Incontrare: la via tracciata dai Symposia per Medie & Middle

Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento dei Symposia per le studentesse e gli studenti della Scuola Media e la Middle School del nostro Campus. Come sappiamo, i Symposia sono l’occasione per concedersi qualche giornata in pieno contatto con la propria interiorità, per sviluppare la propria umanità attraverso momenti di spiritualità e di riflessione su tematiche particolarmente vicine alla sensibilità del Campus. Gli argomenti affrontati quest’anno quali l’ecologia integrale, la multiculturalità e l’affettività, sono diventate spunto a partire dal quale interrogare la propria esistenza e intraprendere un percorso di vita fresco e rinnovato. 

Prima media e M1. L’ecologia integrale per costruire la casa comune.

Le classi prime ed M1, insieme ai docenti Bondì, Cinardo, Mburu, Messina, Adelfio, Caruana, Agosta, Ponte e Zarcone, hanno approfondito il tema dell’ecologia integrale con un progetto dal tema “Pianeta amico mio: Educazione ambientale e sviluppo del pensiero ecologico integrale”. Punti di partenza sono stati l’Agenda 2030 dell’ONU e l’Enciclica “Laudato sii” di Papa Francesco, che hanno offerto ai ragazzi l’opportunità di riflettere sulla questione ambientale partendo dalla relazione con il territorio. Una passeggiata per le vie del centro storico di Palermo ha dato modo di scoprire le ricchezze storico-artistiche possedute ma, al contempo, malridotte e forse dimenticate. Un’esperienza, questa, che ha dato agli studenti la possibilità di analizzare il territorio e di toccare con mano la realtà per costruire un mondo migliore, lontano da sprechi, sporcizia e degrado. 

Tanti sono stati gli incontri: Barbara, co-fondatrice dell’impresa sociale MoltiVolti, ha fatto scoprire come tra i vicoli di Ballarò si può fare ristorazione conciliando i prodotti del territorio, l’uso di materiale ecosostenibile e l’interscambio interculturale tra le diverse popolazioni. Chiara e Giulia, del gruppo “Dio abita la città” della Parrocchia S. Antonino, hanno invitato a “laudare” per il creato partendo dalla cura delle piccole cose. Bartolo e Giulia, dell’Onlus Plastic Free, hanno fatto riflettere come un mondo lontano dalla plastica possa preservare il territorio e gli animali che in esso vivono. 

Vedendo e ascoltando, gli studenti sono riusciti a realizzare grafici e plastici che riproducessero Palermo, quella che tutti vorremmo amare, la casa comune per tutti.

Seconda Media e M2. Il mare ci ha resi Fratelli Tutti!

Le classi seconde medie ed M2, guidate dai docenti Gulizzi, Leto, Conciauro, Crisenza, Stassi, Vedda e Mohammad, hanno affrontato il tema della multiculturalità e del dialogo interreligioso a partire dalla lettera Enciclica di Papa Francesco “Fratelli Tutti” e dalle mille sfaccettature del Mare Mediterraneo. Obiettivo di queste tre giornate è stato quello di conoscere, in un’ottica di amorevole apertura, come il nostro mare abbia favorito l’incontro tra popoli e le contaminazioni  artistiche, musicali e culinarie. Per queste ragioni gli alunni e le alunne sono stati chiamati a scoprire il valore e l’importanza della diversità e dell’accoglienza partendo dal locale per ampliare gli orizzonti alla sfera globale.

Diverse le attività come la visita all’Ecomuseo Mare Memoria Viva, dove i ragazzi hanno scoperto l’importanza del mare cittadino e della sua tutela, o un giro tra le vie di Mazara del Vallo, storica città simbolo di accoglienza e integrazione. Qui gli alunni hanno potuto intervistare la gente del luogo: pescatori, ceramisti ed editori al fine di comprendere la convivenza etnica e religiosa in una cittadina in cui si respira un’aria tutta multiculturale. Intervistato speciale: il Vescovo di Mazara Mons. Angelo Giurdanella che ha parlato dell’Enciclica Fratelli tutti. Infine, l’ultimo giorno, gli studenti hanno realizzato dei progetti per favorire l’incontro con le comunità straniere della nostra città. Successivamente, presso MoltiVolti nello storico quartiere di Ballarò, hanno compreso l’importanza dell’accoglienza grazie alla testimonianza di un giovane lavoratore proveniente dal Gambia, andando oltre ciò che le politiche europee per i flussi migratori ci consegnano. A conclusione un buon pranzo a base di cibi provenienti da varie parti del mondo: anche a tavola si può conoscere e sperimentare l’incontro con l’altro, che è il primo passo per essere Fratelli tutti.

