L’Agenda 2030, programma stilato nel 2015 dai governi di 193 stati membri dell’ONU per uno sviluppo sostenibile con una serie di obiettivi (goals) da raggiungere entro il 2030, riserva ampio spazio ai concetti di inclusione, solidarietà e sostenibilità, concentrandosi sugli ambiti dell’educazione e dell’istruzione in particolare attraverso due di essi: il 4, “fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva e opportunità di apprendimento per tutti”, e il 10, “ridurre l’inuguaglianza all’interno di e fra le Nazioni”.
Prendendo parte attiva al piano d’azione, il Gonzaga Campus risponde a questi obiettivi promuovendo piani educativi e didattici volti all’inclusione e alla valorizzazione delle differenze individuali che tuttavia non sono nuovi nella pedagogia ignaziana, da sempre attenta alla cura dell’unicità della persona.
Un esempio concreto è lo straordinario percorso di crescita che Daniele De Sensi, studente del 5° Scientifico Sportivo, ha compiuto finora insieme ai suoi compagni di viaggio e affiancato dalla prof.ssa Rossella Lo Bianco, docente di sostegno specializzata in didattica e integrazione scolastica degli alunni con bisogni educativi speciali (BES).
Punto di partenza di questo cammino educativo è stata l’adozione di strumenti e metodologie didattiche adeguate ai bisogni e soprattutto alle potenzialità dell’alunno: la riduzione al minimo dei modi tradizionali “di fare scuola” (lezione frontale, completamento di schede che richiedono ripetizione di nozioni o applicazioni di regole memorizzate, ecc.).
La promozione piuttosto di strategie come il cooperative learning (che sviluppa forme di cooperazione e di rispetto reciproco fra gli allievi veicolando conoscenze/abilità/competenze) e la didattica laboratoriale, hanno potenziato l’apprendimento di Daniele facendo sì che scoprisse progressivamente la propria creatività e trovasse una finestra aperta sul mondo e sui rapporti sociali.
Così, il laboratorio, frequentato nelle ore di chimica, fisica o biologia, non ha assunto soltanto le fattezze di un luogo fisico attrezzato dove poter sperimentare la creazione dei saponi o gli esperimenti di termodinamica, ma anche uno spazio di socializzazione e interazione con i compagni; allo stesso modo, la pratica di sport come basket, padel e calcio, la realizzazione delle icone dei monumenti di Palermo, ha rappresentato per i ragazzi da un lato la possibilità di curare il proprio benessere psicofisico attraverso l’attività fisica, di conoscere i luoghi della propria città attraverso il lavoro artistico manuale e dall’altro lato, invece, è stata un’occasione per accrescere intesa e complicità grazie al costante lavoro di squadra.
Presentando al suo interno anche svariati momenti di interesse alle tematiche della cittadinanza globale, dei diritti umani, della solidarietà – in quest’ultimo caso grazie all’indimenticabile esperienza della fiera missionaria con le suore della “Bishop Mazzoldi School”, scuola situata in Kenya – il percorso di Daniele lo scorso anno è stato coronato dalla consegna del diploma delle eccellenze.
Facciamo un grande in bocca al lupo a Daniele per l’anno scolastico attualmente in corso!