. Assumerà il ruolo di vicepreside dei licei il prof. Rosario Calabrese, che insegnerà filosofia al liceo, dopo aver dato tanto della sua competenza ed umanità ai ragazzi delle medie. Grazie ad Alessandro e Giuseppe e buon lavoro a Rosario.

Già vi ho in parte detto del nuovo fermento con cui si stanno preparando le proposte sportive per quest’anno scolastico. La bella palestra costituirà un ulteriore passo nel cammino, ma soprattutto è la formazione degli allenatori ed il loro essere punto di riferimento educativo per i ragazzi che arricchirà la vita del Campus.

Infine anche quest’anno avremo la presenza di tanti ragazzi del servizio civile, una cinquantina di giovani che con i loro studi ed i loro talenti si metteranno in gioco con bambini e ragazzi e permetteranno di realizzare attività stimolanti ed arricchenti per il bene dei nostri studenti. Ieri hanno già cominciato il loro anno di servizio. A tutti loro auguriamo un buon inizio e un benvenuto nella nostra comunità. Auguriamo anche di portare qui con loro i desideri ed i sogni più belli.

In questi giorni state ricevendo o riceverete le comunicazioni dei vari coordinatori didattici con le indicazioni sull’avvio dell’anno scolastico per ogni settore.

A tutti voi, piccoli e grandi, docenti non docenti e collaboratori, genitori, volontari e allenatori …giunga il mio augurio più sincero di buon anno scolastico.
In attesa di incontrarvi personalmente… caro saluto.

Vitangelo Carlo Maria Denora SJ
Direttore Generale

Lettera di fine anno del Direttore Generale e Calendario generale 2023-2024

Cari genitori, studenti, docenti e non docenti
Cari tutti

a conclusione di quest’anno scolastico desidero raggiungere con un pensiero personale ciascuno di voi.

La conclusione di un anno è sempre un’occasione per fare un primo bilancio.
Se dovessi guardare ai tanti frutti di quest’anno partirei certamente dai nostri bambini e bambine, ragazze e ragazzi che hanno avuto l’occasione di crescere e di fare dei passi in avanti in questa meravigliosa avventura della vita e della crescita. 

Il pensiero va a tutti i bambini e i ragazzi del nostro campus e, in modo particolare ai 271 studenti che quest’anno hanno concluso un ciclo di studi e si apprestano ad iniziare una nuova tappa del loro cammino; siamo felici di aver percorso con loro un tratto di strada e di averli accompagnati per un tempo più o meno lungo del loro cammino di crescita.

Se tutto questo è stato possibile è grazie al lavoro appassionato e instancabile dei nostri docenti e del personale non docente, che hanno donato tempo, energie, professionalità per il maggior bene di ciascuno; a loro va il nostro grazie più sincero. 

Desidero ringraziare ogni papà e ogni mamma per la fiducia che ci avete accordato e per tutte quelle volte che, nonostante i nostri limiti e le nostre fragilità, avete sostenuto e difeso la nostra alleanza educativa per il bene dei nostri figli.

Un grazie particolare anche ai volontari di servizio civile universale che hanno collaborato alla nostra missione educativa con l’energia e la vitalità tipica delle nuove generazioni; nel mese di agosto concluderanno il loro servizio e ci stiamo preparando ad accogliere i nuovi 50 volontari che dai primi di settembre inizieranno con noi un nuovo anno di servizio.

Permettetemi un altro grazie ai miei confratelli gesuiti, ed ai giovani gesuiti in formazione in particolare che, con generosità e spesso dietro le quinte, hanno sostenuto il nostro impegno di animazione pastorale con gli studenti.

Questo mese di luglio ci vede ancora impegnati con alcune iniziative del Gonzaga Estate:

  • il campus estivo per i bambini e ragazzi dai 18 mesi ai 12 anni che si concluderà il prossimo 28 luglio; 
  • le proposte estive per i nostri studenti dagli 11 ai 13 anni: il primo turno del campo estivo a San Fratello per gli studenti delle prime medie e di M1 che si è concluso da poco e il secondo turno che, fino al 09 luglio, vedrà protagonisti gli studenti di seconda media ed M2; inoltre, dal 21 luglio al 04 Agosto, alcuni studenti vivranno, presso lo Stonyhurst College (una delle più antiche scuole dei gesuiti in Inghilterra) una esperienza di studio, potenziamento linguistico, sport e condivisione con tanti altri studenti provenienti da vari Paesi.
  • le proposte estive per i nostri studenti dai 14-18 anni: alcuni nostri ragazzi partiranno il prossimo 09 Luglio per il campo di volontariato a Scampia; altri ancora dal 22 luglio al 06 agosto vivranno una forte esperienza di servizio con i nostri amici delle case famiglia di Sighet (Romania).

Mentre li accompagniamo nel vivere queste esperienze estive, siamo già a lavoro per sognare e programmare il nuovo anno che ci attende.

Intanto, sapendo di fare cosa gradita a quanti desiderano organizzare con anticipo la propria vita familiare e lavorativa, vi presento il calendario generale 2023-2024, con le date di inizio e fine anno scolastico e le sospensioni delle attività didattiche e sportive della Scuola, dell’International School Palermo e della Polisportiva. Nel calendario riportiamo anche le festività nazionali e le internazionali, le giornate internazionali del calendario della cittadinanza globale, e i vari eventi del nuovo anno.