Terza Media. Diventare grandi: il primo passo dell’adolescenza.

Intense giornate anche per le classi terze, guidate dai professori Calabrese, Cataldo, Minnone, Sessa, p. Daniele Volpetti SJ e dallo psicologo Giuseppe Mannino. “Adolescenza: istruzioni per l’uso” è il titolo di questo percorso che ha condotto i ragazzi ad una maggiore scoperta di sé, affrontando i temi dell’adolescenza, dei primi amori, delle relazioni amicali, della gestione dei social, dei cambiamenti del proprio corpo.

La visione del film “Succede” ed una giornata di informazione e scambio con due medici sul tema della crescita, sono state lo spunto a partire dal quale gli alunni hanno avviato una serie di riflessioni in piccoli gruppi che hanno portato alla realizzazione di alcuni cortometraggi per focalizzare le tematiche che hanno maggiormente colpito. Quale miglior occasione, se non questa, per far venir fuori dubbi, incertezze, curiosità, per crescere in maniera più consapevole e serena. A trarre le conclusioni è stato p. Francesco Cavallini SJ con una lettura spirituale che restituisse ai ragazzi il vero senso di diventare grandi.

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Il futuro della ricerca comincia al liceo. Con i Research Days studenti a lezione dai ricercatori

Louis de Broglie, Premio Nobel per la fisica nel 1929, diceva che “La ricerca scientifica, benché quasi costantemente guidata dal ragionamento, è pur sempre un’avventura”.

I Research Day, già da qualche anno, permettono ai nostri studenti del Liceo STEM di vivere questa avventura.

La ricerca non è quindi solo rigore metodologico ma anche coinvolgimento personale: è l’attitudine a porsi domande mirate, sviluppare lo sguardo critico sul mondo e i suoi fenomeni; ipotizzare le cause e effetti di tali fenomeni; gestire e presentare informazioni complesse in modo coerente; legare l’attività di studio e ricerca alla propria crescita umana; immaginare possibili benefici del proprio lavoro a favore del bene comune.

I Research Days rappresentano, quindi, dei veri e propri percorsi formativi che offrono ai ragazzi e alle ragazze la possibilità di immergersi nel mondo della ricerca scientifica, mettere in gioco le proprie abilità e costruire dei percorsi di ricerca ad hoc in vari campi e ambiti. L’obiettivo è quello di favorire lo sviluppo delle capacità di riflessione autonoma, critica e originale su di sé e su ciò che ci circonda. 

La prima fase dei percorsi, quella introduttiva, ha formato i nostri studenti sulla comprensione del metodo scientifico e della costruzione generale di un progetto di ricerca, ma anche a riconoscere l’importanza della ricerca e della figura del ricercatore.

Nella fase successiva gli studenti hanno partecipato ad alcuni laboratori applicativi, svolti presso gli enti partner, per ampliare lo sguardo sulle tematiche di ricerca più innovative e acquisire quelle competenze specifiche che caratterizzano il percorso di uno studente del liceo Stem.

Il calcolo delle probabilità, l’astrofisica, la chimica, la biologia, l’information design e la robotica sono solo alcune delle tematiche affrontate. Durante i laboratori applicativi, gli studenti hanno avuto l’occasione di creare il proprio habitus di studio e confrontarsi con gli esperti del settore, che hanno guidato i ragazzi e condiviso in anteprima alcuni progetti futuri. 

Alla fine di questo percorso, gli studenti formuleranno un proprio personale progetto di ricerca, diventando così i protagonisti di questa “avventura”.

Lo studente non farà esperienza nel veder fare ricerca, non sarà solo uno spettatore, ma diventerà l’autore di una personale ricerca scientifica che verrà esposta alla fine del percorso e valutata nelle competenze specifiche espresse.

Ad arricchire questo momento speciale di formazione è il contributo degli enti partner: il Dipartimento di Ingegneria e di Matematica e Informatica dell’Università degli Studi di Palermo, Abadir Accademia di design e comunicazione visiva di Catania, l’Osservatorio Astronomico di Palermo Giuseppe S. Vaiana, l’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica di Palermo, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche, Chimiche e Farmaceutiche – STeBiCeF, il laboratorio di Energetica sito SMARTEP / sito Solare Dish Stirling.

Tutti gli elementi acquisiti e calibrati sulle proprie potenzialità e risorse, preparano in modo nuovo gli studenti allo studio universitario e al mondo del lavoro.

