Strage dei migranti a Crotone: l’appello del Gonzaga Campus.

[English version below]

Tutta la comunità del Gonzaga Campus esprime il profondo dolore per la perdita di vite umane nel corso del naufragio sulle coste della Calabria e condivide le parole forti del nostro Arcivescovo Corrado Lorefice.

“Non c’è spazio oggi per i qualunquismi: è tempo per tutti noi di rifuggire con chiarezza da ogni narrazione tesa a colpevolizzare l’anello più debole della società. La responsabilità è nostra: quel che è avvenuto a Cutro non è stato un incidente, bensì la naturale conseguenza delle politiche italiane ed europee di questi annila naturale conseguenza del modo in cui noi cittadini, noi cristiani, malgrado il continuo appello di Papa Francesco, non abbiamo levato la nostra voce, non abbiamo fatto quel che era necessario fare girandoci dall’altra parte o rimanendo tiepidi e timorosi. Il culmine simbolico di tutto ciò è stata la dichiarazione resa dal ministro Piantedosi, un uomo delle istituzioni che ha prestato il proprio giuramento sulla Costituzione italiana – la stessa Costituzione che prima di ogni altra cosa riconosce e garantisce quei diritti inviolabili dell’uomo –, il quale ha ribaltato la colpa sulle vittime”.

Il Gonzaga Campus, si unisce all’appello del Centro Astalli che chiede:

  • un’operazione ampia, strutturata di ricerca e soccorso in mare che metta in salvo vite umane.
  • l’attivazione immediata di canali umanitari dalle principali aree di crisi.
  • l’apertura stabile e proporzionata di vie di ingresso legali come visti per lavoro e nuovi criteri che amplino i ricongiungimenti familiari.

“Purtroppo – ha affermato p. Camillo Ripamonti – le politiche di chiusura ed esternalizzazione delle frontiere europee degli ultimi anni, hanno ampiamente dimostrato di essere fallimentari, inutili e di favorire il traffico e la tratta di esseri umani. Le migrazioni non si possono fermare ma si devono gestire. In questo il diritto internazionale e la nostra Costituzione indicano l’unica strada percorribile: accoglienza, protezione e tutela dei diritti umani per ogni essere umano”.

[English version]

The entire Gonzaga Campus community would like to express its profound sorrow for the loss of human lives that occurred near the Calabrian coast and to share the strong words of our Archbishop Corrado Lorefice.

“There is no room today for apathy. Instead, it is high time all of us firmly rejected any narrative that seeks to blame the weakest link of society. Any responsibility is only ours. The tragedy at Cutro was no accident, but rather the natural consequence of recent Italian and European policies, the natural consequence of our refusal as citizens and Christians -despite Pope Francis’ continued call- to raise our voices, to take action instead of turning a blind eye and keeping silent and fearful. Simbolically, all of this has culminated in the words of Minister Piantedosi -a statesman who has sworn on the Italian Constitution, that very Constitution that above all else acknowledges and safeguards those inalienable human rights- who has flipped the blame on the victims.”

Therefore, Gonzaga Campus joins the appeal of Centro Astalli  to demand:

  • a broad, structured search and rescue operation at sea to save human lives;
  • the immediate establishment of humanitarian channels in the main crisis areas;
  • the stable, adequate introduction of legal entry channels, such as working visas and new, more inclusive criteria for family reunions.

Migrations cannot be stopped, but must be managed. To this end, international law and our Constitution show the only possible route: reception, protection and the safeguard of human rights for every human being.”

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