Non mi resta che augurare a tutti…buon riposo! Il riposo sia un tempo per godere di ciò che si è fatto. Riposare non è far nulla, ma godere del lavoro fatto e della bellezza del creato, curando le relazioni. Il riposo, infatti, per essere vero riposo, non è semplice «cessare il lavoro» ma «immergersi nella relazione»: per amore e per amare.
A nome di tutto il consiglio di direzione vi saluto e vi auguro un sereno tempo di ristoro estivo. Ci rivediamo a settembre!

Vitangelo Carlo Maria Denora S.J.
Direttore Generale

Cittadini del mondo… in Kenya. Le voci dei giovani del Gonzaga Campus di ritorno dal campo di solidarietà internazionale

Cittadini del mondo… in Kenya. Le voci dei giovani del Gonzaga Campus di ritorno dal campo di solidarietà internazionale

di Serena Termini

PALERMO – Hanno abbracciato piccoli e grandi dell’altra parte del mondo, donando sorrisi e condividendo la loro vita quotidiana. Sono 40 persone – tra studenti, docenti e genitori del Gonzaga Campus – che lo scorso 28 maggio, in un campo umanitario di condivisione, hanno incontrato i bambini e ragazzi della “Bishop Mazzoldi School” delle Evangelizing Sisters of Mary in Kenya. Situate all’incrocio tra tre slums, le suore hanno dato vita a due scuole per cercare di rispondere, attraverso i progetti educativi, alla povertà delle persone più vulnerabili di queste aree.

La scuola, a volte, è l’unica possibilità per allontanarli da un futuro di sfruttamento lavorativo, sessuale o di adescamento nelle maglie della criminalità organizzata dedita allo spaccio di droga.

A raccontare, piene di emozione e con grande entusiasmo, la loro esperienza sono le due studentesse Lucìa e Francesca.

“E’ stata una esperienza bellissima – racconta Lucìa che ha 14 anni ed è di origine spagnola -. che mi piacerebbe ripetere anche il prossimo anno. Vedere questi bambini, nonostante le condizioni di povertà in cui vivono, così gioiosi e felici del poco che hanno, mi ha spinto a riflettere molto. Ricordo, quando dentro una baracca di lamiera, un padre di 45 anni – che aveva una invalidità a causa di un grave incidente – ci ha raccontato come, uno solo dei suoi 5 figli, andasse a scuola gratuitamente perchè era stato vittima di abusi sessuali. Abbiamo avuto, pure, la fortuna di condividere una piccola parte della vita di questi nostri coetanei stringendo anche delle belle amicizie. Recentemente, è successa pure una cosa bellissima: ho chiamato al telefono una ragazza del Kenya che sta attraversando un momento difficile, dandole parole di conforto. E’ davvero molto importante per me che si possano mantenere questi legami”.

Ho avuto modo di riportare alla mente con gli appunti, tappa per tappa, le persone che ho conosciuto e i momenti straordinari che ho vissuto in Kenya – racconta pure Francesca La Cavera di 17 anni che studia al liceo scientifico STEM anche il cinese-. Ho imparato cosa è l’umiltà e la consapevolezza dei propri limiti in situazioni di vita difficili, ascoltando e toccando con mano la vita di alcune persone: dal bambino di 4 anni alla persona di 60 anni. Da tutti loro ho imparato che, nonostante i problemi, si può e si deve sorridere alla vita, valorizzando tutto quello che si ha. Mi ha colpito molto la grande generosità d’animo di una signora che abbiamo incontrato dentro la sua baracca che ci ha offerto del the. Ritornare a Palermo mi ha fatto ridimensionare tutto quello che sono e ho nella mia vita, allontanando quelli che possono essere le lamentele inutili ed i pensieri banali”.

C’è anche chi, immersa tra la luce e i colori dell’Africa, ha vissuto, insieme agli altri giovani, alcuni significativi momenti di spiritualità tra canti, musiche e preghiera.

“Come mi hanno, da sempre, insegnato i gesuiti – continua Sara Longo, una ex allieva che oggi studia all’Università Scienze dell’Educazione – non bisogna mai smettere di cercare noi stessi nei luoghi e con le persone che incontriamo. In particolare, mi sono dedicata molto ai bambini della scuola dell’infanzia e della primary. Il primo giorno che sono entrata nella loro classe è stato come se mi aspettassero da sempre. Con loro ma anche con i più grandi ho condiviso pure dei momenti di spiritualità gioiosa e di preghiera che porterò sempre nel mio cuore. Anche nelle situazioni più tristi, ci hanno insegnato che bisogna sempre custodire e fare crescere la speranza che loro trasmettono con grande energia positiva attraverso i canti, la musica e i balli”.

I giovani del gruppo sono stati sorprendenti nella loro buona capacità di essersi saputi adattare ad una realtà così distante e diversa dalla loro. A raccontarlo è l’insegnante Linda Ogana, originaria del Kenya e da diversi anni a Palermo. 

“I nostri giovani si sono messi molto in gioco – racconta la docente Linda Ogana – adattandosi ad una organizzazione di vita notevolmente diversa dalla loro. Si sono, infatti, adeguati al cibo senza lamentarsi, hanno dormito nei dormitori e hanno accettato, perfino, l’uso razionato della rete internet. Tutto questo ha permesso loro di vivere con maggiore intensità gli scambi interculturali pieni di forte arricchimento reciproco. Ricordo con grandissima emozione quando ho letto in una loro classe le letterine dall’Italia che avevano scritto i miei alunni di quarta elementare. La gratitudine espressa da questi giovani è qualcosa che mi porterò dentro per lungo tempo. Una volta ritornati a Palermo è stato inevitabile aprire una riflessione sul concetto di ‘superfluo’ che caratterizza la nostra società occidentale”.