Il liceo STEM (Science, Tecnology, Engineering, Mathematics), è l’indirizzo di scuola secondaria di secondo grado, che segue l’ordinamento italiano del liceo scientifico opzione scienze applicate, con un curriculum scientifico potenziato, in una prospettiva fortemente internazionale. Unico nel suo genere in Italia, il liceo STEM è direttamente propedeutico alle facoltà scientifiche.

Istantanee di esercizi spirituali per maturandi

Tra le opinioni che mantengono molte persone chiuse e indifferenti di fronte alla fede cristiana, c’è quella per cui la Bibbia non avrebbe più nulla da dire alle domande esistenziali dell’uomo contemporaneo, e per cui la tradizione spirituale della Chiesa risulterebbe ormai incapace di interpretare il dinamismo della vita interiore.

Nel ritiro di esercizi spirituali trascorso a Monreale dal 6 all’8 marzo, gli studenti del quinto anno dei licei hanno ricevuto la possibilità di toccare con mano l’infondatezza di questa opinione. Guidati da p. Francesco Cavallini SJ, i ragazzi hanno progressivamente intravisto nelle “regole del discernimento” formulate da sant’Ignazio di Loyola un patrimonio ancora in grado di aiutarli a leggere i propri movimenti interiori, e a compiere scelte non dettate da tentazioni, automatismi e paure, ma dalla ricerca del bene autentico, della propria via di crescita nell’amore.

Il tutto calato nella concretezza della loro vita, a riprova di come la “grammatica” della vita spirituale tocchi anche gli aspetti più quotidiani dell’esistenza, aiutando ad esempio a contrastare quelle tendenze alla fuga e alla procrastinazione degli impegni assunti, che sperimentiamo soprattutto nei tempi di desolazione.

Ancor più che la scoperta dell’attualità delle regole del discernimento, quella della profonda vitalità del testo biblico è stata fonte di stupore per molti maturandi.

Seguendo l’itinerario di vita del re Davide a partire dagli spunti proposti da p. Cavallini, i ragazzi hanno potuto prendere maggiore consapevolezza, quasi come attraverso uno specchio, delle diverse dinamiche interiori sperimentate nel loro cammino. E questa presa di consapevolezza non è avvenuta soltanto mediante la riflessione, ma anzitutto grazie a tempi di preghiera, a quella preghiera ignaziana sulla parola di Dio, che integra l’invito a “sentire e gustare internamente” e la spinta a trasformare in frutto concreto quanto scoperto nella meditazione.

Certo, i giorni di ritiro non sono il compimento, ma soltanto la tappa di un cammino che i ragazzi potranno continuare a percorrere lungo la vita ordinaria, soprattutto se sceglieranno di guardarsi dentro, alimentando quel desiderio di autoconoscenza favorito da esperienze quali il Kairos e gli Esercizi spirituali, e custodendo durante la propria settimana dei tempi di silenzio esteriore e interiore. Tempi di silenzio, non di vuoto: di silenzio in ascolto di quella parola di Dio, che nei giorni a Monreale hanno iniziato a percepire come più rilevante per le loro vite di quanto immaginassero.

Come qualcosa con cui fare i conti, se si vuole fare i conti con se stessi.

Perché “la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore” (Eb 3,12).

È il cuore che rende eloquenti. Concluso il VII° torneo di Debate

Espressione di una didattica che la nostra scuola già da tempo si impegna a favorire, la pratica del dibattito permette di formare la capacità degli studenti a sviluppare un pensiero critico e a saper argomentare anche al di fuori del contesto scolastico.

Come ogni anno, all’interno della settimana dei Symposia dei licei e dell’High School dell’International School Palermo, hanno avuto luogo i “Debates”. Il torneo di quest’anno ha visto la presenza anche di alcuni studenti dell’Istituto Finocchiaro Aprile di Palermo, che hanno avuto l’opportunità di confrontarsi e di misurarsi con i nostri ragazzi. 

I Debates sono una vera e propria competizione a squadre su tematiche di attualità scelte a sorteggio, volte a stimolare la naturale curiosità e lo spirito critico di tutti i ragazzi. Tramite questa gara, infatti, gli studenti hanno la possibilità di esprimere con consapevolezza la loro posizione personale, i loro sentimenti e i loro talenti, di porsi domande sul senso della vita e ricercando risposte personali. Hanno anche l’opportunità di sentirsi coinvolti in modo attivo nei problemi del nostro tempo, di sviluppare con curiosità la loro capacità di collaborare ed esprimersi in maniera creativa ma anche e, soprattutto, critica.

