Per un gruppo di ragazzi e ragazze della Secondaria di Primo Grado del Gonzaga Campus, selezionati per una particolare attitudine per la matematica e che si sono distinti anche per buoni risultati e un solido curricolo scolastico complessivo, ha avuto luogo l’esperienza denominata “Diamo i numeri”: tre giorni per imparare e scoprire la matematica attraverso il gioco.
Il progetto, che vede coinvolti tutti gli istituti dei gesuiti, rappresenta un momento educativo particolarmente importante in quanto offre ai ragazzi l’opportunità di sapersi confrontare con coetanei di un’altra realtà scolastica ignaziana che condividono una matrice pedagogica comune e la medesima passione per la matematica.
L’appuntamento che ogni anno si realizza nella magnifica cornice di Gressoney St. Jean, in un contesto che garantisce un clima di serena concentrazione, quest’anno a causa della situazione pandemica si sta realizzando in modalità on line.
Lavori di gruppo, quesiti di matematica su numeri, geometria e logica hanno coinvolto le ragazze e i ragazzi partecipanti per tre giorni interi.
Il Gonzaga Campus partecipa con una propria delegazione di studenti, accompagnati dalle prof.sse Giulia Buttita e Miriam Di Marco.
Nel video i protagonisti di questa esperienza si presentano
Ecco alcuni momenti delle loro attività di questi giorni!
Martina Romano, una delle partecipanti, ci racconta l’esperienza
Da martedì 2 a giovedì 4 febbraio si è svolta un’attività interessante dedicata agli studenti di terza media che hanno dimostrato un particolare interesse per la matematica provenienti da tutti gli istituti dei gesuiti di Italia: l’Istituto Sociale di Torino, l’Istituto Leone XIII di Milano, il Collegio Sant’Ignazio di Messina, l’Istituto Massimiliano Massimo di Roma, l’Istituto Gonzaga di Palermo e l’Istituto Pontano di Napoli.
Della nostra scuola sono stati coinvolti, per la classe 3 A Gabriele Alfonzetti Troianello, Giuseppe Imburgia, Sofia Rizzotto, Elena e Gaetano Tinnirello; per la classe 3 B Sharon Lombardo, Martina Romano, Alessandra Tomasino e Roberto Zoncu, accompagnati dalle professoresse Giulia Buttitta e Miriam Di Marco. Durante queste giornate ci sono stati posti diversi quesiti di algebra, geometria e logica da risolvere in gruppo.
Il primo giorno ci siamo collegati su Google Meet con gli alunni delle altre scuole per ascoltare le spiegazioni dei nostri professori sulle attività che avremmo svolto in questi tre giorni. Terminato il collegamento, siamo stati divisi in due gruppi, ragazzi contro ragazze, e le nostre professoresse ci hanno assegnato dei quesiti da risolvere. Abbiamo esaminato con attenzione gli esercizi, ragionato, lavorato sodo, confrontato e messo insieme le nostre conoscenze per arrivare alle soluzioni.
Il secondo giorno abbiamo letto un testo che parlava dei talenti e delle capacità uniche che ognuno di noi possiede. Successivamente siamo stati smistati in 10 gruppi, ognuno costituito da uno studente proveniente da ogni istituto. Abbiamo iniziato a ragionare sui quesiti che ci erano stati assegnati e sui modi migliori per risolverli. È stata una giornata molto divertente e istruttiva, perché confrontandoci abbiamo avuto la possibilità di ampliare le nostre conoscenze e consolidare quelle che possedevamo.
Il terzo giorno i nostri professori ci hanno assegnato un esercizio tra quelli che avevamo risolto il giorno precedente e ci hanno chiesto di spiegare ai nostri compagni il procedimento che avevamo scelto per arrivare al risultato. Ci hanno inoltre chiesto di presentare una riflessione sui nostri talenti e su ciò che avevamo imparato durante queste giornate.
È stata un’esperienza meravigliosa che ci ha permesso di ampliare le nostre conoscenze in campo matematico e di conoscere altri ragazzi che hanno la nostra stessa passione. All’interno dei gruppi si è lavorato proficuamente e, nonostante l’attuale situazione di pandemia ci abbia impedito di incontrarci in presenza, siamo riusciti ugualmente a impegnarci al meglio, così come i principi educativi dei gesuiti ci hanno sempre insegnato. Siamo riusciti a socializzare e a stringere un’amicizia che speriamo sia duratura. Il nostro condividere insieme questa esperienza è stato caratterizzato dallo spirito ignaziano “dalla gioia e dal magis”. Abbiamo anche affinato la nostra capacità di ascoltare gli altri e di lavorare in squadra, perché, come abbiamo letto nel testo sui talenti, “Se vuoi arrivare primo, corri da solo. Se vuoi arrivare lontano, cammina insieme”.