“Questo è sicuramente il consolidamento di un sogno e di un forte desiderio rivoluzionario, coltivato da tantissimi anni – afferma con soddisfazione p. Vitangelo Denora, gesuita e direttore generale del Gonzaga che, nel 2017 ha prestato un anno di servizio missionario in Kenya -. Credo, infatti, che per la crescita dei giovani, l’incontro delle persone che vivono nelle realtà più ferite del mondo, sia davvero di notevole importanza. Nel nostro caso, l’evidente miseria che emerge, in tutta la sua drammaticità nelle baraccopoli di Nairobi, contrasta in maniera fortissima con la grande vitalità e solidarietà che c’è fra le persone. A testimoniarlo per prima, in maniera meravigliosa sono i bambini e le bambine; i piccoli giocano con poco solo all’insegna dello spirito di completa condivisione, non conoscendo esclusività o individualismi. Danno anche una grandissima importanza alla scuola che considerano una grande opportunità di vita che fa la differenza rispetto ad altri. Negli slums sono poverissimi ma, poi, quando si mettono la divisa, i più grandi accompagnano i più piccoli a scuola, pieni di gioiosa gratitudine”.

“Nei giorni vissuti insieme, allontanando barriere e pregiudizi di ogni tipo – continua p.Vitangelo -, sono avvenuti bellissimi scambi interculturali pieni di umanità tra giovani e bambini di due continenti diversi. Come cittadini del mondo, abbiamo la necessità di conoscere l’umanità più autentica senza maschere e senza difese perchè questo ci aiuta e ci mette molto in profonda discussione. Nella mission della nostra scuola internazionale, non siamo orientati solo a coltivare le relazioni con il nord del mondo ma anche, come in questo caso, con l’enorme ricchezza di valori che può emergere dal Sud del mondo. Con la “Mazzoldi School” ormai si è consolidato un ponte che manterremo vivo in varie forme e, naturalmente, continuando ad organizzare questi viaggi con un approccio educativo originale e rivoluzionario”.

Clicca qui per visionare la Gallery completa con le foto del viaggio in Kenya 2023

Annullata l’udienza con Papa Francesco. L’abbraccio del Gonzaga Campus

Carissime e carissimi,
come sapete l’operazione del Papa è riuscita bene: siamo contenti e, dopo averlo  ricordato nella celebrazione di questa mattina, continuiamo a pregare perché si  ristabilisca presto.
Con profondo rammarico devo confermarvi che, come comunicato ufficialmente dalla  Prefettura della Casa Pontificia, l’atteso incontro delle scuole dei gesuiti di Italia, Malta  e Albania con Papa Francesco, inizialmente previsto per sabato 10 giugno, è stato  annullato a causa del ricovero ospedaliero del Papa per motivi di salute. 

Per chi ha organizzato il viaggio a Roma con mezzi propri, segnaliamo che sarà possibile,  se lo si desidera, ritrovarsi presso la chiesa del Gesù – piazza del Gesù –Roma – alle ore  11:30 per una Santa Messa insieme ad altri partecipanti delle nostre scuole. 

Per chi ha usufruito dell’organizzazione del campus segnaliamo che i viaggi con Grandi Navi Veloci sono stati cancellati. 

Sia le quote dei viaggi in nave (per chi si è iscritto con l’organizzazione del campus) sia il  contributo versato per l’iscrizione (per chi ha scelto di partecipare con mezzi propri)  saranno integralmente rimborsate. 

Il rimborso dovrà essere richiesto via mail attenendosi alle seguenti indicazioni:

  • Inviare e-mail a: udienzapapale@gonzagapalermo.it
  • Oggetto e-mail: cognome e nome della persona/famiglia iscritta all’udienza;
  • Corpo del testo della mail: importo pagato, il codice iban e l’intestatario del conto corrente sul quale effettuare il rimborso;
  • Allegati: la ricevuta di pagamento della quota versata o la distinta del bonifico effettuato. 

Nonostante questa inevitabile cancellazione, le nostre scuole hanno voluto esprimere la loro vicinanza, l’affetto e la gratitudine al Santo Padre attraverso una lettera indirizzata a lui e firmata dal Presidente della Fondazione Gesuiti Educazione, p. Claudio Barretta  SJ.. Clicca qui per leggerla!

Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che a vario titolo si sono prodigati, soprattutto in queste ultime settimane, per organizzare al meglio l’iniziativa e per  scusarmi con tutti i partecipanti per il repentino cambiamento di programma.  Siamo certi che, nonostante l’annullamento, il legame che unisce le nostre scuole al  Santo Padre resterà saldo e fecondo di frutti. 

Un caro saluto
p. Vitangelo Carlo Maria Denora SJ
Direttore Generale

23 maggio 2023 (XXXI anniversario delle stragi di mafia). Indicazioni per partecipare al corteo verso l’albero Falcone

Martedì 23 maggio 2023 la comunità del Gonzaga Campus tornerà a celebrare, insieme alla società civile e alle istituzioni, la Giornata della Legalità, nel XXXI anniversario delle stragi di Capaci e di via D’Amelio, nelle quali persero la vita i giudici Falcone, Borsellino, Morvillo e le loro scorte, e in memoria di tutte le vittime della mafia.

