Ieri abbiamo celebrato la XXXI Giornata della Legalità: non un evento qualunque, ma una giornata che da anni raduna a Palermo migliaia di persone che non vogliono e non possono dimenticare.
Come ben sappiamo, il corteo si conclude, simbolicamente, alle 17:58 con un minuto di silenzio.
Noi abbiamo scelto di prolungare questo silenzio fino ad oggi, per ascoltare davvero ciò che aveva da “dirci”.
Se oggi possiamo raccontarvi della visita alla casina No Mafia dei nostri studenti, lo dobbiamo a chi ha dato la vita per fare sì che un’educazione alla legalità esistesse.
Se oggi possiamo mostrarvi i volti curiosi, felici e stupiti dei nostri studenti mentre visitano l’aula Bunker lo dobbiamo a chi ha reso quell’aula il simbolo di una lotta alla mafia.
Se oggi possiamo condividere con voi tutte iniziative portate avanti dai nostri insegnanti che durante tutto l’anno, e in questa settimana in particolare, hanno coinvolto attivamente i ragazzi, aiutandoli a coltivare il senso della memoria, il pensiero critico e la capacità di scegliere da che parte stare…. è per il profondo rispetto e senso di gratitudine per Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montanari, Vito Schifano, Rocco Dicillo (e per tutti coloro che hanno amato la giustizia ed il loro lavoro più delle loro sicurezze).
Da oggi tocca a ciascuno di noi dare coerenza alle parole e senso alle commemorazioni perché, come ci ricordava Falcone “perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell’esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell’amicizia, perché prosperi senza contrasti tra i vari consociati, per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il suo dovere”.
Ogni giorno.