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Cura dell'unicità della persona

La cura della persona (cura personalis) esprime la fondamentale quanto mirata attenzione al percorso unico della persona dell’alunno; orienta l’atteggiamento del docente che, in sintonia con la realtà dell’alunno, lo accoglie, lo incoraggia, lo accompagna secondo i suoi ritmi, reperisce strategie didattiche ed educative adatte alle sue necessità e ai suoi talenti personali.

Nel percorso educativo per la realizzazione del profilo dello studente ignaziano tutti i docenti si caratterizzano come accompagnatori del percorso degli studenti. Li accompagnano con le discipline, con le esperienze, con la testimonianza.

Un compito particolare in questo accompagnamento spetta alla figura del tutore che aiuta a crescere l’alunno nell’ambito curriculare e umano/affettivo/esistenziale /spirituale.

Il tutore accompagna il cammino, favorisce la interiorizzazione/personalizzazione del percorso e promuove le risorse migliori dell’alunno perché possa rendersene protagonista. Nella sequenza della pedagogia ignaziana, la sua figura si riconnette al momento della riflessione: infatti il tutor è essenzialmente una figura che promuove la riflessione e la consapevolezza sulle esperienze, intellettuali e non, che lo studente fa durante gli anni della scuola.

La tutoria è presente in tutte le scuole del campus: dall’infanzia ai licei pur presentando alcune diversità in relazione all’età degli allievi.

Nella scuola dell’infanzia e primaria/pre-school e primary il ruolo del tutore è svolto dal docente di classe coadiuvato dagli altri docenti dell’equipe pedagogica.

La tutoria nella scuola Primaria – svolta anch’essa dal docente prevalente, coadiuvato dalla psicopedagogista – cura in particolare i seguenti bisogni della crescita del bambino:

  • prendere coscienza di sé e del mondo che sta intorno;
  • sviluppare la capacità di osservazione, attenzione, creatività;
  • sviluppare gradualmente una capacità di autonomia personale;
  • interiorizzare pensieri, atteggiamenti ed abitudini di convivenza, che facilitino la vita in gruppo e la comunicazione.

Nella scuola secondaria di 1° grado/ middle school il tutor di classe accompagna ciascun alunno nella riflessione sul proprio percorso di crescita, affronta con la classe che gli viene affidata i grandi temi della formazione integrale, progetta in equipe esperienze e ritiri formativi, ascolta gli alunni in colloqui individuali, guida le attività di orientamento. L’ obiettivo è favorire nella classe un clima di amicizia e aiutare gli alunni alla scoperta di sé stessi, degli altri, dei propri desideri per il futuro.

Questa figura cura in particolar modo la metacognizione e si fa carico di guidare la classe in tematiche di carattere educativo. Nelle attività di classe, specialmente al primo anno, favorisce il buon clima fra compagni e l’integrazione. Nella realtà della secondaria di I grado sempre più spesso il tutor al primo anno, in stretta collaborazione con l’insegnante di sostegno, favorisce le dinamiche inclusive. Al secondo anno, in collaborazione con il pastoralista, il tutor cura le tematiche affettive legate alla crescita (su questo tema si costruisce anche il percorso “Continuità” con le classi di quinta primaria con il coinvolgimento di alcuni alunni di secondo anno), mentre al terzo anno i tutori, insieme a tutta l’equipe (formata anche dal coordinatore didattico e dallo psicopedagogista della scuola), cura le attività di orientamento (compreso il ritiro di orientamento che vede impegnati docenti di ogni ambito disciplinare e alunni di liceo che vengono coinvolti per raccontare la loro esperienza alle superiori).

Nella cosiddetta tutoria individuale, cioè nel colloquio uno a uno, il tutor dà indicazioni sul metodo e sulla gestione del tempo. Al contempo il colloquio tutoriale è l’occasione in cui gli alunni sentono la possibilità di aprirsi con un adulto di cui fidarsi. In questo senso il parere del tutor nella valutazione del comportamento mira a restituire al consiglio di classe una visione dell’alunno a tutto tondo. I tutor della scuola secondaria di I grado donano volontariamente e gratuitamente il loro tempo e uil loro impegno allo staff coordinato dal dott. Giuseppe Mannino.

Ai licei/high school, gli studenti sono accompagnati da un tutor (chiamato coach) che li guida nella selezione delle priorità di studio e nell’uso ottimale del tempo, in modo da far crescere l’autonomia e la responsabilità dello studente, che diventa protagonista del proprio apprendimento.

Nel più ampio piano di rinnovamento della didattica dei Licei del Gonzaga Campus, con l’obiettivo di migliorare la cura personale e la formazione integrale della persona, un qualificato gruppo di docenti e formatori insieme al preside, al responsabile della pastorale d’Istituto e con la consulenza tecnica dell’ufficio psicopedagogico del Campus, ha avviato un percorso di ricerca, approfondimento e miglioramento della metodologia tutoriale curandone l’aggiornamento della messa in pratica ai tempi correnti.

Le attività di coaching sono suddivise in tre tipologie: personali, dirette tra coach e studente; di gruppo tra coach e gruppetto di coachee; seminariali di gruppo tra esperti di rilevanza nazionale e tutti gli studenti; laboratoriali scuola-famiglie tra coach, studenti e famiglie.

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