Il nostro campus vuole affermare, ancora una volta, il suo “no a tutte le mafie” e a tutte le forme di criminalità, impegnandosi attivamente nella partecipazione alle iniziative previste per quella Giornata: esse costituiscono il momento di maggiore affermazione pubblica del quotidiano impegno nell’educazione delle nuove generazioni, nella formazione di cittadini consapevoli, competenti, compassionevoli, impegnati, attraverso cui la nostra scuola afferma i valori assoluti dell’amore, della giustizia, della legalità, dell’onestà, dell’accoglienza.

Tutti i nostri studenti, in questi giorni e in particolare nella settimana dal 22 al 26 Maggio saranno coinvolti, all’interno dell’orario scolastico, in attività e iniziative: incontri, film, testimonianze, dibattiti, lavori creativi e artistici. 

Martedì 23 maggio, a partire dalle ore 9:00, all’interno dell’Aula bunker di Palermo, una piccola rappresentanza di liceali, accompagnati dalla prof.ssa Vacante, avrà l’opportunità di partecipare all’incontro con i magistrati Pietro Grasso e Giuseppe Ayala.
Un ulteriore piccolo gruppo parteciperà alla cerimonia istituzionale trasmessa in diretta RAI, che si svolgerà alle ore 10:00 all’esterno dell’Aula bunker alla presenza delle Autorità istituzionali, dei vertici delle Forze dell’Ordine, della Magistratura e della società civile.

Il pomeriggio di martedì 23 maggio, tutte le scuole di ogni ordine e grado sono invitate a partecipare al corteo che partirà dall’Aula Bunker e che arriverà sotto l’Albero Falcone, in via Notarbartolo. Alle 17.58, ora della strage, un trombettista della Polizia di Stato suonerà il Silenzio in onore delle vittime e verranno letti i nomi dei caduti negli attentati di Capaci e di Via d’Amelio.
Tutti gli alunni, i genitori, i docenti, il personale non docente, i volontari di servizio civile, gli atleti e gli istruttori della Polisportiva, gli ex alunni e i membri dei gruppi e delle associazioni ignaziane sono invitati a prendere parte al raduno pomeridiano

L’appuntamento per ritrovarci, aggregarci e procedere insieme verso l’albero Falcone è per martedì 23 maggio alle 15.00 nell’agorà del campus.
Per tutte le classi di tutti i settori l’uscita sarà anticipata alle ore 14.30 per permettere il raduno in agorà e la partecipazione al corteo. 

Abbiamo scelto di muoverci insieme dal campus per affermare, in modo significativo, la continuità tra il lavoro per la legalità che si fa a scuola e l’adesione concreta ai valori di cittadinanza e partecipazione alla vita civile della città e della Nazione.

Un ponte di solidarietà da Palermo al Kenya per aiutare bambini e giovani delle Slums. Aperta una raccolta fondi

I giovani del Gonzaga Campus il 28 maggio partiranno per incontrare i bambini e ragazzi della “Mazzoldi School” delle Evangelizing Sisters of Mary in Kenya. 

Suor Boni Consili: “Povertà, alcol e droga sono i principali problemi

PALERMO – Incontrare, all’insegna del massimo spirito di condivisione, chi vive in un’altra parte del mondo la povertà più estrema, sostenendo chi ogni giorno si impegna con dedizione e amore per loro. E’ questo il fine che porterà, 40 persone – tra studenti, docenti e genitori del Gonzaga Campus – a partire il prossimo 28 maggio per incontrare la “Mazzoldi school” delle Evangelizing Sisters of Mary in Kenya. Situate all’incrocio tra tre slums, le suore hanno dato vita a due scuole con l’intento di rispondere alla povertà dei più vulnerabili di queste aree attraverso la loro educazione.

La scuola, a volte, è l’unico rifugio da un futuro di sfruttamento: in Kenya un bambino su quattro è costretto a lavorare nei campi, a fare il venditore ambulante o addirittura a spacciare droga.  Quest’anno la fiera missionaria del Gonzaga Campus di Palermo, prevista per sabato 27 Maggio 2023, sostiene la Mazzoldi School in Kenya, per finanziare un luogo che è scuola, ma anche salvezza, aiuto e accoglienza.  La scuola, vicino a Nairobi, con tutte le sue attività, si rivolge ai bambini e alle bambine ma anche a giovani rispondendo ad oltre 200 persone. Legata alla povertà estrema c’è spesso, da 14 ai 18 anni, anche il consumo di alcol e droga.

Per l’occasione è stata aperta la campagna di crowdfunding https://gofund.me/79ac2147 sulla piattaforma GoFundMe, dove è possibile fare una donazione in maniera facile e sicura, in pochi secondi, anche di un piccolo importo, direttamente dal proprio computer o smartphone, con carta di credito, bonifico bancario o Paypal. 

“Sono molto contenta che questo gruppo di giovani possa incontrarci per conoscere la mission che portiamo avanti nella nostra scuola in aiuto di coloro che hanno più bisognodice suor Boni Consili -. E’ molto importante per noi potere condividere con voi questa azione di comunità che, rafforzando il legame tra l’Italia e Kenya, vuole contribuire a dare un futuro migliore ai bambini che si trovano nella nostra scuola”. Uno dei problemi principali è quello dell’accesso – continua suor Boni Consili – all’istruzione perché quello che manca, nelle situazioni di maggiore povertà, è proprio riconoscere i grandi benefici che può dare la formazione scolastica. La nostra realtà, trovandosi molto vicino alle grandi baraccopoli di Nairobi, ci ha fatto scegliere di impegnarci attivamente ogni giorno. La scuola diventa una risorsa di aiuto fondamentale che li allontana da tante forme di sfruttamento lavorativo ma anche da altre forme di devianza dovute al consumo di alcol e droga”.

