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Si è svolto oggi al Gonzaga Campus l’incontro tra i nostri studenti del triennio ed il Dott. Francesco Zavatteri, papà di Giulio, giovane diciannovenne morto di crack il 15 Settembre del 2022.

Un racconto di vita e di dolore -interrotto da lacrime di commozione in un silenzio quasi irrealistico- che comincia descrivendo la personalità geniale di Giulio sin da tenera età e che termina con parole drammatiche che esprimono l’impotenza e l’angoscia di un genitore dinanzi al potere distruttivo della droga.

Una lotta coraggiosa quella di papà Francesco che -pur non essendo riuscito a salvare il suo ragazzo dalla solitudine, dalla dipendenza e dalle crisi psicotiche indotte dal crack- non si arrende e porta testimonianza ai nostri alunni dell’importanza del dialogo con i genitori, affinchè la famiglia -e non la droga- sia il vero unico sfogo ai disagi giovanili. Un progetto di speranza e di vicinanza al mondo adolescenziale che trova massima realizzazione nell’associazione Onlus “La Casa di Giulio” e nel relativo progetto di un centro di sostegno ed aiuto ai ragazzi che finiscono nel giro della tossicodipendenza.

Sono infine intervenuti Ivan D’Anna, ispettore di Polizia esperto in reati di spaccio, l’assistente sociale presso il Tribunale dei Minori Giusi Calascibetta, la psicologa Patrizia Russo e la Prof.ssa della facoltà di Giurisprudenza Clelia Bartoli che sta lavorando ad una proposta di legge sulle dipendenze da sostanze stupefacenti.

Una preghiera a Giulio conclude la mattinata. A parlare è ancora il suo papà, che chiede forza e coraggio per realizzare il progetto di aiuto ai tanti ragazzi che -per fragilità e paura- si allontanano dagli affetti per morire nella solitudine e nell’indifferenza sociale, spesso associata all’idea del “tossico”.

Siamo tutti figli di Francesco Zavatteri. E ognuno di noi è suo figlio Giulio.

Prof.ssa Serena Vacante Docente Scuola Secondaria di Secondo Grado