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Flash mob

I bambini e ragazzi dell’Infanzia e della Pre-School, della Primaria e della Primary, della prima Media e di M1, con i propri docenti, hanno realizzato questo splendido Flash Mob ballando e cantando insieme sulle note della canzone “Say Hi! Ensemble plus forts” canzone ufficiale della grande campagna europea per la promozione dell’inclusione, la gentilezza e ‘micizia tra i bambini.

Medie

Gli studenti della Scuola Media, con la professoressa Deborah Caruana, in occasione della Giornata Internazionale dei diritti dell’Infanzia, hanno realizzato un lavoro in lingua inglese che ha come obbietti quello di porre una riflessione sui diritti violati di tutti i bambini che sono coinvolti nel conflitto in corso in Terra Santa, attraverso la ricerca, la creazione di cartelloni e il confronto delle fonti.

Licei

Il conflitto israelo-palestinese: i diritti violati

Il 20 novembre si celebra la Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, data che coincide con il giorno in cui l’Assemblea generale ONU adottò la Dichiarazione dei diritti del fanciullo nel 1959 e la Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Convention on the Rights of the Child – CRC) nel 1989; a convalidare la Convenzione in Italia è stata la legge n.176 del 27 maggio 1991. Si tratta di un documento molto importante e di forte impatto nella storia dell’umanità poiché per la prima volta, espressamente e ufficialmente, si dichiara che anche bambini, bambine e adolescenti sono titolari di diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici e in quanto tali devono essere promossi e tutelati da tutti. Sono trascorsi più di trent’anni dalla stesura del documento: tanti sono stati i Paesi che hanno aderito al piano impegnandosi a rispettare e a far rispettare sul proprio territorio i principi generali e tante sono le associazioni che con il loro sostegno hanno permesso che questo accadesse. Eppure, in alcune parti del mondo tale piano stenta ancora ad attuarsi: ce lo mostrano i titoli delle testate giornalistiche che a caratteri cubitali tuonano notizie giunte da quelle parti del mondo focolai di guerre, dittature, terreni di povertà, palcoscenici delle ingiustizie più atroci. Andando oltre l’inchiostro nero delle pagine di giornale, oltre la lettura fugace di tweet o post, ci rendiamo conto che dietro ciò che per noi, spesso, diviene argomento di abitudine quotidiana, dietro la narrazione astratta di fatti come «Palestina e Israele in una spirale di violenze senza fine», «Le esplosioni a Kiev e la minaccia russa», «Migranti, altri due naufragi nel Mediterraneo», ci sono vite umane spezzate anche di bambini e adolescenti, c’è una dichiarazione ufficiale che lascia il tempo che trova e resta purtroppo ancora oggi, nel 2023, una pura formalità. Se a tali fatti aggiungiamo cause come denutrizione, siccità e povertà, i tassi di mortalità infantile subiscono un’impennata raggiungendo livelli elevatissimi. 

Gli studenti e le studentesse dei nostri Licei in questi giorni che precedono la ricorrenza si sono ritrovati a riflettere su tali tematiche: cosa significa parlare di DIRITTI di bambini, bambine e adolescenti ai giorni nostri? Sicuramente questo implica uno sforzo, lo sforzo di proiettarsi al di fuori del proprio punto di vista privilegiato per immedesimarsi nelle realtà più tragiche nella nostra contemporaneità che ci riguardano anche da vicino; c’è in gioco il futuro dell’umanità intera. L’occasione si è presentata durante alcune lezioni di geopolitica tenute dal prof. Calabrese con la classe del 3° scientifico. In seguito ad un primo momento introduttivo durante il quale si sono approfondite le dinamiche del contesto storico in cui si colloca il conflitto israelo-palestinese, gli alunni sono stati divisi in due gruppi corrispondenti alle due fazioni: a ciascun gruppo è stato chiesto di raccogliere testimonianze, racconti, fonti sugli accaduti da ambo le prospettive, Israele e Palestina. Una volta analizzate le motivazioni di ciascuna fazione, si è ragionato sui possibili orizzonti di risoluzione del conflitto e il dibattito degli alunni, organizzato tramite le funzionalità della piattaforma Padlet, è sfociato in considerazioni sulle drammatiche condizioni di bambini e adolescenti loro coetanei, vittime della furia bellica. 

Penso che questo conflitto dimostri quanto sia sbagliato il ragionamento dell’uomo, che uccide se stesso. Una guerra che continua senza soluzione, senza riscontri positivi, ma lasciando solo persone, bambini e giovani come noi senza casa, senza famiglia, distruggendo senza motivo il diritto più grande di tutti, la vita. – Gaetano Tinnirello (III scientifico)

Migliaia di bambini uccisi, costretti a vivere con la paura e l’incertezza di sopravvivere il giorno successivo. Orfani e poveri, obbligati a vivere un’infanzia priva di ogni diritto: giocare, andare a scuola, ritrovarsi con gli amici e con la famiglia, sono tutte cose che la guerra toglie ad ogni bambino, segnando per sempre la loro vita. – Chiara Compagno (III scientifico)

https://padlet.com/eleannascornavacca/la-palestina-12itz9mgc5wmapi0

https://padlet.com/gaetanotinnirello/muro-dell-israele-709ru9m7vceo3s1j

Pastorale

Gli studenti delle classi I e II della Scuola Media, con una ragazza del quinto anno di Liceo, hanno fatto una riflessione sul tema dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza e prodotto alcuni video nei quali, oltre a raccontarsi, voglio parlare a tutto il mondo: dai più piccoli ai più grandi.