A mostrare tutto la sua emozione per questo viaggio è anche la giovane Elisabetta Coniglio di 17 anni -. “Ho deciso di partire per tanti motivi – racconta Elisabetta -. Il primo è il desiderio di conoscere un Paese così diverso dal nostro che mi permetterà di riflettere molto. Nonostante il tempo di permanenza sia poco, per potere dare un aiuto più duraturo e concreto, sicuramente, sarà un modo per trasmettere tanta gioia e speranza a questi bambini in una prospettiva di sostegno futuro anche a distanza. Parto anche con l’idea che poi mi piacerà raccontare e trasmettere ai miei amici e alle mie compagne che rimangono a Palermo quello che avrò vissuto in Africa”. 

“Sono nato in Kenya – dove ho vissuto fino all’età di 11 anni – perché mio padre per lavoro si era trasferito lì, negli anni ’50, e mia mamma è inglese – aggiunge pure Pietro Coniglio, papà di Elisabetta che accompagnerà la figlia in Kenya -. Questo viaggio, certamente, non vuole essere una vacanza ma un momento di presa di coscienza di una realtà molto diversa da quella nostra che ci aiuta ad inquadrare tutto in una prospettiva di vita molto più aperta. Si parte, quindi, con uno spirito di servizio che poi aiuterà, noi e i nostri figli, a fare tesoro di una esperienza che ci porterà, nella quotidianità, ad attivarci per le realtà, più vicine e più lontane, che hanno bisogno”.

“Sento una grande emozione dentro e attendo di riabbracciare una terra bellissima – dice p. Vitangelo Denora, direttore generale del Gonzaga Campus -. Sono luoghi dove dentro la povertà, a volte estrema, si aprono sorrisi e gesti pieni di una umanità rinnovata. Il nostro fine più alto è sempre quello di impegnarci per la costruzione di un mondo diverso a partire da relazioni autentiche e profonde che fanno avere una percezione ampia dei grandi problemi che esistono. L’idea è quella di potere vivere con questi bambini momenti anche di scuola diversa. Ai nostri giovani proponiamo una esperienza che permetterà di prendere consapevolezza, rispetto alla loro dimensione sociale di vita, di una realtà forte come quella africana. Entreremo nelle Slums, in alcune baracche dove le suore missionarie operano.

Ciò che colpisce sempre è il fortissimo contrasto tra queste condizioni di povertà e la bellezza dei colori del continente africano. Da queste persone, spesso, si respira una grande energia vitale, a partire dai più piccoli che si divertono e giocano con poco. Quello che ci caratterizzerà sarà un grande spirito di condivisione dei diversi momenti di comunità. A supporto dell’azione delle sorelle africane daremo anche un sostegno economico a cui tutti possono contribuire”.   

Sabato 27 maggio, dalle 9.30 alle 15.30, durante la Fiera Missionaria “Madonna della strada”, si potrà, infatti, fare la propria offerta per la Mazzoldi School. Sarà una giornata di festa e di solidarietà, aperta a tutta la città con giochi, musica, laboratori per bambini e ragazzi, stand gastronomici e artigianali, a cura degli studenti, degli insegnanti, delle famiglie e degli ex alunni.

Sarà un’occasione importante per conoscere anche altre realtà missionarie che vengono sostenute dagli studenti e dai giovani della Lega Missionaria Studenti durante tutto l’anno: le case di accoglienza in Romania, l’accoglienza ai rifugiati Ucraini, i campi di volontariato in Perù, il sostegno economico e umano alla Missione Speranza e Carità di Biagio Conte e alle attività del Centro Astalli Palermo.

Diamoci un tono 2023: tutti i brani dei nostri studenti

Si è da poco conclusa la XII edizione di “Diamoci un tono”:  il concorso musicale della rete di scuole dei gesuiti.
I nostri studenti hanno partecipato alla finale che si è svolta a Torino lo scorso venerdì.
Il gruppo della Scuola Primaria si è aggiudicato il “Premio della Giuria”; invece gli studenti di medie (Gaia Forello) e dei licei (Anna Compagno e Silvia Costa) sono rientrati tra i primi tre classificati aggiudicandosi il secondo posto nelle due rispettive categorie.

A prescindere dalle classifiche riteniamo che tutti i brani dei nostri ragazzi siano di grande valore, sia per la qualità musicale che per i messaggi di speranza e di pace che veicolano.
I brani di quest’anno infatti  promuovono la parola come mezzo per allargare i confini e provocare un cambiamento dentro e fuori di noi.

Condividiamo con voi la playlist con tutti i video/audio delle esecuzioni dei nostri ragazzi.

Vi invitiamo a concedervi una sosta di qualche minuto per ascoltarne qualcuno…per lasciarvi toccare in profondità dalle loro voci che sono per tutti noi il motivo per cui credere in un presente e futuro migliore. Chissà che l’ascolto di un brano possa provocare un piccolo o grande cambiamento dentro ciascuno di voi. A molti di noi è successo. Ascoltandoli ci siamo emozionati e ci hanno interpellato.

Clicca qui per la playlist!

Buon ascolto!