I dibattiti svoltisi nel corso di questi giorni sono consistiti nel portare delle argomentazioni a favore o contro una determinata tesi riguardante diversi temi d’attualità, dall’etica alla politica, dalla tecnologia alla religione e alle questioni ambientali. Ciascuna squadra, dopo un’approfondita preparazione in merito alla tematica sorteggiata, si è impegnata nel portare delle argomentazioni a sostegno o a detrimento della tesi precedentemente scelta. La mozione scelta per la finalissima è la seguente: “L’uomo contemporaneo ricerca fuori da sé la sua perduta umanità”; la tematica scelta per la finalina è stata: “L’Amore è sempre una cosa lodevole: non è una semplice emozione ma una profonda comprensione”. Nel corso del dibattito, ogni speaker, con la funzione di rappresentare la propria squadra, ha tenuto un discorso alternandosi con gli speakers delle squadre avversarie e, una buona parte degli interventi si è svolta anche in lingua inglese, grazie alla partecipazione attiva delle nostre classi dell’International School. Vi è stato un tempo prestabilito per sostenere la propria posizione favorevole o contraria, seguita poi dalla replica finale in cui sono stati sintetizzati i passaggi più salienti del dibattito per dimostrare un’ultima volta la validità degli argomenti del proprio dibattimento.

Oggi, alla fine di queste giornate, una giuria ha premiato le prime tre squadre vincitrici: 

1ª  squadra classificata: Gedogen (Gemelli G. – Avara M. – Indelicato E. – Galvagno S.)

2ª  squadra classificata: In medio stat virtus (Bartoli C. – Bottino S. – Geraci A. – La Cavera F.)

3ª  squadra classificata: Homo novus (studenti del Finocchiaro Aprile)

Un premio è stato poi assegnato alla squadra “Verba manent” del Finocchiaro Aprile per la quaestio scritta.

Altri dieci premi speciali sono stati, inoltre, conferiti ad alcuni speaker  che si sono distinti per particolare merito durante le gare: 

Premio dialettica: Xavier Marika del Finocchiaro Aprile e Di Marco Clara
Argomentazione più elegante: Xavier Marika e Costantini Sveva
Argomentazione più efficace: Musso Elisa e Indelicato Giuseppe
Argomentazione più veloce: Casiglia Celeste e Lupo Sara
Inventio: Bartoli Carla e Crocetta Alberto
Dispositio: Randazzo Andrea del Finocchiaro Aprile e Lo Verso Sofia
Elocutio: Di Marco Clara e Gemelli Giorgia
Memoria: Avara Maria Eleonora e Coniglio Elisabetta
Actio: Geraci Alberto e Gemelli Giorgia
Sensibilità: Geraci Alberto e Gemelli Giorgia

Siamo fortemente convinti dell’efficacia educativa del dibattito – conclude il prof. Giovanni Inzerillo, che da anni coordina l’iniziativa – c’è una comunità umana che si evolve nello spazio e nel tempo e il dibattito è confronto, amicizia, umanità, sapienza e conoscenza. Argine alla deriva comunicativa contemporanea improntata sull’arroganza, sul pregiudizio, sul rancore e sull’ignoranza, il dibattito è fatto da una comunità di oratori che hanno a cuore non la vittoria ma la competenza.

Eccellenze siciliane del nuoto tra i banchi del Gonzaga Campus: Greta Ginestra premiata dall’assessore allo sport

Greta è una studentessa del secondo anno del Liceo Scientifico del nostro istituto, ha 14 anni ed una passione smisurata per il nuoto che, alla sua giovane età, le ha già regalato grandi soddisfazioni.

Lo scorso dicembre è stata premiata, insieme ad altri atleti, dall’assessore allo sport Sabrina Figuccia, nella Sala delle Lapidi del Palazzo Pretorio, grazie alla vittoria ottenuta in una competizione nazionale tenuta a Piombino (LI) contro altre regioni, nelle discipline di nuoto di fondo e acque libere.

Abbiamo chiesto a Greta Ginestra di raccontarci l’esperienza non solo della sua vittoria e della sua premiazione, ma anche di come la sua passione e il suo talento sono cresciuti nel tempo.

‘‘Mia madre ha trasmesso la passione per il nuoto sia a me che a mio fratello più piccolo ed io ho iniziato a nuotare a tre anni. All’inizio, in realtà, il mio impegno non era costante e ad un certo punto ho abbandonato il nuoto per provare altri sport e discipline come la danza. Con il tempo mi sono resa conto di amare il nuoto, sono ritornata sui miei passi e ho iniziato a praticarlo a livello agonistico’’.

