Stringi la mano del tuo vicino e scoprirai che meno duro è il cammino così…
Un’entusiasmante esperienza di vita comunitaria ha coinvolto, per la prima volta, alcuni bambini delle classi quarte della nostra Scuola Primaria. Un tempo di ricarica e di fraternità, vissuto nel suggestivo Parco dei Nebrodi, sopra San Fratello, presso la casa dei Gesuiti “Villa De Angelis”. I bambini, accompagnati dai docenti Maria Burrafato, Angela Gulizzi e Italo Prisco, insieme agli
organizzatori dell’equipe della Pastorale, p. Pierluigi De Lucia sj ed Emio Cinardo, si sono presi per mano per accogliere le gioie e le fatiche del cammino: nello spettacolare scenario montuoso, hanno vissuto una piccola palestra di vita, imparando la ricchezza di percorrere insieme sentieri, anche difficili, lasciandosi stupire dalla natura e nutrire dal sostegno dei compagni di viaggio. Un’esperienza vissuta nello stile della semplicità e della condivisione: i ragazzi, infatti, incoraggiati al servizio ai pasti e alla pulizia della propria camera, sono stati chiamati soprattutto a prendersi responsabilmente cura del proprio corpo, da soli, senza l’aiuto dei genitori.
Di nutrimento, quindi, è stato il ritrovarsi – al rientro dalle nostre passeggiate – per narrarsi la gratitudine di quanto vissuto durante la giornata, attraverso una semplice condivisione, nella quale sono emerse più volte la disponibilità alla prossimità e la tenerezza di riconoscersi piccoli, bisognosi d’aiuto, ma gravidi di vita. Sicuramente hanno consolidato le dinamiche di gruppo alcune semplici attività svolte durante il cammino, come il canto o lo studio della natura. Sollecitati a recuperare foglie di ogni tipo e ad incollarle nel proprio diario di bordo, i bambini si sono incuriositi nella ricerca della tipologia della foglia e, quindi, nelle connessioni e negli approfondimenti del loro programma di studio. Le giornate sono state scandite da semplici ma profondi momenti di preghiera – e la Celebrazione Eucaristica della domenica di Pentecoste insieme ai genitori che ci hanno raggiunti – che ci hanno aiutato a scorgere la presenza del Signore nella piccolezza della nostra quotidianità, dalla natura, al gioco libero, ai pasti, ai momenti di condivisione. Infine, due altre esperienze hanno suggellato la nostra avventura: il falò e lo spettacolo teatrale di sabato sera. Intorno al fuoco e a cantare e ballare, ci siamo riscoperti e sentiti un’unica famiglia che riconosce, integra e condivide i propri talenti.
I bambini, infatti, suddivisi in piccoli gruppi, si sono esibiti nel canto, nel mimo e nella rappresentazione teatrale: un’esperienza altamente educativa e pedagogica soprattutto per la loro capacità, lì rafforzata, di intessere legami profondi e di rinsaldare alcuni già esistenti, in particolare nel confronto tra le due classi quarte. Siamo tornati stanchi ma pieni di gioia, custodendo nel cuore la lezione di vita che lì, quei giorni ci hanno consegnato: la vita è un cammino, a volte duro da percorrere e, chi cammina, si stanca. Da soli, non possiamo farcela. Imparare, quindi, ad accogliere il dono della presenza dell’altro – diverso e simile a me – e stringergli la mano è il segreto, sempre, di un’esistenza felice.
Camminerò, camminerò
nella tua strada, Signor
dammi la mano, voglio restare
per sempre insieme a te.
Da qui – con le parole di questo canto che ha ritmato i nostri passi – una nuova consapevolezza è nata e mai più si fermerà: insieme, sulle vie del Signore, solo mano nella mano.