Gonzaga Estate 2023

Carissime e carissimi,

mentre ci apprestiamo a vivere questo ultimo tempo intenso dell’anno scolastico che per molti sarà un importante passaggio ad un nuovo ciclo di studi e una nuova fase della crescita, ci stiamo preparando per offrire a tutti i nostri bambini e ragazzi, dai 2 ai 18 anni, un’estate particolarmente ricca di esperienze, opportunità di crescita, di gioco, di socialità, di divertimento, di natura, di sport, di solidarietà. 

Così anche quest’estate la proposta del Gonzaga Campus è ricca e variegata e c’è spazio e posto per tutti: per i più piccoli ma anche per gli adolescenti, i maturandi, gli universitari e gli ex alunni, per le famiglie.

Anche quest’anno per gli interni (iscritti alla Scuola e all’International School Palermo) sono previsti degli sconti. Ma le opportunità sono aperte a tutti: anche a bambini e ragazzi che non frequentano i nostri percorsi scolastici. Per questo vi chiedo di farvi portavoce ad altre famiglie che sono alla ricerca di proposte estive qualificate per i loro figli. 

Nei prossimi giorni, i genitori delle fasce d’età interessate, riceveranno delle comunicazioni più dettagliate e le schede di iscrizione: il campus per la fascia 2-5 anni e per la fascia 6-12 anni; la proposte della fascia 11-13 anni (Campo Estivo a San Fratello per gli studenti delle Medie e della Middle School) e per le quattro esperienze che rivolgiamo alla fascia 14-18 anni (“La testa ben fatta”, “Le mani ben fatte” e i “campi di volontariato in Romania e a Scampia” per gli studenti dei Licei, High School e Diploma Program).

Tutte le attività saranno coordinate dai nostri docenti ed educatori, dagli allenatori e istruttori della Polisportiva, con il prezioso supporto dei volontari di servizio civile universale.

Sono certo che tutte queste occasioni costituiranno un ulteriore tempo in cui, dopo l’impegno dello studio, i nostri ragazzi potranno godere della bellezza del divertimento sano e di occasioni di nuova socialità e di crescita.

In fondo trovate lo schema con tutte le opportunità.

Un caro saluto
Vitangelo Carlo Maria Denora sj
Direttore Generale

Tutte le proposte del Gonzaga estate 2023

ETA’ / SETTORE
PERIODO – ORARI – LUOGHI
18-24 mesi
Campus estivo
19 Giugno – 28 Luglio 2023
dal lunedì al venerdì (07.30 /13:00)
Gonzaga Campus
2-5 anni
Campus estivo
19 Giugno – 28 Luglio 2023
dal lunedì al venerdì (07.30 /16:00)
Gonzaga Campus
6-12 anni
Campus estivo
12 Giugno – 28 Luglio 2023
dal lunedì al venerdì (07.30 /16:00)
Gonzaga Campus
11-13 anni
Campo Estivo a San Fratello
Prima media ed M1: 27 Giugno – 02 Luglio 2023
Seconda media ed M2: 04 – 09 Luglio 2023
“Villa De Angelis” sui Monti Nebrodi (ME)
Biennio Licei – (M4 – M5)
“La testa ben fatta”
03-14 Luglio 2023
Gressoney (Villa Belvedere)
Triennio Licei – e Diploma IB (D1 – D2)
Campo di servizio a Sighet
22 Luglio – 06 Agosto 2023
(Romania)
Triennio Licei – Diploma IB (D1-D2)
Campo di servizio a Scampia
09 -16 Luglio 2023
(Napoli)
Triennio Licei – Diploma IB (D1-D2)
“La mani ben fatte”
due opzioni:
01-09 luglio 2023 a Vau-Dejes (Albania):
03-14 Luglio 2023 a Marradi (Firenze)

Torna il Gonzaga CITY DAY nel segno dell’ecologia umana e ambientale

Sabato 22 Aprile 2023, in occasione della 53ª Giornata Mondiale della Terra,
più di 50 laboratori e attività sportive gratuite al Gonzaga Campus – Palermo

Il tema centrale di quest’anno sarà la dimensione dell’ecologia integrale in cui umanità, natura e cura dell’ambiente vengono pensati come aspetti profondamente collegati e interdipendenti. 

Il prossimo 22 Aprile, infatti, in occasione della 53a Giornata Mondiale della Terra, il filo conduttore che accompagnerà la giornata partirà dallo slogan “Una scuola aperta alla città, una città aperta al mondo” e dalla domanda “qual è il mondo che sogniamo e che ci impegniamo a costruire?”.

Sono previsti diversi laboratori e attività sportive, fruibili gratuitamente da tutti: dai più piccoli ai giovani coinvolgendo pure adulti e famiglie. 

Il Gonzaga City Day di quest’anno è pensato anche come una tappa di un itinerario che condurrà all’incontro con Papa Francesco previsto il prossimo 10 Giugno.

L’intenzione è quella di offrire alla cittadinanza la possibilità di godere degli ampi spazi verdi del campus, facendo sperimentare, ai giovani di tutte le età e alle famiglie, occasioni di creatività, di sport, di divertimento, di gioco intergenerazionale ed inclusivo.