Dopo una fase di allenamento e perfezionamento presso la Palermo Nuoto, i primi risultati non hanno tardato ad arrivare:

‘‘Nel 2020, a undici anni, quando sono entrata nella Palermo Nuoto, ho iniziato a vincere le mie prime gare: a Messina, a Capo Gallo e a Donnalucata. Per riuscire a dare sempre il massimo mi alleno tutti i giorni della settimana tranne la domenica: due ore al giorno di esercizio in acqua e un’ora e mezza di palestra il martedì e il venerdì. Cerco sempre di fare tutto e non trascuro mai lo studio. Mi capita spesso di studiare anche la sera, dopo gli allenamenti, ormai sono abituata.’’

Il duro allenamento, si sa, ripaga sempre. E infatti la nostra Greta ha avuto l’occasione di mettersi in gioco e di vedersi riconosciuto il suo impegno costante grazie a una gara nazionale tenutasi presso il comune di Piombino la scorsa estate, con premiazione avvenuta a dicembre scorso:

‘‘La gara che si è tenuta in Toscana prevedeva la selezione di circa sedici atleti per regione che avrebbero partecipato da squadra attraverso un sistema a punti: se i membri di una stessa squadra riuscivano a posizionarsi fra i primi dodici, i loro punti si accumulavano e poi si passava alla classifica. È stato sicuramente un grande onore per me essere selezionata a far parte di questa squadra che alla fine ha vinto. Lo scorso mese, poi, io e gli altri atleti abbiamo anche ricevuto il premio dall’assessore comunale allo Sport, Turismo e Politiche giovanili Sabrina Figuccia’’.

Non poteva mancare la classica domanda sul futuro della nostra giovane atleta, che assume di avere anche altre ambizioni nella vita e che desidera perseguire:

‘‘Continuerò a coltivare la mia passione per il nuoto finché mi sarà possibile. Ma sogno anche di diventare un medico. Per fortuna c’è ancora molto tempo per dedicarmi alla mia passione senza avere troppe pressioni e questo mi rende felice’’.

Il Gonzaga Campus porge a Greta i suoi più sinceri auguri per ciò che ora è e per quanto domani saprà essere. Buona fortuna!

Giornata dei Calzini Spaiati. I bambini della Scuola dell’Infanzia celebrano le differenze

La Giornata Mondiale dei Calzini Spaiati, in Italia, viene celebrata il primo venerdì di febbraio.

Questa giornata speciale nasce dall’idea di una maestra di una scuola primaria friulana per soddisfare l’esigenza di sensibilizzare i più piccoli all’autismo e ad ogni forma di diversità, all’inclusività e al rispetto reciproco.

La diversità è uno dei valori fondamentali del nostro secolo. È colore, cultura, ricchezza, scambio e crescita.

Accogliere le diversità significa creare una coesione, ci incoraggia a condividere e ci rende più comprensivi.

È, quindi, necessario educare i bambini ad apprezzare e valorizzare la diversità perché in questa si cela un’opportunità.

Come ogni anno, le maestre della Scuola dell’Infanzia del Gonzaga Campus hanno organizzato attività e giochi di ogni genere con l’obbiettivo di aiutare bambine e bambini a comprendere quanto il mondo sia variegato e ricco di sfaccettature che rendono la nostra vita unica.

L’unico requisito per partecipare? Indossare calzini differenti e stravaganti con l’obiettivo di raggiungere e raggruppare in un grande abbraccio tutte quelle persone che si sentono un po’ “spaiate”.

Quella dei calzini spaiati, infatti, è la metafora perfetta per celebrare le differenze: non importa se monocromatici o a fantasia, se appaiati o meno, siamo tutti splendidamente colorati, unici e diversi!

Natale all’infanzia. Un ponte tra Palermo e Torino

Il 20 Dicembre, quattro classi della scuola dell’infanzia del Gonzaga Campus e del Sociale di Torino si sono incontrate virtualmente sul Connected  Classroom di Educate Magis (comunità on line che mette in rete  educatori dei 2000 e più istituti gesuiti nel mondo).

Dopo l’esperienza vissuta con grande entusiasmo durante lo scorso anno scolastico, ci siamo riproposti di organizzare un altro incontro per concludere il progetto “Christmas Together”.

