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Un aspetto fondamentale della crescita globale della persona è l’attenzione verso l’altro, soprattutto i più poveri e i più fragili, la spinta alla dimensione solidale che abita ciascuno di noi. Per questo motivo la Scuola di Volontariato è parte integrante del curriculum della Scuola e dell’International School Palermo. È un’occasione importante per le ragazze e i ragazzi del primo biennio dei licei e di M4 e M5 del Middle Programme per sperimentare la dimensione servizio e della solidarietà a contatto con coloro che vivono ai margini della società. Fare un’esperienza di volontariato non è soltanto un modo per offrire un aiuto concreto a chi ne ha bisogno, ma è occasione per scoprire un lato di sé che non si conosceva e, spesso, anche una realtà molto lontana dalla nostra. Il servizio di volontariato è fatto di momenti, incontri, luoghi e persone che rimangono impressi nella nostra mente e cambiano qualcosa dentro di noi, se siamo pronti a metterci in ascolto.

È questo il senso dell’esperienza che ha raccontato Renato Nuccio, studente del terzo anno del Liceo Scientifico che l’anno scorso ha svolto delle ore di volontariato presso il Centro Astalli.
«Il mio compito – racconta- non era soltanto quello di fare doposcuola o impartire qualche lezione privata. Spesso, quasi senza accorgermene, mi sono ritrovato a condividere con bambine e bambini delle emozioni, dei pensieri, anche dei ricordi personali. A un certo punto, si è instaurato uno scambio: io offrivo loro un po’ del mio tempo, loro mi regalavano le loro storie”.

Anche Alberto Geraci, del Diploma Programme 1, ha svolto delle ore di volontariato presso la boutique solidale della Comunità Sant’Egidio. Il suo compito era quello di distribuire vestiti e coperte a chi ne aveva bisogno: «spesso capitava che il mio orario di servizio fosse il martedì, che era il giorno delle docce. All’inizio non ci avevo pensato, ma ricordo ancora lo stupore che provai quando realizzai che “giorno delle docce” significava che molte persone avevano la possibilità di lavarsi soltanto una volta a settimana, o comunque che potevano accedere a un servizio così basilare con molta difficoltà».

«Io, invece – racconta Maria Gabriella Argano, del terzo anno del Liceo Scientifico- ho fatto volontariato presso Oasi Verde, un centro che accoglie persone affette da disabilità fisica o mentale. Pensavo di essere pronta a fare questa esperienza, invece è stata più emozionante di quanto pensassi. Ciò che mi rimarrà impresso più di ogni altra cosa è la felicità e la spensieratezza che credo di aver visto nei volti di queste persone e che spero di aver regalato loro».

Le testimonianze di questi ragazzi incarnano perfettamente le parole del Direttore Generale, p. Vitangelo Denora, che ha sollecitato le ragazze e i ragazzi che prenderanno parte alla Scuola di Volontariato, “a vivere queste esperienze con un forte senso di partecipazione e impegno. Questo perché lasciandosi coinvolgere e travolgere da certe situazioni, permettiamo che esse risuonino dentro di noi a lungo”.

Durante l’anno scolastico sono tante le esperienze di servizio che gli studenti potranno svolgere…

(Servizio di doposcuola con i migranti)

(Servizio con disabili non autosufficienti)

(Servizio di raccolta e distribuzione abiti per le famiglie più poveri con la Boutique solidale)
(Sostegno nella prima alfabetizzazione e nell’educazione alla legalità con la Scuola della Pace)

(Servizio di doposcuola con i bambini della Parrocchia S. Agnese)

(Servizio in una comunità residenziale per senza fissa dimora)


(Servizio con i bambini dai 5 agli 8 anni e doposcuola per i migranti)