I laboratori si concentrano su 8 aree tematiche che caratterizzano la proposta educativa del Gonzaga: Sport & Salute, Ecologia & Ambiente, Digitale &Tecnologie, Arte & Creatività, Cittadinanza Globale & Multilinguismo, Spiritualità & Scelte di Vita, Sociale & Politico, Culture & Comunicazione. Per ognuno di questi ambiti saranno proposti da docenti ed educatori del campus (Scuola, International School Palermo, Polisportiva) alcuni laboratori (in italiano o in inglese) e attività sportive specifiche per ogni fascia d’età: 3-5 anni, 6-10 anni, 11-13 anni e 14-18 anni, della durata di 1h e 30. Molti laboratori sono aperti anche agli adulti, in forma di dinamica genitori-figli. Al termine di un turno di laboratorio, chi lo desidera potrà proseguire scegliendo e partecipando ad un altro laboratorio del turno successivo; in questo modo si potranno fare diverse esperienze divertenti e stimolanti.

“Dobbiamo prendere coraggiosamente coscienza che la crisi ambientale e relazionale che viviamo può essere affrontata dedicando attenzione all’educazione di chi domani sarà chiamato a custodire la casa comune – afferma p. Vitangelo Denora, direttore generale del Gonzaga Campus -. La proposta non è solo per alcuni ma per tutti. Pertanto, crediamo che vivere una giornata all’insegna del gioco, dei laboratori, dello sport e dell’ecologia integrale …possa essere un’occasione bella che offriamo alla città e che ci offriamo reciprocamente, condividendola con tutti coloro i quali desiderano recuperare il piacere di stare insieme. L’appuntamento si pone l’obiettivo di chiamare tutti – governi, imprese, cittadini – ad investire nel nostro Pianeta e nelle generazioni future. Agire ora per proteggere la salute, le nostre famiglie e l’ambiente. Innovare subito per provare ad invertire la rotta. Costruire sin da ora un futuro più sostenibile e più equo. Il futuro del pianeta è il futuro dei suoi abitanti”.

Per conoscere il programma della giornata clicca qui

Pasqua 2023. Chiamati a compiere un gesto concreto di risurrezione. Gli auguri del Direttore Generale

[English version below]

Pasqua di Resurrezione 2023

Carissime e carissimi,

mi piace partire, nel porgervi il mio augurio di Pasqua, dalle parole di Papa Francesco che il prossimo 10 giugno avremo la gioia di incontrare nuovamente come Gonzaga e come scuole dei Gesuiti.

Dov’è oggi la tua speranza?” – ha chiesto il papa con insistenza durante l’ultima udienza generale. “A noi, come davanti agli occhi dei discepoli c’è l’immagine della croce, ma dopo poco loro capiranno che proprio da quella croce nasce un nuovo inizio”. 

Francesco sottolinea questa apparente contraddizione e dice che la speranza di Dio germoglia proprio “nei buchi neri delle nostre attese deluse”. 

“Fratelli e sorelle, anche noi siamo feriti: chi non lo è nella vita? Chi non porta le cicatrici di scelte passate, di incomprensioni, di dolori che restano dentro e si fatica a superare? Ma anche di torti subiti, di parole taglienti, di giudizi inclementi? Dio non nasconde ai nostri occhi le ferite che gli hanno trapassato il corpo e l’anima. Le mostra per farci vedere che a Pasqua si può aprire un passaggio nuovo: fare delle proprie ferite dei fori di luce” – conclude papa Francesco.

Ecco il senso della Pasqua per tutti noi!

Anche per chi non crede, il messaggio della Pasqua mantiene e conserva un valore tutto speciale: nella natura che si rinnova, nella chiara luce che domina le giornate della primavera ai suoi esordi, tutti possiamo cogliere e fare nostro il desiderio di un nuovo inizio, di una speranza che torna a fare capolino nelle nostre giornate, di un fluire di vita che è sempre più forte della morte.

Non posso però augurarvi buona Pasqua, senza aver ricordato una delle ferite di questo tempo, quella della guerra in Ucraina, la quale pur avendo già generato la luce dell’accoglienza nella nostra comunità, ci chiama ancora ad un gesto concreto di Pasqua.

Vi parlo di Dasha e Tamara due sorelle ucraine di Kherson, nell’Ucraina meridionale, arrivate a Palermo nel settembre 2022, in fuga dalla guerra.

Dasha tra pochi giorni compirà 17 anni, frequenta la classe M5 dell’International School del nostro Gonzaga Campus mentre in Ucraina frequentava il terzo anno della scuola superiore; Tamara ha 29 anni, ha lavorato in Francia per uno scambio con l’università e in Polonia in alcuni ristoranti. Adesso ha trovato lavoro come cameriera in un noto ristorante palermitano del centro storico, dal lunedì al sabato.

Le ragazze hanno il permesso di soggiorno speciale per l’emergenza Ucraina, che sarà rinnovato a breve, e sono iscritte al servizio sanitario nazionale; la minore è stata affidata dai genitori alla sorella maggiore.

Per i primi mesi hanno vissuto presso l’abitazione palermitana di una signora ucraina, concittadina della loro famiglia; ma il quartiere periferico, gli spazi ristretti dell’abitazione e l’arrivo di altri profughi ucraini hanno reso impossibile la prosecuzione della convivenza.

Per tali motivi, da fine gennaio 2023 le ragazze sono ospitate in una camera della “Cueva”, la Casa di dei Gesuiti di via Isidoro la Lumia, dove conducono una vita tranquilla, con senso di responsabiltà e rispetto per gli spazi e le persone. Tale sistemazione è però temporanea, dato che la Cueva non è un luogo residenziale ma è stata pensata per l’accoglienza di gruppi di preghiera e per altri scopi formativi e comunitari.