Questo progetto ha visto gli istituti di Palermo e Torino impegnati durante tutto il mese di dicembre nella preparazione di attività e lavoretti di vari tipi a tema natalizio e nella realizzazione di uno spettacolo finale, durante il quale è stata evidente la felicità dei bambini nell’incontrare virtualmente i propri coetanei pur essendo distanti km e trovandosi in città diverse ma impegnati contemporaneamente nella stessa entusiasmante attività.

I Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO) dell’A.S. 2022-2023

Anche quest’anno ripartono i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento PCTO (ex alternanza scuola lavoro). Grazie a diverse partnership, gli studenti di terzo, quarto e quinto anno dei licei e di M5- D1-D2 dell’International School Palermo, seguiranno un programma di formazione esperienziale finalizzato all’acquisizione di life skills e all’avviamento alla scelta universitaria e professionale.

I percorsi vertono su tematiche varie, come quella sociale, culturale e scientifica e, di conseguenza, offrono l’opportunità di vivere esperienze in vari settori. Ad esempio, Unicredit darà la possibilità di partecipare a dei project work orientati allo sviluppo di un’idea imprenditoriale e alla creazione di un prodotto/servizio in ambito fintech e IoT.

Le università UNIPA e LUMSA metteranno a disposizione degli studenti percorsi di ricerca, divulgazione scientifica, legalità e cittadinanza attiva. Si consolida anche il rapporto con l’Associazione I Diplomatici, che propone di far comprendere agli alunni il ruolo delle principali istituzioni nazionali e internazionali attraverso una spiegazione teorica del loro funzionamento, un’analisi critica del loro operato e la partecipazione dei principali esperti nazionali ed internazionali.

Numerose le opportunità dei percorsi di area sociale (peculiarità tipica delle scuole dei gesuiti) grazie alla collaborazione con il Centro Astalli Palermo, l’Istituto Pedro Arrupe, Caritas Diocesana di Palermo, la Comunità di Sant’Egidio, la Parrocchia Sant’Agnese di Danisinni, Associazione Lievito e tante altre ancora. Attività di supporto e inserimento scolastico, approfondimento culturale e socializzazione, aiuto concreto e integrazione; questo tipo di interventi permetterà ai nostri studenti di sperimentare le proprie capacità attraverso una dimensione del lavoro che ha l’obiettivo di elargire un dono alla comunità e alle persone in condizioni di difficoltà economica, sociale e culturale.

Tutti i percorsi garantiranno agli studenti la possibilità di esprimere le proprie capacità in contesti di utilità e risalto per sé e per gli altri, ponendo l’accento sull’intreccio tra azione e riflessione, elemento cardine all’interno della Pedagogia dei Gesuiti.

Per scoprire tutti i progetti qui clicca qui.

Scuola dell’Infanzia: il ruolo delle tecnologie nell’educazione dei bambini.

La velocità di progressione nel campo della comunicazione e della tecnologia determina la necessità di stare al passo con i tempi. Allo stesso modo, anche nella didattica, l’uso delle nuove tecnologie digitali evidenzia l’esigenza di un cambiamento nel modo di fare scuola, di insegnare e di apprendere.

Ovviamente il tutto non è cosa semplice, ma necessaria. L’insieme delle tecnologie per la didattica rivolte ai più piccoli serve a facilitare l’apprendimento, suscitando una forte attrazione nei piccoli grazie anche alla facilità con cui questi strumenti possono essere utilizzati all’interno delle sezioni della scuola dell’infanzia.

La lavagna, i libri sono degli strumenti didattici intramontabili. Ma le attuali tecnologie multimediali e quelle touch, in particolare, sono una vera e propria risorsa poichè non sono sconosciute ai nostri piccoli alunni, bensì presenti ovunque nelle loro case e nei loro giochi. Questi strumenti non sono nemici dell’apprendimento, piuttosto diventano alleati preziosi degli insegnanti per la didattica. Durante le attività organizzate, col supporto dei pannelli interattivi Promethean – presenti in tutte le sezioni, i bambini possono mettere in gioco il loro sapere partecipando attivamente, collaborando costantemente con i compagni e la maestra, che diventa organizzatrice e regista del lavoro dei bambini, aiutando i processi di apprendimento di tutti i piccoli e tutte le piccole, anche attraverso percorsi personalizzati.

