Giornata della Memoria 2023
Qual è la differenza tra ricordo e memoria? I due termini sono complementari ma diversi e lo si evince dalla stessa etimologia.
Ricordo deriva dal latino recordare, da re– che significa “indietro”, e “cor”, cuore. Letteralmente il ricordo è un frammento della memoria che parla al nostro cuore, alla nostra sfera emotiva. È, dunque, qualcosa di molto intimo e soggettivo: basti pensare a come un ricordo per noi commovente e significativo possa sembrare insignificante o distante per qualcun altro.
Memoria deriva invece dal greco “mimnesco” e fa riferimento a una vera e propria attività della mente, collegata a una precisa esigenza e con un valore etico, quello di mantenere vivi gli insegnamenti del passato.
Quello che ogni anno, in occasione della Giornata della Memoria, i nostri ragazzi fanno in classe va oltre la capacità di ricordare ma è più attinente, appunto, alla sfera della memoria.
Tutte le attività organizzate dai docenti e a cui ciascun alunno ha preso parte non si limitano a suscitare un ricordo, per quanto forte possa essere l’orrore derivante da testimonianze, video, foto e libri di testo; cercano invece di attivare la memoria e, quindi, l’uso delle nostre facoltà razionali per discernere, analizzare e riflettere.
Infanzia
Primaria
Medie
2A - 2B - 3C
I ragazzi hanno svolto delle attività in lingua inglese insieme alla prof.ssa Rossella Vedda, approfondendo la storia di due adolescenti tedeschi, Hans e Sophie Scholl, due adolescenti tedeschi, fondatori del movimento antinazista Weiße Rose, la Rosa Bianca, che durante la dittatura nazionalsocialista, hanno prima nutrito il dubbio e poi assunto una posizione critica nei confronti delle atrocità naziste, producendo una serie di opuscoli anonimi in cui invitavano ripetutamente il popolo tedesco (in particolare, gli studenti delle università) ad opporsi e ribellarsi a quanto stava avvenendo sotto i loro occhi ai danni di tutte le vittime innocenti delle persecuzioni.
Dopo un brainstorming sull’importanza del riflettere, di ponderare le ideologie e di avere il coraggio di assumere una posizione critica in difesa di ciò che è altro da noi, così come insegna il Paradigma Pedagogico Ignaziano, si è passati a una fase di attualizzazione di quanto appreso.
Gli studenti e le studentesse si sono interrogati su quanto spesso capiti, al giorno d’oggi, di accettare passivamente qualcosa quando invece si dovrebbe cercare di mutare anche scuotendo gli animi degli altri.
Si è discusso della forza dell’unione e della coesione, della solidarietà verso gli altri e del pericolo dell’indifferenza e, al termine di questo, sono state individuate delle tematiche per le quali non si può continuare a restare indifferenti, come se non ci riguardassero.
A conclusione di questo lavoro, gli studenti hanno prodotto dei volantini da appendere in giro per la scuola, simili a quelli lanciati nelle università di Monaco dai fratelli Scholl, in cui si invita il popolo ad unirsi insieme a loro contro la guerra, la povertà, la disoccupazione, lo sfruttamento dei minori, la violenza contro le donne, la distruzione dell’ambiente, e altre grandi tematiche, inquadrate direttamente dagli alunni, per le quali vale la pena sollevarsi.
2 - 3 Medie
La prof.ssa Sofia Crisenza ha invece condotto una lezione con le seconde e terze medie per approfondire la storia e il significato della Stella di David, simbolo della cultura ebraica ma anche, purtroppo, segno di riconoscimento e discriminazione degli ebrei nei campi di concentramento.
Questa prima fase è stata seguita dalla visione della testimonianza della senatrice a vita Liliana Segre, che racconta gli orrori vissuti durante la sua reclusione ad Auschwitz.
Tutto ciò si è concluso con un momento di condivisione e riflessione sulle emozioni e sui pensieri suscitati da queste ore di approfondimento e dalla produzione tecnica di una stella di David, che ciascun ragazzo ha poi appeso e conservato nella propria classe.
2B
La prof.ssa Barbara Bondì ha invece avviato in 2B un percorso letterario di approfondimento, che durerà 5 settimane, che ha come tema l’Olocausto e il Nazismo e che sfrutta le forme letterarie del diario, della lettera e dell’autobiografia.
Durante la fase della praelectio ogni studente ha espresso la propria opinione sull’importanza data a questo giorno, giungendo a commentare una serie di risposte offensive scritte su Facebook a Liliana Segre.
È seguito un momento di riflessione con domande poste ad alta voce dall’insegnante a cui gli studenti dovevano rispondere su post-it colorati. Successivamente gli alunni avranno modo di conoscere, attraverso la lettura ad alta voce, i diversi libri loro proposti per continuare un percorso di riflessione e consapevolezza che li renda capaci di riconoscere gli errori del passato per evitare di ripeterli.
3B
La classe, guidata dal prof. Rosario Calabrese ha riflettuto sul ruolo che la gente comune ha rivestito durante tutti gli eventi dell’Olocausto: carnefici, passanti, soccorritori, testimoni e vittime.
Hanno letto alcune storie, pagine di diario e testimonianze e sono rimasti colpiti da come le persone comuni, quelle come noi, possano svolgere un ruolo più importante di quanto ci si aspetterebbe.
Al termine del dibattito, si è deciso di creare un Podcast: “Per noi, per voi”. Il primo episodio parla appunto di persone comuni che hanno sfidato il pregiudizio, hanno resistito all’odio o che hanno preso parte all’Olocausto, magari posti davanti ad una “scelta senza scelta”.
Middle
I ragazzi hanno realizzato dei ritratti in cui mettono a confronto se stessi e le vittime dell’Olocausto come Anna Frank. Hanno raccolto testimonianze di altre vittime di olocausti moderni come la diaspora dei rifugiati ucraini in europa e hanno, infine, dipinto cose e persone ordinarie del periodo dell’Olocausto degli ebrei mentre ascoltavano musica Yiddish.