Le ragazze hanno dunque bisogno di essere accolte in un ambiente “familiare” che offra loro un alloggio semplice ma confortevole e un po’ di calore umano.

In particolare Dasha, la più piccola, avrebbe bisogno di una figura adulta di riferimento, in quanto la sorella è molto impegnata con il suo lavoro tutti i pomeriggi e le sere. Le ragazze, naturalmente, provvederebbero alla pulizia e alla cura della loro camera, del bagno e degli ambienti comuni. Tamara è anche una brava cuoca, per cui potrebbero essere autonome nella preparazione dei propri pasti.

Condivido con tutti voi, alla fine di questa mia lettera, la testimonianza che Dasha, in prima persona, ha fatto a scuola della terribile esperienza della guerra e in particolare dell’invasione russa di Kherson…nella speranza che questo appello trovi una “casa” accogliente per queste due nostre figlie. 

Auguro, dunque, a tutti ma in modo particolare, ai nostri studenti più piccoli e ai nostri ragazzi e ragazze che ciascuno possa trovare nuove ragioni di speranza, di apertura, di impegno così che questa nostra società continuamente provata dall’esperienza del male in tutte le sue forme possa fare emergere il tanto bene esistente, un bene che scalda i cuori e li rinnova.

A nome mio, dei miei confratelli gesuiti della Comunità del Gonzaga, del consiglio di amministrazione e di direzione e di tutti i collaboratori, di Dasha e Tamara … auguri di Buona Pasqua, auguri di vita nuova!

Vitangelo Carlo Maria Denora SJ
Direttore Generale

Clicca qui e leggi la testimonianza!

ENGLISH VERSION

Easter of Resurrection, 2023

To the entire Gonzaga Campus community

Dear friends,

I’d like to start, in offering you my Easter greetings, from the words of Pope Francis, whom we will have the joy of meeting again as Gonzaga and as Jesuit schools on June 10th.

“Where is your hope today?”the pope asked insistently during the last general audience. “Before our eyes, as before the eyes of the disciples, there is the image of the cross, but after a while they will understand that precisely from that cross a new beginning is born.” 

Francis emphasizes this apparent contradiction and says that God’s hope springs precisely “in the black holes of our disappointed expectations.” 

“Brothers and sisters, we too are wounded: who is not wounded in life? Who does not bear the scars of past choices, of misunderstandings, of hurts that linger inside and are hard to overcome? But also of wrongs suffered, of sharp words, of inclement judgments? God does not hide from our eyes the wounds that pierced his body and soul. He shows them to reveal us that at Easter a new passage can be opened: to make of one’s wounds holes of light” – Pope Francis concludes.

This is the meaning of Easter for everyone of us!

Even for those who do not believe, the message of Easter retains and preserves a very special value: in the nature that renews itself, in the clear light that dominates the days of spring in its beginnings, we can all grasp and make our own the desire for a new beginning, for a hope that comes back into our days, for a flow of life that is always stronger than death.

I cannot wish you a Happy Easter, however, without mentioning one of the wounds of this time, that of the war in Ukraine, which although it has already generated the light of welcome in our community, still calls us to a concrete gesture of Easter.

I’m speaking to you about Dasha and Tamara, two Ukrainian sisters from Kherson, in southern Ukraine, who arrived in Palermo in September 2022, fleeing the war.

Dasha will be 17 years old in a few days, she attends class M5 of the International School on our Gonzaga Campus while in Ukraine she was in her third year of high school; Tamara is 29 years old, she worked in France on an exchange with the university and in Poland in some restaurants. Now she has found a job as a waitress in a well-known restaurant in Palermo’s historic center, Monday through Saturday.

The girls have special residence permits for the Ukrainian emergency, which will be renewed soon, and are enrolled in the National Health Service; the younger one was entrusted by her parents to her older sister.

During the first months they lived at the Palermo house of a Ukrainian lady, a fellow citizen of their family; but the suburban neighborhood, the cramped rooms of the house and the arrival of other Ukrainian refugees made it impossible for them to continue living together.

For these reasons, since the end of January 2023, the girls have been housed in a room at the “Cueva,” the Jesuit House on Via Isidoro la Lumia, where they lead a quiet life, with a sense of responsibility and respect for spaces and people. This arrangement is temporary, however, since the Cueva is not a residential place but is designed to host prayer groups and for other formative and community purposes.

The girls therefore need to be welcomed in a “familiar” environment that offers them simple but comfortable housing and some human warmth.

In particular Dasha, the youngest, would need an adult figure of reference, as her sister is very busy with her work every afternoon and evening. The girls, of course, would provide cleaning and care for their room, bathroom and common areas. Tamara is also a good cook, so they could be autonomous in preparing their own meals.

I share with all of you, by attaching it to this letter of mine, the firsthand account made by Dasha at school regarding the terrible experience of the war and particularly of the Russian invasion of Kherson…in the hope that this call will find a welcoming “home” for these two daughters of ours. 

I wish, therefore, everyone – but especially our littlest students and our boys and girls – that each one may find new reasons for hope, for openness, for commitment, so that our society, continually challenged by the experience of evil in all its forms, may bring out the abundance of the good that exists, a good that warms hearts and renews them.

On behalf of myself, my Jesuit brothers of the Gonzaga Community, the board of directors and management and all the staff, Dasha and Tamara … best wishes for a Happy Easter, best wishes for new life!

Fr. Vitangelo Carlo Maria Denora SJ
General Director

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