Il pannello digitale non serve soltanto per collegarsi in rete e cercare informazioni o video, ma risulta essere una fonte preziosa per tantissime ed entusiasmanti attività. Il pannello viene utilizzato per favorire gli apprendimenti nell’ambito di diversi linguaggi espressivi; si scrive, si disegna e si riproducono immagini sulla lavagna interattiva. Si fanno attività di coding, giochi matematici specifici per l’età del gruppo classe, si gioca a memory con l’alfabeto o con vari soggetti e si ascoltano audio storie sia in lingua italiana che in lingua inglese, in linea con il nostro progetto di bilinguismo e con l’idea di dare maggiore elasticità all’apprendimento dei nostri bambini sin dai primi anni. 

Spesso, da parte di molte persone, emerge una certa diffidenza e disinformazione su questo cambiamento didattico, ma ciò non ci deve fermare. Al contrario dobbiamo cercare di incoraggiare l’utilizzo dei nuovi strumenti e cercare di raggiungere gli obiettivi prefissati dalle varie unità di apprendimento. I collegi dei Gesuiti, infatti, non solo sono dotati di strumenti tecnologici all’avanguardia, ma hanno ritenuto opportuno formare i docenti all’utilizzo della tecnologia applicata alla didattica. Gli ITAS Leaders presenti anche nella scuola dell’infanzia del Gonzaga Campus hanno il ruolo di animatori e valorizzatori di un processo che non nega le peculiarità della didattica classica, ma la valorizza scoprendo le possibilità offerte dall’ambiente tecnologico.

Il tutto al fine di costruire un percorso culturale di alto profilo i cui principali protagonisti sono bambini e bambine, anche appartenenti alle più piccole fasce di età. La nostra scuola tra i suoi compiti ha quello di stimolare i nostri piccoli alunni ad essere attivi e consapevoli e non meri fruitori passivi della tecnologia, poichè questa stimola la creatività, il coding, il problem solving e aiuta a rendere tutto più interessante e divertente rispetto al solito modo di lavorare in classe.

Gli ITAS Leaders della scuola dell’infanzia

Marta Cassina
Samanta Ganci

 

La velocità di progressione nel campo della comunicazione e della tecnologia determina la necessità di stare al passo con i tempi. Allo stesso modo, anche nella didattica, l’uso delle nuove tecnologie digitali evidenzia l’esigenza di un cambiamento nel modo di fare scuola, di insegnare e di apprendere.

Ovviamente il tutto non è cosa semplice, ma necessaria. L’insieme delle tecnologie per la didattica rivolte ai più piccoli serve a facilitare l’apprendimento, suscitando una forte attrazione nei piccoli grazie anche alla facilità con cui questi strumenti possono essere utilizzati all’interno delle sezioni della scuola dell’infanzia.

La lavagna, i libri sono degli strumenti didattici intramontabili. Ma le attuali tecnologie multimediali e quelle touch, in particolare, sono una vera e propria risorsa poichè non sono sconosciute ai nostri piccoli alunni, bensì presenti ovunque nelle loro case e nei loro giochi. Questi strumenti non sono nemici dell’apprendimento, piuttosto diventano alleati preziosi degli insegnanti per la didattica. Durante le attività organizzate, col supporto dei pannelli interattivi Promethean – presenti in tutte le sezioni, i bambini possono mettere in gioco il loro sapere partecipando attivamente, collaborando costantemente con i compagni e la maestra, che diventa organizzatrice e regista del lavoro dei bambini, aiutando i processi di apprendimento di tutti i piccoli e tutte le piccole, anche attraverso percorsi personalizzati.

Il pannello digitale non serve soltanto per collegarsi in rete e cercare informazioni o video, ma risulta essere una fonte preziosa per tantissime ed entusiasmanti attività. Il pannello viene utilizzato per favorire gli apprendimenti nell’ambito di diversi linguaggi espressivi; si scrive, si disegna e si riproducono immagini sulla lavagna interattiva. Si fanno attività di coding, giochi matematici specifici per l’età del gruppo classe, si gioca a memory con l’alfabeto o con vari soggetti e si ascoltano audio storie sia in lingua italiana che in lingua inglese, in linea con il nostro progetto di bilinguismo e con l’idea di dare maggiore elasticità all’apprendimento dei nostri bambini sin dai primi anni. 

Spesso, da parte di molte persone, emerge una certa diffidenza e disinformazione su questo cambiamento didattico, ma ciò non ci deve fermare. Al contrario dobbiamo cercare di incoraggiare l’utilizzo dei nuovi strumenti e cercare di raggiungere gli obiettivi prefissati dalle varie unità di apprendimento. I collegi dei Gesuiti, infatti, non solo sono dotati di strumenti tecnologici all’avanguardia, ma hanno ritenuto opportuno formare i docenti all’utilizzo della tecnologia applicata alla didattica. Gli ITAS Leaders presenti anche nella scuola dell’infanzia del Gonzaga Campus hanno il ruolo di animatori e valorizzatori di un processo che non nega le peculiarità della didattica classica, ma la valorizza scoprendo le possibilità offerte dall’ambiente tecnologico.

