Il viaggio d’istruzione dell’ultimo anno di liceo è una tappa fondamentale di crescita, una di quelle esperienze che si porteranno sempre con sé. Dal 5 al 10 Aprile, la Scuola ci ha offerto la bellissima opportunità di partecipare al viaggio d’istruzione che si è svolto a Parigi, una delle più belle capitali europee. È stata un’esperienza preziosa. I prof. Acciaro, dalla prof.ssa Angelica Sgarlata e dal prof. Emio Cinardo ci hanno guidato per le sue vie suggestive, alla scoperta della ricchezza culturale di questa meravigliosa città, e le giornate sono così trascorse veloci come la luce.
Abbiamo soggiornato in un hotel nel quartiere di Montmartre, il quartiere che sorge sopra Parigi e che ne rappresenta, in tutto e per tutto, il vero volto: multietnica, cosmopolita, piena di artisti di strada. Sono rimasto affascinato dalla Basilica del Sacro Cuore, bellezza architettonica, e del panorama mozzafiato che regala al turista: uno sguardo di incantevole bellezza sulla “Ville Lumière”. È toccato, poi, al Museo del Louvre. Ci siamo immersi in un’esperienza molto profonda, un vero tuffo nell’epoche passate: abbiamo amato gli splendori del mondo antico, passando per il mondo egizio e proseguendo, poi, in questo percorso nei secoli di arte e di storia a seguire, giungendo fino all’Ottocento. La visita è proseguita gustando la vastissima pinacoteca. Osservando il quadro “La zattera della Medusa” di Géricault, artista francese ottocentesco, ho avuto modo di riflettere su una problematica ancora attuale che ci tocca da vicino: la questione dei migranti che tentano di fuggire dal proprio paese per recarsi in luoghi più sicuri nella speranza di condurre una vita migliore, sulla suggestione del quadro.
Non poteva mancare all’appello anche il Museo d’Orsay, casa di incredibili opere d’arte impressioniste e post-impressioniste. Sebbene le sue dimensioni non siano paragonabili a quelle del Louvre, il turista non riesce a non esserne affascinato, rimane completamente catturato dalla struttura architettonica e dalle opere di cui è ne è custode. In particolare, mi ha suscitato profonde emozioni il celebre quadro “I papaveri” di Monet che rappresenta una donna con una bambino che passeggiano in un campo di papaveri . L’ammirare quest’opera con i suoi colori mi ha donato una sensazione incredibile di serenità. Mi sono chiesto se fosse il messaggio che l’artista volesse consegnare al “fruitore” dell’opera o se fosse la mia interpretazione influenzata dal momento storico che stiamo vivendo, ormai da qualche anno, privo di serenità e pace. Ci siamo, inoltre, messi sulle tracce di Sant’Ignazio, visitando la Cattedrale di Saint-Denis dove è stato fondato l’Ordine dei Gesuiti. Durante questo viaggio, io ed i miei compagni abbiamo avuto modo di approfondire nuovi lati della nostra persona, mediante l’osservazione e la riflessione delle emozioni suscitate dalle opere che abbiamo visto, arricchendo così il nostro patrimonio culturale ed umano.
Abbiamo potuto osservare con maggiore consapevolezza e con occhi nuovi, la bellezza e la varietà del creato di Dio, migliorando e, ancora una volta, stringendo a doppio filo le relazioni fra noi compagni e i nostri educatori. Sono veramente felice e grato per l’esperienza vissuta che peraltro è coincisa con il compimento dei miei 18 anni… quale migliore modo per festeggiare?
Mattia Zoncu, studente del V Liceo Scientifico