Il tutto al fine di costruire un percorso culturale di alto profilo i cui principali protagonisti sono bambini e bambine, anche appartenenti alle più piccole fasce di età. La nostra scuola tra i suoi compiti ha quello di stimolare i nostri piccoli alunni ad essere attivi e consapevoli e non meri fruitori passivi della tecnologia, poichè questa stimola la creatività, il coding, il problem solving e aiuta a rendere tutto più interessante e divertente rispetto al solito modo di lavorare in classe.

Gli ITAS Leaders della scuola dell’infanzia

Marta Cassina
Samanta Ganci

Sicilia incontra Grecia. Lo scambio culturale degli studenti del Liceo Classico a Salonicco

Dal 10 al 14 novembre è stata data la possibilità a noi ragazzi del terzo e del quarto anno del liceo classico di recarci in Grecia per conoscere i ragazzi del liceo Arsakeio. Abbiamo alloggiato presso Salonicco, una città della Grecia settentrionale che ancora oggi conserva numerose tracce della sua lunga storia. Siamo partiti giovedì mattina carichi e curiosi di iniziare quella che si è rivelata una fantastica esperienza. Abbiamo passato l’intera prima giornata tra aeroporti e pullman, ma già dalla mattina del secondo giorno ci siamo recati a scuola per conoscere quelli che sono diventati i nostri compagni di viaggio e che aspettiamo qui da noi per la primavera. Abbiamo legato molto facilmente, accomunati dalla curiosità e dalla voglia di conoscere il nuovo. Ci hanno guidato in giro per la città alla ricerca dei monumenti che testimoniano l’influenza latina nella città di Salonicco come l’arco di Galerio, le rovine del teatro e dell’agorà.

Forse può sembrare banale ma ci ha davvero stupiti vedere quanto per loro la cultura romana sia importante; anche loro, studenti del liceo classico come noi, studiano la storia, la cultura e la lingua latina proprio come noi. Il giorno seguente lo abbiamo impiegato visitando i musei della città: dal museo archeologico al museo della cultura bizantina, che ospitano numerosi reperti del periodo cristiano e bizantino. Il giorno stesso abbiamo visitato anche il museo delle illusioni, di certo non di epoca antica ma estremamente interessante e divertente. Domenica era il nostro penultimo giorno di permanenza, per questo motivo abbiamo trascorso l’intera giornata insieme nei siti archeologici macedoni risalenti al periodo di Alessandro Magno e successivamente in un eccentrico paesino di montagna dove abbiamo pranzato. Abbiamo trovato anche il tempo di fare qualche giro turistico nei tradizionali mercatini del posto; l’impressione di tutti noi è stata quella di una forte somiglianza con alcuni mercati storici palermitani, come Ballarò e La Vucciria.

Nel corso di questi giorni, nonostante non siano stati molti, non sono mancati momenti di allegria e di dolcezza e alla fine è scesa anche qualche lacrima. Sono stati dei giorni molto felici e pieni di attività e di risate. Oltre ad aver conosciuto queste nuove persone, questo viaggio ci ha permesso di approfondire ulteriormente il rapporto e l’amicizia tra noi gruppo – classe. Ci vediamo ogni giorno, è vero, ma è sempre bello vivere insieme incontri ed esperienze diverse, in luoghi e culture diverse dal solito. È davvero complicato raccontare, oltre alle attività svolte, anche le emozioni e i sentimenti provati: sicuramente posso dire che, per tutti noi, è stata una grande gioia poter incontrare le tracce della cultura che studiamo, ritrovare sui muri e per le strade di quelle città le testimonianze di due lingue che sembrano tanto lontane. D’altronde ciò che ci distingue in quanto studenti del liceo classico è proprio questo: l’amore per una cultura e delle lingue che, pur essendo tanto lontane da noi storicamente, sono state nutrimento e fondamento della nostra identità moderna. Se ci pensiamo, in fondo, è anche soprattutto grazie alla Grecia e a tutto ciò che essa rappresenta nel nostro immaginario, se ancora adesso la Sicilia è una così grande culla di cultura e di storia.

Elena Sottile, studentessa del 4° Liceo Classico